“Gli afflitti di ogni parte del globo parlano la stessa lingua: la lingua del pianto.” (Il Ragazzo con la Kefiah Arancione di Alae Al Said). Ho letto questa frase e l’ho sentita adatta per la giornata che Cremona ha voluto dedicare al popolo palestinese.
Il gruppo ‘Restiamo Umani’ della Bassa Bresciana è stato accolto anche qui a Cremona. Le loro ‘tende’ itineranti toccano da diversi mesi città della Lombardia con l’intenzione di sensibilizzare i cittadini su ciò che sta accadendo da tanto tempo, ma mai feroce come adesso nella striscia di Gaza, da decenni un lager a cielo aperto, oggi peggio del peggior campo di concentramento… Vittime soprattutto di un popolo che da vittima di un passato olocausto è diventato carnefice.
Ha pianto anche il cielo, un diluvio, anzi delle secchiate d’acqua vere e proprie che il gazebo ha detto egregiamente. Ma neanche questo ci ha fermati.
Alcuni di noi si conoscevano già. Con altri, come con Pinuccia Gorlani, ci eravamo contattati solo telefonicamente per organizzare l’evento. Eppure c’è stata una naturalezza che è diventata subito una simpatia di chi condivide gli stessi ideali, molti descritti nei lunghissimi striscioni che hanno decorato i giardini pubblici di piazza Roma.
Personalmente, da idealista quale sono, ho apprezzato il momento in cui ci siamo trovati in quattro colleghi’ consiglieri comunali di schieramenti diversi, perché l’umanità e l’empatia non devono avere colore politico, ma possono riuscire a unire menti e cuori che sanno provare questi sentimenti.
Nel pomeriggio il sole in un cielo più benevolo ha asciugato le stoffe colorate che adornavano il gazebo, e abbiamo potuto accogliere e raccontare il nostro scopo ai tanti che si sono fermati.
Verso le 17 è arrivata la nostra ospite speciale, una delle partecipanti alla Global March To Gaza, Tyna Maffezzoni, che ha raccontato la sua esperienza in Egitto, fermati dalle autorità che però non sono riuscite a cancellare la riuscita dell’esperienza, quella di sensibilizzare il mondo. Seimila persone di diverse nazionalità si sono trovate per portare fisicamente la loro solidarietà a un popolo vessato e stremato… e anche se non sono arrivate oltre il confine, si sono strutturate ancora meglio. Sono andate a Bruxelles davanti al parlamento europeo e andranno ancora avanti, dopo essersi ribattezzati Global Movement to Gaza.
L’invito, per tutti noi nel nostro piccolo, è informarsi e, dove possiamo, boicottare le marche e i prodotti che hanno “sangue innocente di bambini” sui loro codici a barre… parlarne tra la gente … sollecitare i governi e i politici che ci rappresentano di agire, fermando l’invio di armi, stoppando i rapporti commerciali con chi commette o consente queste atrocità.
“E ci chiama a essere pronti a portare tutte e tutti il nostro contributo, la nostra testimonianza e, per quello che possiamo, il nostro impegno attivo affinché gli orrori del passato e del presente smettano di fare da cornice al nostro quotidiano.” (Quando il Mondo Dorme di Francesca Albanese).
Paola Tacchini
Nella foto centrale il presidio a Cremona a favore della Palestina
Una risposta
Grazieee! e avanti tutte e tutti