Il 5 maggio, presso il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università Roma Tre, UNICEF Italia ha organizzato il seminario “Monitoraggio delle politiche locali: PNRR e Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza” nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile promosso da ASVIS. Il seminario, realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università Roma Tre, ha collegato la lettura della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza agli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, a partire dai risultati di una mappatura realizzata dall’UNICEF. Si è proceduto poi con un approfondimento della dimensione locale, in linea con le opportunità e gli interventi – già realizzati o da attuare – previsti nel quadro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), dando particolare attenzione alla valenza trasversale della componente delle giovani generazioni in tutte le Missioni in cui il Piano stesso si articola.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/seminario2023/
3 maggio – L’UNICEF è profondamente addolorato dal tragico evento verificatosi oggi nella scuola elementare Vladislav Ribrigar di Belgrado. I nostri pensieri e le nostre condoglianze vanno alle famiglie e agli amici delle vittime, ai sopravvissuti, alle persone ferite in questo attacco e a quelle segnate dal trauma. Questo tragico incidente ci ricorda l’importanza della consapevolezza e del sostegno alla salute mentale, in particolare nel sistema scolastico. Non possiamo permetterci di ignorare i bisogni di salute mentale dei nostri bambini e ragazzi. Dobbiamo adottare misure concrete per identificare e sostenere coloro che stanno lottando con problemi di salute mentale e creare una società che promuova la salute mentale e il benessere per tutti.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/unicef-su-sparatoria-nella-scuola-elementare-vladislav-ribnikar-di-belgrado/
3 maggio– Secondo una nuova stima dell’UNICEF, a livello mondiale, nonostante il costante declino dei matrimoni precoci nell’ultimo decennio, molteplici crisi, tra cui i conflitti, gli shock climatici e le conseguenze del COVID-19, minacciano di annullare i risultati faticosamente raggiunti. L’Africa subsahariana – che attualmente detiene il secondo maggiore tasso a livello mondiale di spose bambine (il 20%) – al ritmo attuale, è lontana oltre 200 anni dal porre fine a questa pratica. La rapida crescita demografica, insieme alle crisi in corso, sembrano destinate ad aumentare il numero di spose bambine, in contrasto con il calo previsto nel resto del mondo. Anche l’America Latina e i Caraibi sono in ritardo e si avviano ad avere il secondo più alto livello regionale di matrimoni precoci entro il 2030. Dopo periodi di progressi costanti, anche il Medio Oriente e il Nord Africa, l’Europa orientale e l’Asia centrale hanno registrato una stagnazione. Nel frattempo, l’Asia meridionale continua a guidare le riduzioni a livello globale ed è in procinto di eliminare il matrimonio infantile in circa 55 anni. Tuttavia, la regione continua a ospitare quasi la metà (il 45%) delle spose bambine del mondo.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/nuovo-rapporto-unicef-640-milioni-di-ragazze-date-in-moglie-durante-l-infanzia/
3 maggio- Secondo l’ultimo “Rapporto Globale sulle Crisi Alimentari” (GRFC), il numero di persone che soffrono di grave insicurezza alimentare e che necessitano urgentemente di cibo e assistenza è aumentato per il quarto anno consecutivo nel 2022, con oltre un quarto di miliardo di persone che affrontano la fame acuta e che in sette paesi sono a rischio della vita. Circa 258 milioni di persone in 58 paesi e territori hanno affrontato un’insicurezza alimentare acuta a livelli di crisi o peggiori, rispetto ai 193 milioni di persone in 53 paesi e territori nel 2021. Si tratta del numero più alto nei sette anni di vita del rapporto. Tuttavia, gran parte di questa crescita riflette un aumento della popolazione analizzata. Nel 2022, la gravità dell’insicurezza alimentare acuta è aumentata al 22,7% rispetto al 21,3% del 2021 e sottolinea una tendenza al deterioramento dell’insicurezza alimentare acuta globale. Mentre i conflitti e gli eventi meteorologici estremi continuano a causare insicurezza alimentare acuta e malnutrizione, anche le ricadute economiche della pandemia di СOVID-19 e gli effetti domino della guerra in Ucraina sono diventati tra le principali cause della fame, in particolare nei paesi più poveri del mondo.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/rapporto-sulle-crisi-alimentari-nel-2022-sono-cresciute-a-258-milioni-le-persone-in-stato-di-insicurezza-alimentare-acuta/
5 maggio – Dichiarazioni del Portavoce dell’UNICEF James Elder al Palazzo delle Nazioni di Ginevra. “Come temuto e preannunciato, la situazione in Sudan è diventata fatale per un numero spaventosamente elevato di bambini. Nei rapporti che l’UNICEF ha ricevuto e che coprono il periodo dall’inizio dei combattimenti al 25 aprile 2023, 190 bambini sono stati uccisi. Pur non potendo confermare le stime a causa dell’intensità della violenza, questi rapporti affermano che altri 1.700 bambini sono stati feriti. Occcorre evidenziare che le segnalazioni di bambini uccisi o feriti riguardano solo quelli che sono entrati in contatto con una struttura medica. Quindi, come sempre, è probabile che la realtà sia peggiore. Si tratta di dati provenienti dai punti caldi del conflitto di Khartoum e dei Darfur. Più volte l’UNICEF e i suoi partner hanno chiesto alle parti in conflitto di fermare tutti gli attacchi ai centri sanitari, alle scuole e ai sistemi idrici e igienici su cui i bambini fanno affidamento. Anche gli operatori umanitari sono stati attaccati, mentre le strutture, i veicoli e le forniture umanitarie – compresi quelli dell’UNICEF – sono stati saccheggiati o distrutti. Ancora una volta, ci uniamo a tanti altri nel sottolineare quanto sia cruciale che tutte le parti in conflitto aderiscano al diritto internazionale: per adempiere ai loro obblighi e per garantire che gli attori umanitari possano operare in sicurezza sul terreno per sostenere i civili in difficoltà”.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/sudan-190-bambini-uccisi-e-altri-1-700-feriti-da-quando-il-conflitto-e-scoppiato/
5 maggio – Dall’inizio dell’anno ad oggi oltre 42 mila rifugiati/e e migranti sono arrivati in Italia via mare, un numero in aumento rispetto alle 11 mila presenze registrate lo scorso anno, nello stesso periodo. Oltre 4.300 di loro sono bambine, bambini e adolescenti arrivati soli, senza figure adulte di riferimento. Un numero che ha contribuito a raggiungere, a fine marzo, 19.600 presenze di minori stranieri/e non accompagnati/e nel sistema di accoglienza. Solo quest’anno, nel primo trimestre dell’anno, l’UNICEF ha raggiunto in Italia oltre 4.000 minorenni migranti e rifugiati nelle principali aree di arrivo, transito e tra gli ospiti del sistema di accoglienza: di questi, circa 2.500 sono stati raggiunti con interventi a Lampedusa, insieme al partner Save the Children. Tra loro, circa 2.300 sono minorenni stranieri non accompagnati. Nell’isola, in particolare il team è presente con operatori e operatrici, tra cui esperti di protezione, educatori e mediatori culturali e ha fornito assistenza in questi mesi ad oltre 350 sbarchi coordinati dalla Guardia di Costiera e dalla Guardia di finanza. Per garantire protezione ai soggetti più vulnerabili in attesa del trasferimento, l’UNICEF, insieme a Save the Children, UNHCR e i relativi partners, ha inoltre supportato la realizzazione di uno spazio all’interno dell’hotspot per garantire un ambiente sicuro e protetto per donne e bambini, ideato per attività diurne di supporto, informazione e presa in carico delle necessità di ognuno.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/migranti-nel-primo-trimestre-supportati-nel-nostro-paese-4-000-minorenni/
5 maggio – Dichiarazione del Direttore generale dell’UNICEF Catherine Russell: “La situazione in Sudan sta precipitando verso la catastrofe. L’UNICEF ha ricevuto segnalazioni che 190 bambini sono stati uccisi e altri 1.700 feriti da quando il conflitto è scoppiato quasi tre settimane fa. I bambini vivono in mezzo a terribili violenze da quasi tre settimane e innumerevoli famiglie si stanno spostando per mettersi al sicuro in Sudan e oltre i suoi confini. Anche gli operatori umanitari sono stati attaccati, i veicoli e le forniture umanitarie sono stati saccheggiati o distrutti. Questi attacchi stanno compromettendo la nostra capacità di raggiungere i bambini in tutto il Paese con servizi sanitari, nutrizionali, idrici e igienici salvavita”.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/sudan-sono-gia-190-bambini-uccisi-dall-inizio-dei-combattimenti/
6 maggio – Dichiarazioni di Catherine Russell direttore generale dell’UNICEF: “I dati presentati nel “Rapporto globale 2023 sulle Crisi Alimentari” restituiscono un quadro preoccupante. Nelle comunità nel mondo, conflitti, cambiamento climatico e crescita del prezzo del cibo stanno causando picchi pericolosi di insicurezza alimentare e nutrizionale. Nel mondo, 149 milioni di bambini sotto i 5 anni soffrono di malnutrizione cronica e 35 milioni soffrono di malnutrizione acuta, compresi 9 milioni di bambini con malnutrizione acuta grave e che rischiano di morire. Nei 15 paesi più colpiti, il numero di donne in gravidanza e in allattamento che soffrono di malnutrizione acuta è cresciuto da 5,5 milioni a 6,9 – o del 25% – dal 2020. Oltre 1 miliardo di ragazze adolescenti e donne nel mondo soffrono di sottonutrizione. Senza azioni urgenti, questa crisi potrebbe diventare una catastrofe. Negli ultimi 20 anni, c’è stata una fortissima riduzione della malnutrizione nei bambini in tutti i paesi e le regioni. Nel 2022, l’UNICEF e i nostri partner hanno raggiunto 182 milioni di bambini sotto i cinque anni con servizi per la diagnosi precoce e il trattamento della malnutrizione acuta tra i bambini. Questo include il trattamento di 7,3 milioni di bambini per le forme più gravi di malnutrizione acuta – un numero mai raggiunto prima”.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/siccita-e-crisi-climatica-oltre-1-5-milioni-di-bambini-nel-corno-d-africa-a-rischio/
8 maggio – Il direttore generale dell’UNICEF Catherine Russell ha realizzato la scorsa settimana una missione sul campo in Kenya orientale per incontrare le famiglie e i rifugiati che lottano per riprendersi dalla peggior siccità causata dal clima che ha colpito la regione negli ultimi 40 anni. Dopo cinque stagioni di piogge scarse o mancate negli ultimi tre anni nel Corno d’Africa, molte famiglie hanno perso il bestiame, i raccolti e l’intero sostentamento, mettendo a rischio la vita di oltre 1,5 milioni di bambini a causa della malnutrizione acuta grave. In Kenya, Etiopia e Somalia, più di 2,5 milioni di persone sono sfollate a causa della siccità. La siccità nel Corno d’Africa è stata aggravata da anni di conflitti e insicurezza, dall’impatto socioeconomico della COVID-19 e dall’aumento dei prezzi di cibo e carburante, in parte dovuto alla guerra in Ucraina. L’UNICEF sta lavorando con i governi e i partner nella regione per supportare milioni di bambini che hanno bisogno di aiuto. Solo nel 2022, l’UNICEF e i partner hanno raggiunto circa 2 milioni di bambini e donne con servizi di assistenza sanitaria salvavita; hanno garantito servizi per la prevenzione della malnutrizione a oltre 30 milioni di bambini e madri; curato circa 1,3 milioni di bambini sotto i 5 anni da malnutrizione acuta grave e fornito acqua sicura a circa 4,6 milioni di persone, compresa la ristrutturazione di pozzi e sistemi per fornire acqua sicura.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/siccita-e-crisi-climatica-oltre-1-5-milioni-di-bambini-nel-corno-d-africa-a-rischio/
9 maggio – Oggi il Dipartimento della Protezione Civile, l’UNHCR e l’UNICEF, hanno presentato la “Guida Pratica sulla mitigazione del rischio di violenza di genere e i meccanismi di tutela delle persone minorenni nel sistema di accoglienza diffusa”. Per garantire protezione e assistenza alla popolazione ucraina in fuga dalla guerra arrivata in Italia, dall’inizio dell’emergenza, è stata introdotta, oltre alle forme di accoglienza ordinarie, la misura dell’“accoglienza diffusa” attraverso cui enti del terzo settore e del privato sociale garantiscono ospitalità e servizi di integrazione presso famiglie o presso piccole strutture. La Guida Pratica è uno strumento di immediata applicazione nell’ambito dell’accoglienza diffusa della popolazione ucraina ma adattabile anche a contesti emergenziali diversi.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/unicef-unhcr-e-protezione-civile-guida-per-la-protezione-di-donne-e-minorenni-accoglienza/
9 maggio – Secondo un nuovo Rapporto di OMS, UNICEF e UNFPA, i progressi globali nella riduzione delle morti di donne in gravidanza, madri e neonati sono rimasti fermi per otto anni a causa della diminuzione degli investimenti nella salute materna e neonatale. 4,5 milioni di donne e neonati muoiono ogni anno durante la gravidanza, il parto o le prime settimane dopo la nascita – il che equivale a un decesso ogni 7 secondi – per lo più per cause prevenibili o curabili se fosse disponibile un’assistenza adeguata. Il rapporto, “Migliorare la salute e la sopravvivenza materna e neonatale e ridurre il numero dei bambini nati morti” mostra che i progressi nel miglioramento della sopravvivenza sono stagnanti dal 2015, con circa 290.000 morti materne ogni anno, 1,9 milioni di nati morti e lo sconcertante numero di 2,3 milioni di morti nel primo mese di vita. Dal 2018, più di tre quarti di tutti i Paesi colpiti da conflitti e dell’Africa subsahariana hanno registrato un calo dei finanziamenti per la salute materna e neonatale. Nei Paesi più colpiti dell’Africa subsahariana e dell’Asia centrale e meridionale – le regioni con il maggior carico di morti neonatali e materne – meno del 60% delle donne riceve anche solo quattro degli otto controlli prenatali raccomandati dall’OMS.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/ogni-sette-secondi-muoiono-una-donna-o-un-neonato-durante-la-gravidanza-il-parto-o-le-prime-settimane-dopoo/
10 maggio – Nel rapporto UNICEF-OMS-PMNCH “Nato troppo presto: un decennio di azione sulla nascita pretermine” pubblicato oggi, si stima che 13,4 milioni di bambini siano nati prematuri nel 2020 e che quasi 1 milione sia morto a causa di complicanze dovute al parto pretermine. Ciò equivale a circa 1 bambino su 10 nato prematuramente (prima di 37 settimane di gravidanza) in tutto il mondo. La nascita prematura è oggi la principale causa di morte fra i bambini, ed è responsabile di oltre 1 su 5 di tutti i decessi di bambini avvenuti prima del quinto compleanno. Solo 1 neonato estremamente prematuro (<28 settimane) su 10 sopravvive nei Paesi a basso reddito, rispetto a più di 9 su 10 nei Paesi ad alto reddito. L’Asia meridionale e l’Africa sub-sahariana hanno i tassi più alti di nascite premature e i neonati prematuri in queste regioni sono a maggior rischio di mortalità. Insieme, queste due regioni rappresentano oltre il 65% delle nascite premature a livello globale. Anche gli impatti dei conflitti, dei cambiamenti climatici e dei danni ambientali, del COVID-19 e dell’aumento del costo della vita aumentano i rischi per le donne e i bambini ovunque. Ad esempio, si stima che l’inquinamento atmosferico contribuisca a 6 milioni di nascite premature ogni anno. Quasi 1 bambino prematuro su 10 nasce nei 10 Paesi più fragili colpiti da crisi umanitarie.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/nato-troppo-presto-150-milioni-di-bambini-nati-prematuri-nell-ultimo-decennio/
10 maggio – Oggi, presso la Regione Liguria, l’UNICEF Italia, il Garante dell’Infanzia di Regione Liguria e l’Assessorato della Regione Liguria alla Tutela e Valorizzazione dell’Infanzia hanno firmato un Protocollo d’Intesa della durata di cinque anni per realizzare e promuovere attività a tutela delle persone di minore età su tutto il territorio della regione. “Con la firma di questo Protocollo, siamo certi che potremo realizzare in tutta la Liguria tante attività che metteranno al centro l’interesse, lo sviluppo e il benessere di tutti i bambini e gli adolescenti” – ha dichiarato Carmela Pace, Presidente dell’UNICEF Italia.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/diritti-dei-bambini-e-degli-adolescenti-unicef-italia-regione-liguria-e-garante-regionale-dei-diritti-dell-infanzia-firmano-protocollo-d-intesa/
12 maggio – L’UNICEF ricorda che la violenza armata ad Haiti ha causato un vertiginoso aumento del 30% (rispetto al 2022) del numero di bambini che soffrono di malnutrizione acuta grave, o grave deperimento. Si prevede che nel 2023 più di 115.600 bambini soffriranno di malnutrizione acuta grave, rispetto agli 87.500 dello scorso anno. Al momento, 1 bambino su 5 soffre di qualche forma di malnutrizione in diverse comunità dell’area metropolitana della capitale di Haiti Port-au-Prince. Il Dipartimento Ovest, il distretto più duramente colpito dal conflitto, ha registrato un tasso di malnutrizione acuta del 7,5% (2 punti in più rispetto alla media nazionale) . Il conflitto ha ristretto l’accesso dei bambini all’alimentazione di base, ai servizi sanitari e alle condizioni di sicurezza dell’acqua e dei servizi igienici. La crisi ha portato a un deterioramento di vasta portata della crisi nutrizionale in tutto il Paese, ulteriormente aggravata dalla persistente epidemia di colera. Sono stati riportati oltre 41.000 casi sospetti di colera, di questi il 46% sono di bambini sotto i 14 anni. Circa 1 bambino su 4 ad Haiti soffre anche di malnutrizione cronica. L’UNICEF ha urgentemente bisogno di 17 milioni di dollari nelle prime fasi della risposta: una mancanza di fondi potrebbe mettere a rischio di morte immediata la vita di oltre 100.000 bambini.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/haiti-le-violenze-peggiorano-le-condizioni-dei-bambini-quest-anno-115-600-di-loro-soffriranno-di-malnutrizione-acuta-grave/
12 maggio – In Sudan, si stima che a causa delle continue violenze 82.000 bambini siano fuggiti nei Paesi vicini e che altri 368.000 siano sfollati all’interno del Paese. Secondo l’UNHCR, dal 15 aprile più di 164.000 persone hanno cercato rifugio oltre confine, nella Repubblica Centrafricana, in Ciad, Egitto, Etiopia, Libia e Sud Sudan. Inoltre, l’OIM stima che circa 736.000 persone siano sfollate all’interno del Sudan dall’inizio del conflitto. Quasi 3,8 milioni di persone erano sfollate all’interno del Sudan prima dello scoppio della violenza. Molte comunità che accolgono gli sfollati sono già colpite da crisi multiple, con servizi di base e di assistenza già sovraccarichi. Il conflitto sta interrompendo gli scambi e gli spostamenti transfrontalieri, provocando un forte aumento dei prezzi dei prodotti alimentari nei Paesi vicini, con un rischio maggiore di insicurezza alimentare nelle comunità ospitanti vulnerabili. In Sudan, l’UNICEF ha fornito kit sanitari d’emergenza, forniture essenziali e medicinali agli ospedali e ai centri di assistenza sanitaria primaria per sostenere la cura dei feriti e l’accesso ai servizi sanitari di base e salvavita. Gli interventi dell’UNICEF sosterranno anche la fornitura di assistenza urgente ai bambini e alle famiglie sfollati di recente e alle comunità ospitanti.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/sudan-le-violenze-costringono-almeno-450-mila-bambini-a-fuggire-dalle-loro-case/
12 maggio -Dichiarazione del Portavoce dell’UNICEF James Elder: “La fabbrica di Khartoum che produce alimenti terapeutici per i bambini sudanesi colpiti dalla forma più pericolosa di malnutrizione è stata incendiata. L’incendio ha distrutto 14.500 scatole di alimenti terapeutici pronti all’uso (RUTF). Il cibo era destinato a essere trasportato in luoghi per cure salvavita per 14.500 bambini. È un altro duro colpo per i bambini più vulnerabili del Sudan. L’incendio ha provocato anche la distruzione totale dei macchinari della fabbrica, con un arresto totale della produzione. Questo inciderà in modo significativo sulla consegna tempestiva delle forniture nutrizionali a migliaia di bambini”.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/sudan-altro-duro-colpo-per-i-bambini-a-khartoum-incendiata-la-fabbrica-che-produce-alimenti-terapeudici-per-i-piccoli-malnutriti/
12 maggio – Dichiarazione del Direttore generale UNICEF Catherine Russell sulla revoca del Titolo 42: “I bambini migranti hanno il diritto di chiedere asilo, essere protetti dai pericoli e stare con le proprie famiglie. L’UNICEF spera che la revoca delle restrizioni in materia di asilo legate alla salute pubblica al confine tra Stati Uniti e Messico, ai sensi del Titolo 42, contribuisca a ripristinare e salvaguardare questi diritti. Apprezziamo i recenti sforzi per fornire ai bambini e alle famiglie che migrano un maggiore accesso a percorsi migratori sicuri e chiediamo con forza a tutti i governi, compreso quello degli Stati Uniti, di assicurare accesso alle procedure di asilo, indipendentemente dalla nazionalità. Ogni giorno, milioni di bambini e famiglie in America Latina e nei Caraibi migrano, molti a causa di disastri, degli effetti del cambiamento climatico, di violenze, estorsioni ed estrema povertà. L’UNICEF supporta con forza gli attuali sforzi degli Stati Uniti e dei governi nella regione per affrontare le cause profonde della migrazione e per fornire assistenza umanitaria a coloro che vivono in situazioni di crisi”.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/confine-tra-usa-e-messico-dichiarazione-del-direttore-generale-unicef-catherine-russell-sulla-revoca-del-titolo-42/
14 maggio – Dichiarazione del Direttore generale dell’UNICEF Catherine Russell: “L’escalation di violenza nella Striscia di Gaza e nelle zone limitrofe sta ancora una volta devastando le vite dei bambini. Almeno sei bambini sono stati uccisi e 36 feriti nella Striscia di Gaza dal 9 maggio. Tutte le scuole della Striscia di Gaza sono chiuse, così come quelle in Israele nel raggio di 40 km, interrompendo l’istruzione per migliaia di studenti. I sistemi idrici e igienico-sanitari nella Striscia di Gaza sono a corto di carburante e i centri sanitari stanno operando a metà della loro capacità, compromettendo l’accesso ai servizi essenziali per i bambini – soprattutto per i feriti – e per altri gruppi vulnerabili. Quest’ultima escalation segue l’ impennata di violenza legata al conflitto che ha causato la morte di 26 bambini palestinesi e quattro israeliani dall’inizio dell’anno – tre volte il numero di morti di bambini legate al conflitto registrate in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, e nella Striscia di Gaza nello stesso periodo del 2022. Questo dato arriva dopo che 87 bambini sono stati uccisi e più di 750 sono stati feriti durante i precedenti cicli di ostilità negli ultimi due anni. L’UNICEF deplora tutti gli atti di violenza contro i bambini e chiede l’immediata cessazione delle ostilità e che tutte le parti proteggano i bambini da ogni forma di violenza e da gravi violazioni, in conformità con il diritto internazionale, compreso il diritto internazionale umanitario. I bambini della regione hanno bisogno e meritano una soluzione politica a lungo termine alla crisi più ampia, in modo che possano crescere in pace e sicurezza”.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/l-unicef-sull-escalation-delle-ostilita-in-israele-e-nello-stato-di-palestina/
14 maggio – In occasione della Festa della Mamma, l’UNICEF ricorda che il numero di ragazze adolescenti e donne in gravidanza e allattamento che soffrono di malnutrizione acuta è salito dal 2020 da 5,5 milioni a 6,9 milioni, con un amento del 25%, nei 12 Paesi più colpiti dalla crisi alimentare e nutrizionale globale. I 12 Paesi – tra cui Afghanistan, Burkina Faso, Ciad, Etiopia, Kenya, Mali, Niger, Nigeria, Somalia, Sud Sudan, Sudan e Yemen – rappresentano l’epicentro di una crisi nutrizionale globale che è stata esacerbata dalla guerra in Ucraina e dalla siccità, dai conflitti e dall’instabilità in corso in alcuni Paesi. Le donne in gravidanza e i neonati continuano a morire a tassi inaccettabilmente alti in tutto il mondo e la pandemia da COVID-19 ha creato ulteriori ostacoli nel fornire loro l’assistenza sanitaria di cui hanno bisogno. La crisi globale sta spingendo milioni di madri e i loro figli verso la fame e la malnutrizione grave.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/festa-della-mamma-6-9-milioni-di-ragazze-adolescenti-e-donne-in-gravidanza-e-allattamento-soffrono-di-malnutrizione-acuta/
17 maggio – La scia di distruzione lasciata dal ciclone Mocha, che domenica 14 maggio ha colpito parti del Bangladesh e del Myanmar, sta causando gravi difficoltà alla vita di milioni di bambini e famiglie vulnerabili, tra cui molti che già vivono in condizioni disastrose. Molte delle centinaia di migliaia di persone colpite sono rifugiati o sfollati interni, che vivono in rifugi mal strutturati in campi e aree difficili da raggiungere e dipendono fortemente dall’assistenza umanitaria. In Myanmar più di 16 milioni di persone – 5,6 milioni delle quali bambini – tra cui 1,2 milioni di sfollati interni di etnia rohingya, rakhine e di altre comunità, si sono trovati sulla traiettoria del ciclone. In Bangladesh, dove si trova il più grande campo profughi del mondo a Cox’s Bazar, un milione di rifugiati rohingya, metà dei quali bambini, ha affrontato il peso delle forti tempeste. I campi profughi sono tra i luoghi più affollati del pianeta, esponendo i bambini malattie, malnutrizione, abbandono, sfruttamento e violenze. Sebbene Cox’s Bazar sia stata risparmiata dall’occhio del ciclone, migliaia di persone sono state colpite e molti rifugi temporanei, strutture e infrastrutture messe a disposizione dei rifugiati si sono allagati e gravemente danneggiati. L’UNICEF è sul campo per valutare i bisogni e fornire aiuti d’emergenza. Insieme ai partner locali, sta preposizionando e dispiegando le forniture in Bangladesh e Myanmar per potenziare la risposta umanitaria.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/ciclone-mocha-milioni-di-bambini-a-rischio-in-myanmar-e-bangladesh/
17 maggio – A 100 giorni dai terremoti in Turchia e Siria, i più letali nella loro storia recente, 2,5 milioni di bambini in Turchia e 3,7 milioni in Siria hanno bisogno di assistenza umanitaria continuativa. Anche prima dei recenti terremoti, molte famiglie nelle aree colpite erano in difficoltà. Nelle regioni della Turchia, i tassi di povertà fra i bambini erano già alti, con circa il 40% delle famiglie che vivevano sotto la soglia di povertà, rispetto a circa il 32% a livello nazionale. Le stime mostrano che senza supporto sostenuto a livello locale e internazionale, questo dato potrebbe aumentare a oltre il 50%. Ad oggi, i bambini vulnerabili nelle aree duramente colpite sono esposti a minacce fra cui violenza, sono costretti a sposarsi o lavorare, a lasciare la scuola. In Siria, i bambini erano già in difficoltà dopo 12 anni di conflitto prolungato, che ha avuto un impatto su tutte le infrastrutture e i servizi pubblici. Dopo il terremoto, l’UNICEF ha lavorato senza sosta per aumentare l’assistenza immediata alle comunità colpite. Tuttavia, per rispondere alle esigenze di vita di quasi 3 milioni di bambini colpiti dal sisma in Siria, l’UNICEF chiede 172,7 milioni di dollari per attuare il suo Piano di risposta immediata al terremoto. In Turchia, l’UNICEF ha ancora bisogno di oltre 85,4 milioni di dollari su un appello di 196 milioni di dollari. Sebbene vi siano esigenze in tutti i settori, l’intervento di trasferimento di denaro umanitario è il più gravemente sottofinanziato.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/a-100-giorni-dai-terremoti-in-turchia-e-siria-6-2-milioni-di-bambini-hanno-estremo-bisogno-di-assistenza-umanitaria/
18 maggio – L’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e l’UNICEF Italia lanciano, per il terzo anno consecutivo, l’iniziativa di sensibilizzazione “DIRITTI IN COMUNE”. Con questa iniziativa, per ricordare e celebrare il 32° anniversario della ratifica da parte dell’Italia della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, i Comuni sono chiamati a compiere gesti simbolici per diffondere la conoscenza dei diritti dei bambini e dei ragazzi fra i cittadini e rinnovare l’impegno delle amministrazioni comunali per garantire l’attuazione della Convenzione. “DIRITTI IN COMUNE” è l’attività che ANCI e UNICEF hanno promosso insieme negli ultimi anni, grazie al Protocollo siglato nell’ambito del Programma UNICEF Città amiche dei bambini e degli adolescenti, volto a valorizzare il ruolo strategico che le amministrazioni locali hanno nel dare piena attuazione alla Convenzione.
Per approfondire: https://www.unicef.it/italia-amica-dei-bambini/citta-amiche/diritti-in-comune/
17 maggio- L’UNICEF e Refugees Welcome Italia lanciano oggi le linee guida per il mentoring, il modello di affiancamento che mobilita la società civile a favore dei giovani neomaggiorenni migranti e rifugiati per supportarli nel percorso in Italia e favorirne l’inclusione sociale. Nel 2023 sono già oltre 19.600 i minorenni stranieri non accompagnati ospiti nel sistema di accoglienza in Italia. Il progetto di mentoring Fianco a Fianco, lanciato nel 2020 dall’UNICEF e Refugees Welcome Italia, risponde proprio a questo bisogno. Le Linee Guida per il Mentoring, le prime in Italia su questo argomento, sono nate per definire il modello e mettere a sistema le esperienze sul campo, fornendo degli strumenti che consentano di replicare l’esperienza.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/a-fianco-di-giovani-migranti-unicef-e-refugees-welcome-italia-lanciano-le-linee-guida-per-il-mentoring/
18 maggio – Dichiarazione del portavoce dell’UNICEF Italia Andrea Iacomini: “L’UNICEF esprime cordoglio e vicinanza alle popolazioni dell’Emilia-Romagna colpite in questi giorni dalle alluvioni. Il nostro ringraziamento più affettuoso va al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, nostri storici Ambasciatori di buona volontà, impegnati senza sosta anche in questa emergenza. L’Italia, come altri Paesi, che si trovano nel cosiddetto hotspot Mediterraneo, sta sperimentando con sempre più frequenza fenomeni metereologici estremi che hanno un grave impatto sulla popolazione. Secondo l’Indice di Rischio Climatico per l’Infanzia dell’UNICEF, l’Italia presenta un rischio elevato per l’esposizione a rischi, shock e stress climatici e ambientali. In Italia circa 11,5% della popolazione è esposta al rischio alluvioni, in Emilia-Romagna questo dato arriva al 62,5% (dati ISTAT). Questi dati sono in costante peggioramento anche a causa dei cambiamenti climatici. L’UNICEF lavora in tutto il mondo anche per mettere i diritti dell’infanzia al centro della risposta climatica. In Italia portiamo avanti azioni di sensibilizzazione e di advocacy per chiedere che le politiche climatiche siano a misura di bambini e adolescenti. L’Italia si sta dotando di un Piano Nazionale di Adattamento ai cambiamenti climatici e per questo l’UNICEF chiede di intervenire nei sei settori cruciali per l’infanzia”.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/alluvioni-in-emilia-romagna-gli-effetti-dei-cambiamenti-climatici-mettono-a-rischio-i-diritti-di-bambini-e-adolescenti-anche-in-italia/
19 maggio – Dichiarazione di Fran Equiza, Rappresentante dell’UNICEF per l’Afghanistan: “Oggi si stima che il 90% degli afghani sia sull’orlo della povertà. I bambini ne sopportano il peso maggiore. Si prevede che nel 2023 2,3 milioni di bambini dovranno affrontare la malnutrizione acuta: 875.000 di loro avranno bisogno di cure per la malnutrizione acuta grave. Inoltre, quest’anno, circa 840.000 donne in gravidanza e madri in allattamento rischiano di soffrire di malnutrizione acuta. L’Afghanistan è uno dei Paesi più contaminati dalle armi al mondo. La maggior parte delle vittime sono bambini. I dati preliminari indicano che tra gennaio e marzo di quest’anno, 134 bambini sono stati uccisi o mutilati da ordigni esplosivi. Circa 1,6 milioni di bambini sono costretti al lavoro minorile. Il diritto all’istruzione dei bambini è sotto attacco. Alle ragazze di tutto l’Afghanistan viene negato il diritto all’apprendimento da oltre tre anni. Nonostante le difficoltà, nei primi tre mesi di quest’anno, 7,5 milioni di persone hanno beneficiato delle strutture sanitarie sostenute dall’UNICEF; 600.000 ragazzi e ragazze hanno frequentato corsi di istruzione a livello comunitario, il 55% dei quali sono ragazze. Più di 140.000 bambini sotto i cinque anni hanno ricevuto cure per la malnutrizione acuta grave; 86.000 famiglie hanno ricevuto trasferimenti umanitari in denaro. Ma l’appello dell’UNICEF per l’Azione umanitaria per i bambini è finanziato solo al 22%”.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/afghanistan-una-crisi-dei-bambini-sedici-milioni-di-loro-si-svegliano-affamati/
19 maggio – L’UNICEF chiede un incremento immediato e consistente degli interventi e dei finanziamenti per rispondere al numero crescente di casi di violenza sessuale segnalati contro bambini e donne nella provincia del Nord Kivu, nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo. Dai primi di marzo 2022, oltre 1,16 milioni di persone sono state sfollate a causa degli scontri tra le parti in conflitto nel Nord Kivu. Quasi il 60% degli sfollati vive in luoghi sovraffollati e rifugi collettivi appena fuori Goma, dove il rischio di violenza sessuale è estremamente elevato. L’UNICEF è anche a conoscenza degli altissimi livelli di sfruttamento sessuale dei bambini in più di 1.000 siti all’interno e intorno ai campi per sfollati. L’impatto sulla salute fisica e mentale delle ragazze e delle donne è incommensurabile e duraturo: circa 1 sopravvissuta su 4 ha bisogno di un supporto medico e psicologico specializzato. L’UNICEF ha intensificato le sue attività di prevenzione e chiede con urgenza un incremento significativo dei servizi di prevenzione e risposta alla violenza sessuale all’interno e nei pressi dei campi per sfollati, la cessazione dello sfruttamento sessuale su larga scala di bambine e donne e lo smantellamento dei luoghi identificati all’interno e nei dintorni dei campi dove avviene lo sfruttamento sessuale.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/repubblica-democratica-del-congo-crescono-le-segnalazioni-di-violenza-di-genere-contro-bambine-e-donne-nel-nord-kivu/
20 maggio – Secondo l’UNICEF, almeno 573.000 bambini sotto i cinque anni rischiano di soffrire di malnutrizione in Malawi. Nonostante i recenti progressi nella riduzione della malnutrizione cronica, l’acuta insicurezza alimentare – aggravata dai ricorrenti shock climatici, dalle epidemie di malattie prevenibili, dall’instabilità economica e dalla cronica carenza di fondi nei settori sociali – minaccia di annullare i progressi ottenuti in passato. Il Malawi è ancora alle prese con le devastazioni causate dal ciclone tropicale Freddy a marzo, con 659.000 persone attualmente sfollate all’interno del Paese, tra cui molti bambini. Nel frattempo, un’epidemia di colera in corso nel Paese ha già causato 1.759 vittime. Il nuovo appello Humanitarian Action for Children (HAC), lanciato dall’UNICEF, mostra un aumento dei casi di malnutrizione tra i bambini del Malawi negli ultimi cinque anni, con un’accelerazione significativa negli ultimi mesi. Si stima che solo nel 2023 oltre 62.000 bambini, di età compresa tra i 6 e i 59 mesi, saranno a rischio di malnutrizione acuta grave. Per rispondere ai bisogni urgenti di 6,5 milioni di persone, tra cui 3,3 milioni di bambini, l’UNICEF ha aumentato il suo appello per il Malawi da 52,4 a 87,7 milioni di dollari. Nel primo trimestre del 2023, con il sostegno di donatori e partner, l’UNICEF ha assistito il Governo del Malawi nello screening di 140.307 bambini sotto i cinque anni per la malnutrizione acuta. Tra questi, 522 bambini sono stati identificati come affetti da malnutrizione acuta grave e sono stati indirizzati a strutture sanitarie per ulteriori cure.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/oltre-mezzo-milione-di-bambini-a-rischio-di-malnutrizione-in-malawi/
22 maggio – Secondo un’indagine dell’Ufficio UNICEF per la risposta ai Rifugiati in Polonia, oltre il 60% delle madri ucraine rifugiate in Polonia stanno vivendo livelli alti o gravi di stress. L’indagine ha anche rilevato che il 53% ha considerato di accedere, o ha già avuto accesso, a supporto per la salute mentale da quando è arrivata in Polonia. L’indagine sulle madri ucraine rifugiate utilizza l’indice di Benessere dell’OMS, un questionario per valutare il benessere psicologico soggettivo. I risultati del sondaggio indicano che oltre il 30% mostrava alti livelli di stress e più del 30% gravi livelli di stress. L’UNICEF ha utilizzato i risultati dell’indagine per una campagna che ha l’obiettivo di raggiungere madri ucraine con informazioni sul supporto psicologico disponibile e strategie di ripresa. Il programma sulla salute mentale dell’Ufficio UNICEF per la risposta ai rifugiati in Polonia include un primo aiuto psicologico presso i Centri di Supporto Blue Dot. Circa 700.000 bambini e persone che se ne prendono cura hanno ricevuto supporto per la salute mentale e psicologica con interventi dei programmi dell’UNICEF in Polonia da quando è stato istituito l’Ufficio UNICEF per la Risposta ai Rifugiati a marzo 2022.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/secondo-un-indagine-oltre-il-60-delle-madri-ucraine-rifugiate-in-polonia-ha-livelli-alti-o-gravi-di-stress/
23 maggio – Per far fronte all’aumento dei disagi psichici fra gli adolescenti, l’UNICEF Italia, l’Unità Operativa Semplice (UOS) di Psicologia Clinica, in accordo con la Direzione Generale della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS hanno realizzato il Progetto “#WITH YOU, Wellness Training For Health – La Psicologia con te”, i cui risultati sono stati resi pubblici oggi a Roma, in un evento in cui è stato presentato anche il video della missione realizzata dal Testimonial dell’UNICEF Federico Cesari per conoscere alcuni dei ragazzi e degli operatori coinvolti nel progetto durato un anno. #WITH YOU, che nasce con l’obiettivo di promuovere un percorso di sostegno psicologico e di empowerment dedicato a preadolescenti e adolescenti e alle loro famiglie, particolarmente colpiti dagli effetti della pandemia da COVID-19, ha messo in evidenza quanto sia importante il tema della salute mentale dei ragazzi e quanto sia importante un’individuazione precoce dei fattori di rischio di disagio psicologico, in un’ottica di prevenzione.
23 maggio – Oggi una delegazione di ragazzi e ragazze, provenienti da tutta Italia ed impegnati in attività di volontariato ed attivismo con l’UNICEF, ha incontrato a Palazzo Montecitorio, il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana. La delegazione, è stata accompagnata dalla Presidente dell’UNICEF Italia Carmela Pace e dal Portavoce dell’UNICEF Italia Andrea Iacomini e ha portato all’attenzione del Presidente Fontana le proprie opinioni e proposte sulle seguenti tematiche: educazione di qualità, cambiamento climatico, non discriminazione e salute mentale e benessere psicosociale. L’iniziativa ha l’obiettivo di rendere effettivo il principio di partecipazione dei minorenni di età, sancito dall’art. 12 della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e adolescenza.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/una-delegazione-di-ragazzi-e-ragazze-incontra-il-presidente-della-camera-fontana/
24 maggio – Nel Corno d’Africa, più di 7 milioni di bambini al di sotto dei 5 anni sono malnutriti e necessitano di un supporto nutrizionale urgente, e oltre 1,9 milioni di bambini rischiano di morire a causa di una grave malnutrizione. Mentre la regione esce da una delle peggiori siccità degli ultimi 40 anni, le comunità vulnerabili hanno perso bestiame, raccolti e interi mezzi di sussistenza negli ultimi tre anni di mancate piogge. In tutta la regione, 23 milioni di persone stanno affrontando livelli acuti di insicurezza alimentare in Etiopia, Kenya e Somalia. Sono inoltre in corso gravi epidemie di colera, morbillo, malaria e altre malattie, aggravate da condizioni climatiche estreme e dalla fragilità dei sistemi sanitari. Solo nel 2022, l’UNICEF e i suoi partner hanno raggiunto più di 2 milioni di bambini e donne nel Corno d’Africa con servizi sanitari essenziali e salvavita; hanno fornito servizi per la prevenzione della malnutrizione a più di 30 milioni di bambini e madri; hanno curato quasi 1,3 milioni di bambini sotto i 5 anni per malnutrizione acuta grave; hanno fornito acqua sicura a quasi 4,6 milioni di persone.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/corno-d-africa-oltre-7-milioni-di-bambini-sotto-i-5-anni-sono-malnutriti-in-etiopia-kenya-e-somalia/
24 maggio – Oggi una delegazione di ragazzi e ragazze ha incontrato il Presidente del Senato Ignazio La Russa. La delegazione, composta da ragazzi e ragazze provenienti da tutta Italia e impegnati in attività di volontariato e attivismo con l’UNICEF, è stata accompagnata dalla presidente dell’UNICEF, Carmela Pace e dal Portavoce dell’UNICEF Italia Andrea Iacomini. I ragazzi hanno portato all’attenzione del Presidente La Russa le proprie opinioni e proposte sulle seguenti tematiche: educazione di qualità, cambiamento climatico, non discriminazione, salute mentale e benessere psicosociale. Anche nell’incontro di oggi, l’UNICEF ha ribadito la necessità di provvedere tempestivamente all’istituzione della Commissione infanzia e adolescenza, prevista dalla legge n. 451 del 1997, punto di riferimento sui diritti dei bambini e degli adolescenti.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/convenzione-infanzia-una-delegazione-di-ragazzi-e-ragazze-incontra-il-presidente-del-senato-ignazo-la-russa/
25 maggio – Secondo l’ultimo rapporto regionale dell’UNICEF “Oltre il punto di non ritorno” i bambini nella regione dell’Asia Orientale e del Pacifico devono sopravvivere a shock e pericoli ambientali e climatici multipli e spesso sovrapposti, più che in ogni altra regione. Negli ultimi 50 anni, la regione ha visto aumentare di 11 volte le inondazioni, di 4 volte le tempeste, di 2,4 volte la siccità e di 5 volte le frane. Oltre 210 milioni di bambini sono fortemente esposti a cicloni, 140 milioni a scarsità d’acqua; 120 milioni a inondazioni costiere e 460 milioni a inquinamento dell’aria. Quando questi shock sovrapposti sono aggravati da altre tipologie di crisi come insicurezza alimentare, malnutrizione e la diffusione di malattie contagiose, diventano particolarmente difficili da affrontare e superare per i bambini più vulnerabili, in particolare per quelli delle comunità più povere e ai margini e coloro con disabilità. Infine, questi effetti ampliano le disuguaglianze che i bambini già affrontano, spingendo i più poveri ancora di più in povertà. L’UNICEF chiede azioni urgenti a governi, aziende e donatori per investire nella costruzione di servizi sociali adatti al clima. Le sfide del cambiamento climatico e ambientale includono inquinamento e deforestazione che stanno minacciando lo sviluppo sostenibile e la crescita economica della regione dell’Asia Orientale e del Pacifico con conseguenze di lungo periodo irreversibili sulle vite e il sostentamento di bambini e giovani.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/i-bambini-in-asia-orientale-e-nel-pacifico-affrontano-sei-volte-piu-shock-climatici-rispetto-a-quelli-affrontati-dai-loro-nonni/
26 maggio –In occasione del 32°anniversario della ratifica da parte dell’Italia della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, che ricorre il 27 maggio, l’UNICEF Italia presenta il monitoraggio realizzato sulla base del documento “LE COSE DA FARE: AGENDA 2022 – 2027 PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA”, i risultati di un sondaggio che ha coinvolto più di 400 giovani tramite la piattaforma online U-REPORT Italia, oltre ad attività con le scuole. Per l’occasione, l’UNICEF ha anche promosso con l’ANCI l’iniziativa “Diritti in comune”, che ha raccolto l’adesione di oltre 160 comuni, tra cui Napoli, Roma, Torino, Venezia. Per tutta la settimana i volontari dei Comitati locali UNICEF hanno partecipato o promosso iniziative ed eventi.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/32-anni-di-convenzione-sui-diritti-dell-infanzia-e-dell-adolescenza-in-italia-oltre-160-comuni-hanno-aderito-all-aniziativa-con-anci-diritti-in-comune/
28 maggio – Con l’arrivo del tifone Mawar nell’Area di Responsabilità delle Filippine, il Governo prevede possibili forti piogge, inondazioni e frane a nord del Paese. L’UNICEF esprime la sua preoccupazione per i bambini e le famiglie che continuano a pagare il prezzo di condizioni meteorologiche estreme causate dal cambiamento climatico ed ha pubblicato un rapporto che rivela che quasi tutti i bambini delle Filippine devono affrontare molteplici e sovrapposti tipi di shock climatici e ambientali, pericoli e stress. L’UNICEF è impegnato a fornire sostegno al Governo filippino per raggiungere i più vulnerabili ed ha preposizionato forniture di emergenza per quasi 10.000 famiglie per rispondere alle esigenze delle popolazioni colpite in termini di acqua potabile, servizi igienici, igiene, nutrizione, istruzione e protezione dei bambini. Queste forniture includono, tra l’altro, scuole in scatola, kit per l’igiene delle famiglie, tende, pastiglie per la purificazione dell’acqua e alimenti terapeutici pronti all’uso. L’UNICEF è pronto a distribuire queste forniture con breve preavviso e ad attivare i partner per la distribuzione immediata.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/crisi-climatica-preoccupazione-per-i-bambini-nelle-filippine-a-causa-del-tifone-mawar-betty/
29 maggio – Anche quest’anno l’UNICEF Italia rinnova la sua collaborazione con Cartoons on the Bay, il Festival Internazionale dell’animazione cross-mediale e della TV dei ragazzi promosso dalla RAI e organizzato da Rai Com, giunto al 27° anno, che si terrà a Pescara dall’31 maggio al 4 giugno. L’arte del cinema e dei prodotti audiovisivi per bambini sono mondi cui l’UNICEF presta da sempre molta attenzione in quanto strumenti potenti ed efficaci per parlare ai bambini e agli adolescenti con un linguaggio semplice e a loro misura. L’UNICEF che patrocina l’intera manifestazione, sarà presente nel corso del Festival in diversi appuntamenti
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/unicef-italia-a-cartoons-on-the-bay-2023/
30 maggio – Mentre termina la sesta settimana di conflitto in Sudan, oltre 13,6 milioni di bambini hanno urgente bisogno di supporto umanitario salvavita, il più alto numero mai registrato nel paese. Oltre 1 milione di persone sono fuggite dalle loro case e sono sfollate all’interno del Sudan, tra cui 319.000 persone che hanno attraversato i Paesi limitrofi, metà delle quali si ritiene siano bambini. La necessità di assistenza umanitaria non è mai stata così importante per i bambini del Sudan, mentre le popolazioni più vulnerabili lottano per sopravvivere. L’accesso ai beni di prima necessità sta diventando sempre più difficile da garantire. Prima del conflitto, quasi 9 milioni di bambini avevano già urgente bisogno di aiuti umanitari. Senza una risposta umanitaria immediata ed estesa, le conseguenze dello sfollamento, della mancanza di servizi sociali di base e di protezione avranno effetti devastanti – e a lungo termine – sui bambini. L’appello complessivo è aumentato di 253 milioni di dollari per far fronte alle ulteriori necessità urgenti, tra cui l’ampliamento delle cure per oltre 620.000 bambini colpiti da malnutrizione acuta grave.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/sudan-a-6-settimane-di-conflitto-oltre-13-6-milioni-di-bambini-hanno-disperato-bisogno-di-aiuto-umanitario/
31 maggio – Dichiarazione di Wafaa Saeed, Rappresentante dell’UNICEF in Somalia: “Nel settembre dello scorso anno parlavamo dell’impatto devastante che la siccità in Somalia stava avendo su bambini e famiglie. La Somalia aveva attraversato cinque stagioni consecutive di mancate piogge e stava affrontando la sesta. La dichiarazione di carestia, che era stata prevista l’anno scorso e che avrebbe rappresentato una conferma dei nostri peggiori timori per i bambini, è stata fortunatamente scongiurata. Tuttavia, per un’ironia amara ma forse inaspettata, l’arrivo delle piogge ha portato miseria a molti bambini e famiglie. A causa delle inondazioni, quest’anno, già oltre 400.000 persone sono sfollate. Se le forti piogge dovessero continuare in Somalia e sugli altopiani etiopici per tutta la stagione, le inondazioni improvvise e lo straripamento dei fiumi potrebbero colpire fino a 1,6 milioni di persone. Mentre ci avviciniamo a giugno, il piano di risposta umanitaria per la Somalia è finanziato solo al 26%. Il settore acqua, igiene e servizi igienico-sanitari del piano è finanziato per circa l’11%, mettendo così a rischio la fornitura di acqua sicura e servizi igienico-sanitari in un momento di alto rischio di epidemia di malattie come il colera e la malaria”.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/somalia-a-causa-delle-inondazioni-sono-400-000-le-persone-sfollate/
5 giugno – Tra il 2005 e il 2022, le Nazioni Unite hanno accertato ben 315.000 gravi violazioni contro i bambini nei conflitti, in più di 30 situazioni in Africa, Asia, Medio Oriente e America Latina. Nel 2022, l’UNICEF ha raggiunto quasi 12.500 bambini che hanno lasciato le forze armate o i gruppi armati con un sostegno per il reintegro o altre forme di protezione e più di 9 milioni di bambini con informazioni che possono usare per proteggersi dai residuati bellici esplosivi. Entro il 2024 il settore della protezione dell’infanzia avrà bisogno di 1,05 miliardi di dollari, che aumenteranno a 1,37 miliardi di dollari entro il 2026, per rispondere alle esigenze di protezione dei bambini nei conflitti armati. Tuttavia, lo studio indica anche un’imminente carenza di fondi. Questa carenza potrebbe lasciare i bambini colpiti dai conflitti esposti agli impatti immediati e duraturi della guerra, del lavoro minorile, della tratta e della violenza.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/sono-stati-almeno-120-mila-i-bambini-uccisi-o-mutilati-nelle-guerre-nel-mondo-dal-2005/
5 giugno – In occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente, l’UNICEF Italia lancia due guide per giovani attiviste e attivisti sul tema del cambiamento climatico e ricorda che in tutto il mondo, circa 1 miliardo di bambini e adolescenti – quasi la metà dei bambini del pianeta – è ad altissimo rischio per gli impatti della crisi climatica. Le guide “Il Glossario del Clima” e “Strumenti per l’azione climatica” fanno parte di un kit di 8 volumi creati da giovani della regione dell’America Latina e Caraibi sostenuti dall’UNICEF con l’obiettivo di condividere informazioni chiare e facilmente comprensibili sull’azione globale, regionale e nazionale per il clima, per preparare i giovani a una partecipazione reale e informata. A livello globale entro il 2040, quasi 1 bambino su 4 vivrà in aree con stress idrico estremamente elevato, in Italia si stima che nel 2050 la maggior parte dei bambini sarà esposta ad ondate di calore sempre più frequenti. Inquinamento, scarsità d’acqua ed eventi metereologici estremi sempre più diffusi e frequenti stanno minacciando un’intera generazione. Invertire la rotta è possibile ma sono necessarie azioni urgenti e decise. Gli strumenti per l’azione per il clima sono fondamentali perché consentono di progredire verso il raggiungimento degli obiettivi dell’azione globale per il clima stabiliti nell’Accordo di Parigi.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/un-miliardo-di-bambini-e-adolescenti-e-ad-altissimo-rischio-per-la-crisi-climatica/
6 giugno – Le Ferrovie ucraine e l’UNICEF hanno aperto il più grande spazio sicuro per bambini alla stazione centrale di Kiev, dove i piccoli e i loro genitori possono riposare, fare giochi educativi e ricevere assistenza sanitaria e servizi di salute mentale. Con un’area di 700 metri quadrati, il nuovo Spilno Child Spot è il più grande mai aperto finora, con altri punti aperti a Kharkiv e Leopoli. “I centri Spilno sono punti di incontro per i bambini”, ha dichiarato Murat Sahin, Rappresentante dell’UNICEF in Ucraina. “Qui i bambini trascorrono il tempo con i loro coetanei giocando e imparando. La rete Spilno è anche una piattaforma per i servizi integrati dell’UNICEF. Aprendo il più grande centro Spilno dell’Ucraina nella stazione ferroviaria di Kiev, stiamo dando ai bambini di tutta l’Ucraina l’opportunità di realizzare il loro potenziale e di sentirsi al sicuro nonostante la guerra. I bambini che oggi partecipano alle attività per lo sviluppo saranno i leader di domani per la ripresa dell’Ucraina”.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/ucraina-nella-stazione-centrale-di-kiev-aperto-il-piu-grande-spazio-sicuro-per-bambini/
7 giugno – “La distruzione della diga di Kakhovka è un altro colpo per il benessere dei bambini dell’Ucraina. I danni e le conseguenti inondazioni hanno costretto migliaia di bambini a fuggire dalle loro case e a non avere accesso ad acqua potabile ed energia elettrica. Le squadre dell’UNICEF stanno distribuendo acqua e servizi igienici, hanno allestito spazi protetti (Spilno Child Spots) nei luoghi di transito per fornire ai bambini cure e sostegno. Le regole della guerra sono chiare. I bambini e i servizi e le infrastrutture essenziali devono essere protetti in ogni momento”, ha dichiarato il Direttore generale dell’UNICEF Catherine Russell. Presso la stazione di Mykolaiv, i team mobili dell’UNICEF stanno aiutando le persone evacuate dalla regione di Kherson in seguito all’attacco di ieri alla diga – alcune delle circa 16.000 persone colpite. L’UNICEF sta fornendo supporto medico e psicosociale, acqua sicura, kit igienici e kit per bambini. Alle famiglie, verrà inoltre fornito un sostegno in denaro.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/ucraina-distruzione-della-diga-di-kakhovka-team-mobili-in-aiuto-dei-bambini-e-delle-persone-evacuate/
7 giugno – Secondo il “Rapporto annuale sugli aiuti dell’UNICEF” nel 2022 l’UNICEF ha segnato il sesto anno consecutivo di acquisti record. Il valore totale delle forniture e dei servizi acquistati dall’UNICEF ha raggiunto la cifra record di 7,383 miliardi di dollari, con un aumento del 93% rispetto ai livelli pre-pandemici, alimentato in parte dalle crescenti esigenze dei bambini e delle famiglie che vivono in emergenze umanitarie nuove e in corso, tra cui Afghanistan, Pakistan, Ucraina, Yemen, Corno d’Africa e Sahel. L’UNICEF ha trasportato oltre 244.000 tonnellate di rifornimenti in 162 Paesi e aree. Inoltre, l’UNICEF ha consegnato 2,4 miliardi di dosi di vaccini di routine per raggiungere il 45% dei bambini del mondo al di sotto dei 5 anni, oltre a 977,9 milioni di dosi per le campagne di vaccinazione per il COVID-19. Il rapporto evidenzia anche un aumento del 90% nell’approvvigionamento di aiuti nutrizionali tra il 2021 e il 2022, in risposta alla crescente crisi nutrizionale globale. L’anno scorso l’UNICEF si è aggiudicato un contratto per la prima fornitura in assoluto di un vaccino contro la malaria. La rete degli Hub di rifornimento globale di Copenaghen, Brindisi, Dubai, Guangzhou e Panama City è fondamentale per la risposta immediata dell’UNICEF alle emergenze. Nel 2022 l’UNICEF ha sfruttato le sue partnership con i settori dei trasporti e della logistica ed è stato in grado di consegnare aiuti cruciali donati a 27 Paesi.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/rapporto-annuale-unicef-nel-2022-consegnate-244-mila-tonnellate-di-aiuti-nel-mondo/
8 giugno – 297 bambini sono stati trasferiti in sicurezza dall’orfanotrofio Mygoma di Khartoum, in Sudan, in un centro di transito in un luogo più sicuro del Paese. I bambini sono affidati alle cure dei ministeri del Welfare sociale e della Salute, mentre l’UNICEF sostiene le cure mediche, l’alimentazione, il sostegno psicosociale, le attività ludiche ed educative e l’assistenza ai bambini trasferiti. L’UNICEF ha fornito sostegno per riabilitare e preparare il centro di transito dove i bambini sono stati trasferiti e sta collaborando con le autorità competenti per individuare le famiglie affidatarie dei bambini. In tutto il Sudan, oltre 13,6 milioni di bambini hanno urgente bisogno di aiuti umanitari salvavita, il numero più alto mai registrato nel Paese. L’impatto delle violenze in corso continua a minacciare la vita e il futuro di famiglie e bambini, con servizi di base interrotti e molte strutture sanitarie chiuse, danneggiate o distrutte.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/sudan-centinaia-di-bambini-vulnerabili-trasferiti-dall-orfanotrofio-di-khartoum-a-un-luogo-piu-sicuro/
12 giugno – Oggi, in occasione della “Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile”, l’UNICEF Italia presenta il primo rapporto statistico “Lavoro minorile in Italia: rischi, infortuni e sicurezza sui luoghi di lavoro”. Il rapporto esamina i dati sul lavoro minorile e gli infortuni da lavoro in Italia nel quinquennio 2017-2021, distribuiti per età, regione e genere ed è stato realizzato sulla base di dati elaborati a partire da report e database presenti su portali nazionali dell’Inail e dell’INPS. Il rapporto, Realizzato nell’ambito delle attività dell’Osservatorio UNICEF per la prevenzione dei danni alla salute da lavoro minorile, è stato curato dal “Laboratorio di Sanità Pubblica per l’analisi dei bisogni di Salute delle Comunità” del Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria “Scuola Medica Salernitana” – Università degli Studi di Salerno. Il report viene presentano oggi, nell’ambito delle “OFFICINE UNICEF”, durante l’incontro “Tutelare i diritti dei minorenni che lavorano”
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/l-unicef-presenta-il-primo-report-statistico-lavoro-minorile-in-italia-rischi-infortuni-e-sicurezza-sui-luoghi-di-lavoro/
13 giugno – Ieri nella Provincia dell’Ituri nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo a causa dell’attacco brutale al campo per sfollati di Lala oltre 45 persone sono morte, fra cui 23 bambini, secondo le prime notizie. Almeno 7 persone sono state ferite, fra cui 3 bambini. L’UNICEF e i suoi partner ad Ituri stimano che 5.000 bambini sono stati colpiti dall’attacco. Il conflitto nell’Ituri persiste dal 2017 ma la situazione dall’inizio del 2023 ha iniziato a peggiorare considerevolmente con gruppi armati che prendono di mira civili, scuole e ospedali. Negli ultimi 6 mesi, i miliziani hanno ucciso circa 600 civili e ne hanno feriti oltre 200. La mancanza di sicurezza e protezione dei bambini sta diventando una preoccupazione sempre più grande e l’Ituri ora è la seconda delle 26 provincie del paese per il numero più alto di gravi violazioni contro i bambini verificate dalle Nazioni Unite.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/rep-democratica-del-congo-23-bambini-uccisi-e-3-feriti-in-un-attacco-in-un-campo-per-sfollati-nell-ituri/
14 giugno – Secondo le stime dell’UNICEF, alla fine del 2022, è stato raggiunto un numero record di 43,3 milioni di bambini in condizioni di sfollamento forzato, molti dei quali per tutta la loro infanzia. La guerra in Ucraina ha costretto più di 2 milioni di bambini ucraini a lasciare il Paese e ha portato a oltre 1 milione il numero dei bambini sfollati all’interno dell’Ucraina. Dei 43,3 milioni di bambini costretti allo sfollamento alla fine del 2022, circa il 60% (25,8 milioni) erano sfollati internamente a causa di conflitti e violenze. Anche il numero di bambini rifugiati e richiedenti asilo ha raggiunto un nuovo record di 17,5 milioni, un dato che non include i recenti sfollati nel 2023 anche a causa del conflitto in Sudan. L’UNICEF stima che ad oggi siano oltre 940.000 i bambini sfollati a causa del conflitto. Inoltre, eventi climatici estremi, come le inondazioni in Pakistan e la siccità nel Corno d’Africa, sono stati causa di sfollamento per altri 12 milioni di bambini nel corso del 2022.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/raggiunto-il-numero-record-di-43-3-milioni-di-bambini-sfollatii/
15 giugno – Dichiarazione del direttore a.i. dell’Ufficio regionale UNICEF per l’Europa e l’Asia Centrale l’Asia centrale e Coordinatore speciale per la risposta ai rifugiati e migranti in Europa Philippe Cori: “L’UNICEF è profondamente addolorato e scosso dalle molteplici segnalazioni secondo cui fino a cento bambini sarebbero rimasti intrappolati nella stiva di un’imbarcazione che si è rovesciata e affondata al largo della costa della Grecia ieri, in una delle più grandi tragedie in mare nel Mediterraneo degli ultimi anni. Possiamo supporre che molti di questi bambini abbiano perso la vita. Le nostre più sentite condoglianze vanno alle famiglie dei bambini e a tutti coloro che sono stati colpiti da questo orribile evento. Si tratta di bambine/i migranti e richiedenti asilo che sono fuggiti da conflitti, violenze e povertà. Sono minorenni che probabilmente hanno subito sfruttamento e abusi in ogni fase del loro viaggio. La maggior parte di loro avrà cercato di attraversare il mare in condizioni pericolose, affidandosi a trafficanti”.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/naufragio-migranti-in-grecia-la-perdita-delle-vite-dei-bambini-nel-mediterraneo-e-un-atrocita-che-perseguira-queste-coste-per-anni/
15 giugno – Mentre la guerra continua, i bambini ucraini sono privati di attività ricreative sicure. Ogni estate si verificano molti incidenti evitabili in cui bambini e adolescenti vengono feriti o uccisi in bacini d’acqua e dal fuoco. Oltre alle minacce precedenti alla guerra, anche gli ordigni esplosivi sono diventati un’altra minaccia per la vita e la salute dei bambini, dato che l’Ucraina è uno dei Paesi con il maggior numero di mine e di ordigni esplosivi. Per proteggere i bambini, gli adolescenti e i giovani, l’UNICEF insieme al Servizio di Emergenza Statale dell’Ucraina (SES) sta lanciando una nuova campagna informativa – “Un’estate sicura” con materiali informativi sviluppati dall’UNICEF e dal SES per la promozione di comportamenti sicuri.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/ucraina-69-bambini-feriti-e-20-uccisi-da-mine-e-residuati-bellici-tra-il-24-febbraio-e-il-30-maggio-2023/
15 giugno -Dichiarazione di Noala Skinner, Direttore regionale dell’UNICEF per l’Asia meridionale: “Oltre 625.000 bambini sono a rischio immediato a causa dei forti venti, delle forti piogge e delle inondazioni provocate dal passaggio del ciclone Biparjoy. In Pakistan, il ciclone Biparjoy minaccia una nuova crisi per i bambini e le famiglie del Sindh, la provincia più colpita dalle devastanti inondazioni dello scorso anno. Siamo pronti a sostenere la risposta all’emergenza nazionale e l’ufficio nazionale ha già preposizionato aiuti salvavita per bambini e famiglie, in prossimità dei distretti che si prevede saranno i più colpiti. Allo stesso modo, in India siamo pronti a sostenere la risposta all’emergenza nazionale, concentrandoci sui bambini più vulnerabili e sulle loro famiglie. Siamo in contatto con il governo sul campo, che sta guidando gli sforzi di preparazione, risposta ed evacuazione e lavoriamo in coordinamento con le altre agenzie per condividere aggiornamenti e diffondere informazioni nei distretti più colpiti”.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/crisi-clima-in-asia-meridionale-oltre-625-000-bambini-a-rischio-per-l-arrivo-del-ciclone-biparjoy/
16 giugno – Circa 3 milioni di bambini – il numero più alto mai registrato – hanno bisogno di sostegno umanitario ad Haiti, dove devono affrontare livelli spaventosi di violenza che hanno aggravato la fame e la malnutrizione in un Paese già afflitto dalla povertà e dalla recrudescenza del colera. I gruppi armati terrorizzano la popolazione nella loro lotta per il controllo del territorio. I bambini vengono uccisi o feriti mentre vanno a scuola. Donne e ragazze subiscono violenze sessuali. I rapimenti a scopo di riscatto sono aumentati vertiginosamente, così come gli attacchi alle scuole. Decine di migliaia di persone sono state sfollate a causa della violenza. Il numero di bambini che soffrono di malnutrizione potenzialmente letale è aumentato del 30% rispetto allo scorso anno e quasi 1 bambino su 4 in tutto il Paese soffre di malnutrizione cronica. Violenza, povertà e disperazione spingono i bambini a entrare nei gruppi armati. Oltre alla violenza, alla fame e a malattie come il colera, Haiti e i suoi bambini devono affrontare la costante minaccia di violente tempeste e terremoti. È il Paese più povero e meno sviluppato dell’emisfero occidentale e non è attrezzato per affrontare i molteplici shock.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/haiti-tre-milioni-di-bambini-hanno-bisogno-di-aiuto-il-numero-piu-alto-mai-registrato/
16 giugno – Più di un milione di bambini sono sfollati in due mesi di conflitto in Sudan. In tutto il paese, l’UNICEF ha ricevuto notizie attendibili di oltre 330 bambini uccisi e oltre 1.900 feriti, a partire dal 6 giugno, e molti altri sono in grave pericolo. Oltre 13 milioni di bambini hanno estremo bisogno di assistenza umanitaria. La situazione nel Darfur è particolarmente preoccupante: si stima che nei cinque Stati del Darfur vivano 5,6 milioni di bambini, di cui quasi 270.000 sono stati sfollati di recente a causa dei combattimenti. Al momento, si prevede che almeno 14.836 bambini sotto i cinque anni siano gravemente malnutriti nello Stato del Darfur occidentale. A questi numeri si aggiungono i rischi sanitari generali, con un’impennata dei tassi di malnutrizione tra i bambini e le madri che allattano. Nel Darfur centrale, vaccini e forniture sanitarie sono stati saccheggiati e distrutti. Nel Darfur orientale, le risorse sanitarie sono insufficienti. L’UNICEF è presente sul campo in 14 Stati, tra cui tutti gli Stati del Darfur, mantenendo i servizi salvavita nei punti caldi del conflitto, fornendo assistenza urgente ai nuovi sfollati e alle comunità ospitanti e preservando i servizi essenziali laddove la sicurezza lo consente.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/sudan-oltre-1-milione-di-bambini-sfollati-in-due-mesi-di-conflitto/
18 giugno – Dichiarazione del Direttore generale dell’UNICEF Catherine Russell: “Sono indignata per l’attacco avvenuto 2 giorni fa a una scuola secondaria di Mpondwe, in Uganda, vicino al confine con la Repubblica Democratica del Congo, che, secondo le notizie, ha provocato la morte di oltre 40 persone, per lo più studenti, con altri feriti o rapiti. È stato un atto di violenza atroce e inconcepibile. Un attacco ad una scuola e agli studenti, in questo modo, è un attacco agli stessi progressi che i giovani hanno portato avanti in Uganda per anni. L’UNICEF chiede l’immediato rilascio e il ritorno in sicurezza di tutte le persone rapite e porge le sue sincere condoglianze ai cari delle vittime e alla nazione, alle prese con questa violenza insensata”.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/unicef-su-brutale-attacco-a-scuola-in-uganda/
19 giugno 2023 – In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato si evidenzia che sono stati oltre 100 mila i minori stranieri non accompagnati arrivati in Italia via mare dal 2014 a oggi, in tutto 6 mila solo quest’anno. Un dato parziale che non considera il numero dei minorenni rifugiati dall’Ucraina arrivati in Italia dall’inizio della guerra, tuttora presenti e di quanti arrivano invece dalle frontiere terresti – principalmente dalla cosiddetta rotta balcanica – non sistematicamente registrati. Molti viaggi spesso non conoscono un esito positivo, ce lo ricordano i recenti naufragi di Cutro e, solo pochi giorni fa, al largo della Grecia. Solo lungo la rotta del Mediterraneo centrale – che si attesta essere ancora una delle più pericolose – dal 2014 si stima abbiano perso la vita oltre 21 mila persone, più di 1000 solo quest’anno, tra cui molti bambini e bambine. L’UNICEF è operativo in Italia dal 2016, a supporto delle autorità nazionali e locali, con un programma che risponde ai bisogni specifici di bambine, bambini, adolescenti, donne e famiglie arrivati nel nostro Paese. In collaborazione con le organizzazioni partner, dall’inizio della risposta a oggi, l’UNICEF ha raggiunto oltre 50 mila minorenni e giovani migranti e rifugiati in Italia.
20 giugno – Secondo una nuova indagine dell’UNICEF, le famiglie in Libano riescono a malapena a soddisfare i bisogni più elementari, nonostante la drastica riduzione delle spese. Quasi 9 famiglie su 10 non hanno abbastanza soldi per comprare i beni di prima necessità, costringendole a ricorrere a misure estreme per far fronte alla crisi. Il rapporto mostra che: Il 15% delle famiglie ha interrotto l’istruzione dei propri bambini, rispetto al circa il 10% di un anno fa, e il 52% ha ridotto la spesa sull’istruzione, rispetto al 38% l’anno scorso; tre quarti delle famiglie hanno ridotto la spesa per le cure mediche, rispetto a 6 su 10 lo scorso anno; due famiglie su 5 sono state costrette a vendere i beni familiari, erano circa 1 su 5 lo scorso anno; oltre 1 famiglia su 10 è stata costretta a far lavorare i propri figli per sopravvivere; questo dato aumenta a 1 famiglia su 4 fra i bambini siriani. L’UNICEF esorta il Governo ad attuare rapidamente la Strategia nazionale di protezione sociale recentemente elaborata, che prevede la fornitura di sussidi sociali a chi ne ha più bisogno, (comprese le famiglie vulnerabili con bambini) ed il supporto all’istruzione attraverso riforme e politiche nazionali per garantire che tutti i bambini, in particolare quelli più vulnerabili, abbiano accesso a un’istruzione inclusiva e di qualità. L’UNICEF, inoltre, con l’aggravarsi della crisi ha ampliato i suoi programmi di risposta.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/libano-nove-famiglie-su-dieci-non-hanno-abbastanza-soldi-per-comprare-i-beni-di-prima-necessita-aumenta-il-lavoro-minorile/
21 giugno – I vertici dell’UNICEF e del WFP hanno concluso oggi le missioni ad Haiti, chiedendo un sostegno maggiore per i bambini e le famiglie vulnerabili che devono affrontare la violenza dilagante, i disastri naturali mortali e la recrudescenza del colera. Complessivamente, 5,2 milioni di persone necessitano di un sostegno umanitario urgente, tra cui quasi 3 milioni di bambini. Circa 4,9 milioni di persone stanno lottando per sfamarsi e si prevede che quest’anno oltre 115.000 bambini sotto i cinque anni soffriranno di malnutrizione potenzialmente letale, con un aumento del 30% rispetto all’anno scorso. Il sistema sanitario è quasi al collasso, le scuole sono state attaccate da gruppi armati e i civili sono terrorizzati e privati dei mezzi di sussistenza. Nei quartieri più pericolosi della capitale, donne e bambini subiscono livelli sconcertanti di violenza sessuale. Le alluvioni mortali e il terremoto di giugno hanno ricordato la vulnerabilità di Haiti ai cambiamenti climatici e ai disastri naturali. Nonostante l’ampiezza dei bisogni, è stato finanziato solo il 23% dei 720 milioni di dollari necessari per la risposta delle Nazioni Unite. l’UNICEF chiede 246 milioni di dollari per raggiungere quest’anno 1,7 milioni di bambini.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/haiti-unicef-e-wfp-4-9-milioni-di-persone-lottano-ogni-giorno-per-mangiare-oltre-115000-bambini-sotto-i-5-anni-soffriranno-dimalnutrizione-potenzialmente-letale/
21 giugno – L’UNICEF ha consegnato 156.960 dosi di vaccino antipolio inattivato (IPV) per supportare il programma di vaccinazione nazionale dell’Ucraina e proteggere i bambini nel paese da questa malattia mortale. Ad aprile di quest’anno, l’UNICEF aveva consegnato 543.000 dosi di vaccino orale contro la polio e 110.160 dosi di vaccino antipolio inattivato. Nel 2022, per sostenere le vaccinazioni in Ucraina, l’UNICEF ha fornito oltre 2 milioni di dosi di vaccini su richiesta del Ministero della Salute e del Servizio Sanitario Nazionale. Oltre 650.000 dosi di vaccino antipolio e 35.200 dosi di vaccino combinato contro morbillo, parotite e rosolia sono già state consegnate nel 2023. Inoltre, l’UNICEF ha rafforzato la catena del freddo a tutti i livelli, dai magazzini nazionali e regionali ai punti di vaccinazione.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/ucraina-consegnate-157-000-dosi-di-vaccino-antipolio/
21 giugno – Si è conclusa la quinta edizione di “Idee in Azione per UPSHIFT”, il programma di sviluppo delle competenze per l’orientamento, la cittadinanza attiva e l’inclusione promosso dall’UNICEF e Junior Achievement Italia e rivolto alle scuole, quest’anno con un focus sulle secondarie di primo e secondo grado. Il tasso di dispersione scolastica in Italia rimane uno dei più alti in Europa (13,1% in confronto a 9,5% della media europea). Alto anche il tasso di dispersione implicita, e cioè il numero di studenti che, finita la scuola, non hanno le competenze necessarie. Dal 2018 Junior Achievement Italia e l’UNICEF hanno unito le forze attraverso UPSHIFT per favorire lo sviluppo di competenze e l’inclusione di adolescenti e giovani italiani, coetanei con background migratorio e in particolare situazione di svantaggio.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/junior-achievement-italia-e-l-unicef-insieme-per-attribuire-valore-alla-diversita-conclusa-la-quinta-edizione-di-idea-in-azione-upshift/
22 giugno– Secondo un nuovo rapporto della coalizione Children’s Environmental Rights Initiative (CERI), Plan International, Save the Children e UNICEF, i bambini vengono esclusi dai finanziamenti per il clima, nonostante paghino il prezzo più alto della crisi climatica. Solo il 2,4% dei principali fondi globali per il clima possono essere classificati a supporto di attività che rispondono ai diritti dei bambini. Secondo l’Indice di Rischio Climatico dell’UNICEF, oltre 1 miliardo di bambini sono a rischio estremamene elevato a causa delle conseguenze della crisi climatica. Lo studio “Falling short: addressing the climate finance gap for children” ha utilizzato tre criteri per valutare se i finanziamenti per il clima dei principali Fondi Multilaterali per il Clima (MCF) siano in grado di: affrontare i rischi specifici e più gravi che i bambini corrono a causa della crisi climatica; di rafforzare la resilienza dei servizi sociali essenziali per l’infanzia; di dare ai bambini gli strumenti per diventare agenti di cambiamento.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/solo-il-2-4-dei-principali-fondi-globali-per-il-clima-finanziano-attivita-a-sostegno-dei-bambini/
27 giugno – I bambini e le famiglie arrivati nel Ciad orientale e scappati a causa dell’intensificarsi del conflitto nella vicina regione sudanese del Darfur, ora affrontano nuovi bisogni e sfide. Al 23 giugno, oltre 140.000 rifugiati sudanesi e 34.000 persone del Ciad ritornate nel paese hanno superato i confini – più del 90% sono donne e bambini – e si prevede che, con l’intensificarsi delle violenze nel Darfur, ne arriveranno altre migliaia. La maggior parte dei rifugiati è arrivata in Ciad nelle provincie di Ouaddai, Sila e Wadi Fira dove i livelli di deprivazione sono fra i più elevati del paese. L’accesso a servizi essenziali è estremamente limitato e ora le comunità stanno subendo un’ulteriore pressione, dovendo condividere, le risorse già molto scarse. Poiché il commercio con il Sudan è stato sospeso, i prezzi del cibo e delle materie prime sono aumentati in modo sostanziale. Dall’inizio della crisi, l’UNICEF è riuscito a realizzare pozzi per rifugiati e comunità ospitanti per assicurare accesso ad acqua sicura, fornire trattamento domestico dell’acqua e diffondere messaggi sulla promozione dell’igiene; costruire spazi a misura di bambino; preposizionare farmaci essenziali, vaccini e scorte nutrizionali per i centri sanitari nei villaggi che ospitano rifugiati; sensibilizzare i rifugiati e le comunità ospitanti sulle pratiche familiari di coesione sociale e di prevenzione dello sfruttamento sessuale e degli abusi.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/piu-di-100-000-bambini-in-fuga-dal-conflitto-in-sudan-affrontano-nuovi-pericoli-con-una-situazione-drammatica-in-ciad/
28 giugno – L’Ucraina ha ricevuto 120.000 dosi di vaccino contro Difterite-Tetano-Pertosse (DTP) dall’UNICEF affinchè che i programmi di vaccinazione di routine ne possano disporre senza interruzioni. “È fondamentale che il popolo dell’Ucraina abbia una protezione sostenibile contro gravi rischi sanitari prevenibili, che sono stati aggravati dalla guerra in corso e dalla crisi umanitaria”, ha dichiarato Murat Sahin, rappresentante dell’UNICEF in Ucraina. “Nel periodo 2022-2023, l’UNICEF ha inoltre acquistato e fornito all’Ucraina oltre 2,1 milioni di dosi di vaccini contro poliomielite, morbillo, parotite, rosolia e tubercolosi. L’UNICEF ha rafforzato la catena del freddo in Ucraina a tutti i livelli: quasi 5.200 frigoriferi e congelatori per vaccini acquistati con i fondi della Banca Mondiale e in fase di installazione sosterranno la conservazione sicura dei vaccini nei punti di vaccinazione. L’UNICEF, con fondi propri e dell’USAID, ha acquistato 36 furgoni frigoriferi per il trasporto dei vaccini. Inoltre, sono stati distribuiti in tutta l’Ucraina supporti per vaccini e celle frigorifere per la conservazione e il trasporto dei vaccini per oltre 2.500 punti di vaccinazione e 800 team mobili. Per sostenere il processo di vaccinazione, l’UNICEF ha già consegnato quasi 6,2 milioni di siringhe nel 2023.
Per approfondire: https://www.unicef.it/media/ucraina-fornite-120-000-dosi-di-vaccino-contro-difterite-tetano-pertosse/