È ambientato sul fiume Oglio, tra Seniga e Binanuova ai tempi del primo conflitto bellico, il racconto del giornalista Roberto Fiorentini, ‘Piero non va alla guerra’, che è entrato nella cinquina finalista di un importante concorso di narrativa nazionale. La premiazione è in programma per il prossimo mese di ottobre. ‘Sono felice di questo riconoscimento – spiega Fiorentini – perché è la storia di un giovane considerato uno scarto dalla società del suo tempo, ma che diventa un vero gigante davanti all’immenso dramma della guerra, nel rifiutare le armi e nel respingere la possibilità di uccidere un altro uomo. Un omaggio a tutti coloro che lottano per la pace in ogni tempo e sotto ogni cielo”.
“È stato anche un modo per raccontare quelle splendide terre che costeggiano il fiume nel territorio cremonese e in quello bresciano – prosegue Fiorentini -. C’è anche tanta natura. E l’incanto fanciullesco davanti alle sue espressioni che sa trasformarsi però in epico impegno civile e democratico’‘.
Una risposta
Penso che “quell’incanto fanciullesco”verso la natura, una sorta di estasi poetica, sia uno dei punti più alti della nostra umanità, e che quindi non debba mai mancare, assieme però alla consapevolezza, apparentemente contraddittoria, che la natura è anche inganno,cattiva sorpresa, inaudita ferocia..