‘La storia dei radicali cremonesi affonda le radici nella storia della città, quasi che vi sia un Dna carsico che scompare e riappare sempre più impetuoso’. Con queste parole, stamane nella Sala dei Quadri del Palazzo comunale, Sergio Ravelli, esponente storico del Pr locale, (nella foto centrale col segretario del partito Maurizio Turco) ha iniziato la presentazione del suo libro sui cinquant’anni del movimento fondato da Marco Pannella. E’ intervenuto tra gli altri il sindaco Gianluca Galimberti. ‘Prima del Partico Radicale pannelliano – ha detto Ravelli – c’era il Partito Radicale Italiano di fine ‘800. A Cremona era rappresentato da Ettore Sacchi che fu deputato, ministro, segretario del Partito e che morì in povertà. Storia nella storia, la madre di Sacchi era sorella di Stefano Bissolati, sacerdote poi apostata, padre di Leonida Bissolati, uno dei fondatori del Partito Socialista Riformista Italiano. Cremona è anche la terra di Giacomo Pagliari, combattente per l’unità d’Italia, che fu il primo ufficiale morto durante la presa di Roma più conosciuta come Breccia di Porta Pia, che portò alla fine del Regno Pontificio’.
‘Quando qualcuno si periterà di scrivere la storia politica di Cremona di questo mezzo secolo – ha aggiunto Ravelli – verranno fuori figure che sono state sacrificate facilmente e frettolosamente sull’altare delle regole dell’ideologia e del potere la cui unica statura, che noi riconosciamo, si può trovare in diversi degli interventi qui pubblicati’.
I ricordi dei militanti. Le voci dei compagni di viaggio. Le battaglie più dure dal nucleare a Caorso al caso Welby. Le immagini dei politici che hanno fatto la storia del paese. “Cremona Caput Mundi del Partito Radicale – Cinquant’anni di lotte nel segno di Marco Pannella”: è il volume, a cura di Sergio Ravelli per CremonaBooks presentato oggi. Alla presentazione sono intervenuti Ernesto Bettinelli professore emerito di diritto costituzionale all’Università di Pavia; Maurizio Turco, segretario del Partito Radicale e Claudio Ardigò, critico letterario.
Il libro è un racconto politico fatto da chi radicale è sempre stato e da chi, sulla sua strada politica o sociale, ha incrociato le idee e le battaglie di Marco Pannella sui temi etici, ambientali, carcerari, scientifici; condividendone l’enorme portata sociale. Una fotografia nel tempo: dal 1973 fino ai nostri tempi della seconda Repubblica. I contributi provengono dalle più svariate voci: uomini delle istituzioni, politici di sinistra e di destra, cattolici e laici, giornalisti e liberi pensatori.
La narrazione ha un valore per l’intero Paese perché le battaglie del Partito Radicale di Cremona sono state quelle che lo hanno identificato a livello nazionale: la lotta contro il nucleare di Caorso, il caso ‘Welby’, la liberalizzazione delle ‘droghe leggere’, i diritti dei carcerati, la lotta per una ‘giustizia giusta’.
Accanto alle parole, le immagini. Scorrono i volti dei leader nazionali a partire ovviamente da Marco Pannella, a seguire: una giovanissima Eugenia Roccella, ora ministro per le Pari opportunità e la famiglia. A Cremona, nel 1974, per il NO all’abrogazione della legge sul divorzio. Emma Bonino, già ministro degli Esteri, ed Eugenia Nervi in un dibattito su aborto e contraccezione. Massimo Teodori contro il nucleare a Caorso. Gianfranco Spadaccia per le iniziative in tema di ‘giustizia’. E ancora: Enzo Tortora, Olivier Dupuis, Giovanni Negri, Lorenzo Strik Lievers, Michele Salvati, Benedetto Della Vedova, Rita Bernardini, Marco Cappato, Maria Antonietta Farina Coscioni, Mina Welby.
Di seguito, in ordine alfabetico, gli interventi dei cremonesi raccolti nel libro: Claudio Ardigò, Federico Balestreri, Giorgio Barbieri, Paolo Bellini, Ernesto Bettinelli, Paolo Bodini, Simone Bossi, Gian Carlo Corada Fabio Favalli, Gianluca Galimberti, Gian Pietro Gennari e Claudio Tampelli, Giuseppe Gigliobianco, Antonio Grassi, Giacomo Guglielmone, Agostino Melega, Nello Milone, Walter Montini, Eugenia Nervi, Marco Pezzoni, Mario Riccio, Alessio Romanelli, Gino Ruggeri, Lorenzo Strik Lievers, Valter Vecellio, Enrico Vidali, Andrea Virgilio e Vittoriano Zanolli.