Alle elezioni regionali lombarde del 12 e 13 febbraio ci sarà, grazie allo straordinario impegno delle compagne e dei compagni che hanno raccolto oltre 600 firme in condizioni proibitive, la lista di Unione Popolare, con candidata presidente la sociologa Mara Ghidorzi e candidati consiglieri per la nostra provincia Simone Antonioli, Francesca Berardi, Silvano Gottardi ed Erica Maria Erinaldi.
Unione Popolare è l’unica lista realmente di sinistra, alternativa alle politiche della destra, che si batte per il diritto di tutte/i alla salute, contro le privatizzazioni e per il rilancio della sanità pubblica.
In Lombardia mancano più di 1.000 medici di base, i cittadini affollano i pronto soccorso mandandoli in tilt, i tempi di attesa per le visite specialistiche e per gli esami clinici si allungano a dismisura, i servizi di prevenzione sul territorio sono ridotti ai minimi termini.
La destra-destra di Fontana intende continuare a gestire la sanità in Lombardia secondo le stesse modalità che hanno portato alle migliaia di morti, soprattutto nelle RSA, durante la prima ondata di covid.
La Letizia Moratti (ex sindaco di Milano, condannata in via definitiva dalla Corte dei Conti a risarcire 591 mila euro per aver affidato incarichi di dirigenti esterni a 11 persone prive di laurea e per retribuzioni esagerate ai suoi addetti stampa) con la sua lista e quella del centro confindustriale di Calenda e Renzi, inaugura case di comunità, realizzate semplicemente ridipingendo edifici esistenti, con la collocazione di targhe, senza in realtà aver aumentato i servizi sanitari, per la mancanza di medici e di infermieri.
Majorino per il centrosinistra ha scelto di garantire gli interessi della sanità privata, candidando come capolista di Patto Civico il dottor Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio, del gruppo privato San Donato, oltre ad essere stato il consulente del Pio Albergo Trivulzio, struttura dove ci sono stati 400 decessi tra febbraio e maggio del 2020.Come sia possibile conciliare la salvaguardia e il rilancio della sanità pubblica, con la presenza di un esponente di quella privata, è una domanda da girare a Majorino. Quel che è certo è che questa scelta ha fatto allontanare il progetto di lista “Curiamo la Lombardia” che Vittorio Agnoletto, insieme a medici, infermieri, esponenti di Medicina Democratica, stavano costruendo.
Unione Popolare è l’unica scelta per coloro che hanno a cuore il futuro della sanità pubblica.
Beppe Bettenzoli