Dario Violi (coordinatore Lombardia M5S) e Nicola Di Marco (capogruppo M5S Lombardia): «L’idea di alcuni dirigenti e rappresentanti del Partito Democratico, tra cui il capogruppo in Regione Lombardia, di sedersi al tavolo con Letizia Moratti rappresenta un insulto a tutti quei lombardi, che chiedono a gran voce una svolta progressista in Lombardia. La nostra richiesta pubblica, sostenuta anche da Giuseppe Conte, agli aderenti dei tavoli tematici di primavera di riaprire un dialogo, ma ripartendo dalla costruzione di una visione comune ed un programma trova oggi come risposta, dopo la prematura richiesta di primarie, l’imbarazzante corteggiamento di mezzo PD a Letizia Moratti.
Non sono solo Azione e Italia Viva quindi ad essere rimasti ammaliati dalle sirene del potere rappresentato dall’ex vicepresidente. C’è chi ha deciso di percorrere la strada dell’ambiguità e chi invece, come noi, vuole proseguire nella strada dei temi per affrontare i problemi della sanità, dei trasporti, della casa. Un percorso aperto a tutti, in particolare a tutto quel mondo politico civico ambientalista e con rivendicazioni sociali ed economiche importanti, che non può rimanere agganciato a chi un giorno propone una cosa ed il giorno dopo il contrario».