Pontirolo sul patibolo: polo logistico, autostrada, ferrovia

19 Febbraio 2024

Pontirolo conta pochi abitanti ed è quindi trascurabile ai fini elettorali. Non è purtroppo trascurabile quanto sta accadendo. 

Non è certo colpa dell’Amministrazione comunale il raddoppio ferroviario Codogno Cremona Mantova, deciso in ben altra sede. Si deve però osservare che dal dibattito in corso risulta evidente il disinteresse del Comune. Vi è un consumo notevole di suolo non funzionale allo stesso raddoppio. Non si dica che è per evitare il disagio ai pendolari. Quello che infatti si osserva è uno spreco di terre coltivabili e una conseguente offesa al paesaggio, intervento irreversibile. Si dimentica che i terreni, se pur di proprietà privata, costituiscono una ricchezza della comunità. Si tratta di un bene che costituisce un valore anche per le future generazioni. Il Comune dovrebbe essere vigile e difendere il suo territorio. 

Ai fini dell’elettrificazione verranno realizzati elettrodotti ad alta tensione. Queste strutture, tremendamente invasive, sottraggono ulteriore terreno. Tutto sempre fatto “in barba” alla Legge Regionale della Lombardia, n.31 del 28 novembre 2014 contro il consumo di suolo. Nessuno critica il raddoppio, quanto si critica è il progetto privo di attenzione rispetto all’ambiente e al paesaggio. 

C’è poi preoccupazione per la realizzazione della Cr-Mn che andrebbe ulteriormente a impoverire Pontirolo. Non solo l’autostrada devasterebbe i terreni, ma anche le infrastrutture necessarie (ad esempio sovrappassi) per i collegamenti costituirebbero ulteriore spreco. A ciò si aggiunga il problema dell’inquinamento. Si tenga presente che da anni sono stati proposti, in alternativa all’autostrada, interventi di riqualificazione della S.S. 10.

Fra il raddoppio ferroviario della linea Codogno-Cremona-Mantova con relativa costruzione dell’elettrodotto ad alta tensione, e la futuribile autostrada Cremona Mantova, la popolazione di Pontirolo sarà circondata a Nord da una colata di cemento di oltre 3 km lungo la ex Padana Inferiore.

Sin qui interventi voluti dall’alto, ma quello che aggrava la situazione è il Pgt adottato recentemente dal Comune di Piadena (29 gennaio 2024). Vero è che nel vecchio Piano di Governo del Territorio, quando ancora non si pensava alla logistica, si prevedeva di consentire di edificare a Sud di Piadena. In considerazione dello sviluppo dei poli logistici, che sono una rovina per il territorio, sarebbe stato per lo meno doveroso che il Pgt  attuale non ne consentisse la realizzazione. 

Lo scalo ferroviario, il cui inquinamento del suolo è noto a tutti, è stato acquistato da una grande azienda che ha già provveduto al livellamento del terreno con modalità non rese note alla popolazione che abita a Pontirolo. Tale azienda opera nel campo della logistica, ma sostiene di non sapere come utilizzerà l’ex scalo ferroviario. La beffa è pari al danno. Se l’inquinamento dell’autostrada e della ferrovia sono aspetti da non sottovalutare, che determinano gravi conseguenze alle coltivazioni, non di meno sarà l’insediamento del polo logistico. La movimentazione continua di automezzi non favorirà certo l’ambiente. Tali conseguenze non solo incidono sugli agricoltori, ma sull’alimentazione di centinaia di persone.  

Si è reso doveroso riferire quanto sta accadendo perché gli stessi ambientalisti non sono a conoscenza della situazione che riguarda il polo logistico, problema non certo inferiore per gli abitanti di Pontirolo al tema dell’autostrada e del raddoppio della ferrovia. 

 

Lettera firmata

Piadena

 

2 risposte

  1. Ma le pare che a qualcuno che tiene le redini dall’alto, interessi veramente limitare il consumo di suolo, a dispetto di una legge regionale che non so a questo punto perché l hanno fatta ma ho dei forti sospetti? Le stesse associazioni ambientaliste lasciano molto a desiderare in merito. Più volte in altri contesti ho segnalato il problema. Quanti sono intervenuti anche solo a commento?

  2. Condivido pienamente quanto esposto…gli ambientalisti intervengono quando fa loro comodo …sulle amministrazioni che favoriscono i poli logistici stendiamo un velo pietoso….ovviamente chi ci rimette è sempre il cittadino…..

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