Rifiuti radioattivi, Pollini (M5s): ”Potenziare i controlli”

31 Luglio 2024

La Regione Lombardia ha risposto all’interrogazione presentata dalla consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Paola acciaieria Arvedi di Cremona, successivamente uscito dallo stabilimento con destinazione, secondo quanto riportato dalla stampa, verso un impianto ubicato nella Regione Sardegna. Così Paola Pollini (M5s): «Prendiamo atto delle rassicurazioni della Regione Lombardia, dalla cui risposta si evince come i controlli siano presenti e funzionanti. Viene però da chiedersi come sia stato allora possibile che un container contenenti rifiuti radioattivi abbia viaggiato dalla Lombardia alla Sardegna, su strade, treni e navi commerciali, senza alcuna cautela? Resta un fatto che ha del clamoroso. Imputabile, secondo le ricostruzioni, alla particolare circostanza che quel particolare rottame radioattivo fosse schermato in occasione dei controlli, motivo per cui sarebbe sfuggito ai controlli stessi. Una spiegazione, quella dovuta alla schermatura del rifiuto, che non può essere sufficiente, cosa accadrebbe se tale circostanza si verificasse nuovamente? A nostro avviso i controlli dovrebbero essere effettuati anche in altre fasi del processo, come ad esempio antecedentemente all’ingresso all’interno del forno fusorio. Questo controllo verrà realizzato? Non lo sappiamo, dal momento che la Regione Lombardia dice chiaramente che la competenza appartiene alla Provincia. Vero, ma a nostro parere anche l’ente regionale dovrebbe far sentire il proprio peso, per rendere più efficaci ed efficienti i sistemi a tutela della salute dei cittadini, nel cui ambito è bene sottolineare il funzionamento dei filtri, che hanno evitato la dispersione del Cesio in atmosfera e di questo ringraziamo il lavoro dei tecnici dell’Arpa. Al netto del rimpallo di responsabilità, che Regione Lombardia scarica sulla Provincia, resta il grande problema del deposito di rottami in via Acquaviva. Una battaglia che il M5s porta avanti da anni. La proprietà si è impegnata a costruire un deposito chiuso. la Regione Lombardia intervenga con il suo peso istituzionale per pretendere che sia fatto ciò che deve essere fatto al fine di scongiurare ogni eventuale rischio, per chi vive in prossimità dello stabilimento. Subit» conclude la consigliera regionale pentastellata.

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