Campagna nazionale per la prevenzione del tumore al seno, ma ecco tutte le criticità emerse dalla Sanità lombarda. Degli Angeli (M5s Lombardia): ‘40% di mammografie in meno rispetto al 2019. Basta propaganda e giù le mani dalla Sanità pubblica. La nostra salute non è in vendita’. Il centrodestra non smette mai di fare propaganda, nemmeno in un momento delicato e fondamentale come quello della riforma sanitaria’. Non usa mezzi termini Marco Degli Angeli,
consigliere regionale del M5s Lombardia, in merito alla campagna marketing andata in onda ieri, durante la seduta del Consiglio regionale. “Ritengo sia giusto e doveroso – chiosa – fare campagne
di sensibilizzazione su un tema importante come la prevenzione al tumore, purché questa campagna di sensibilizzazione non avvenga solo in aula’. Un affondo, quello del consigliere, che va dritto al punto: ‘Mentre l’ospedale di Cremona, tra esternalizzazioni, depotenziamenti dei reparti di radiologia, oncologia e chirurgia e fughe dai reparti rischia di diventare una scatola vuota, ogni 10 minuti a una donna viene diagnosticato un cancro al seno. Lavorare sulla prevenzione diventa quindi importante, ma per farlo è necessario partire da una strutturata sanità territoriale dove i medici, gli ospedali e i centri di ricerca siano il motore trainante della diagnosi precoce e quindi della salvaguardia della salute. Dati alla mano, in tutta la Lombardia, rispetto al 2019, nel 2020 il numero delle mammografie o più in generale il numero degli esami oncologici è crollato in modo drastico toccando punte del70% in meno degli esami effettuati. ‘Questo deficit – sottolinea Degli Angeli – ha causato la non diagnosi di circa 500 casi. Un’enormità’.
Asserisce il consigliere: ‘Per questo motivo durante la Giornata internazionale contro il cancro al seno, ho voluto ricordare che, in modo particolare, nella nostra regione si sta eseguendo quasi il 40% di mammografie in meno rispetto al 2019. La giunta e il consiglio lombardo hanno giustamente ringraziato le associazioni di volontariato, ma hanno trasformato questo momento importante nella solita passerella a loro uso e consumo propagandistico. Questo è lo stile della Lega e del centrodestra: farsi belli con il merito degli altri’. Aggiunge Degli Angeli: ‘Considerando che ogni 100 donne che eseguono un approfondimento di screening, di queste 4 ricevono una diagnosi di cancro, ho voluto ricordare a questi ‘signori’ che,
attualmente, Regione Lombardia non garantisce un equo e garantito accesso agli screening. Basti pensare che chi può pagare 80 euro dal privato è in grado di effettuare una mammografia in 2 giorni, ma se invece ci si rivolge al pubblico, le attese slittano fino a 8 o 9 mesi. Questa è eccellenza? È inaccettabile!’.
Conclude il consigliere: ‘Questo è il risultato del modello sanitario lombardo che ha trasformato la nostra salute in un business mettendo in competizione (con armi impari) pubblico e privato. Questo è il sistema Formigoni, benedetto da Maroni e Fontana, tra gli applausi dei grandi gruppi quotati in borsa. Vergogna!’.