Riccardo Crotti ieri sul quotidiano La Provincia ha pubblicato il seguente intervento
Il tema è complesso, sono molteplici le azioni necessarie che l’agricoltura può intraprendere. Alcune, come l’uso della tecnologia di precisione, aiutano certamente a ridurre l’impatto ambientale, ma va affrontata una riflessione in modo molto razionale: gli agricoltori sono le prime vittime del sistema economico oltre che essere i primi colpiti nelle patologie oncologiche. Svendere il territorio a gruppi finanziari quali quelli che sostengono gli impianti di biogas e biometano, ad esempio, depaupera la ricchezza del territorio e degli stessi agricoltori che finiscono affittuari. Basta vedere le acquisizioni che migliorano unicamente i risultati degli azionisti. Le colture sono vincolate in gran parte a contratti con la Grande distribuzione organizzata e altri grandi gruppi economici che decidono i prezzi dei prodotti azzerando i margini destinati ai produttori perché, per garantire la produttività con i cambiamenti climatici, serve aumentare l’uso di pesticidi e fare più raccolti alla faccia della rotazione e del risparmio idrico. I problemi dell’agricoltura sono strutturali. Si continua ad ignorarli ma è necessario affrontarli se si vuole guardare al futuro, garantire un giusto ritorno economico al settore, restituire fertilità alla terra, migliorare l’impatto emissivo, garantire la sicurezza alimentare e la biodiversità.
AUTORIZZAZIONI INTEGRATE AMBIENTALI (AIA)
️Sono numerose le difformità e la legge regionale è illegittima. Gli ultimi dati disponibili relativamente all’esito delle ispezioni ordinarie e straordinarie di Arpa risalgono al 2017. Queste le evidenze delle difformità riscontrate:
Anno 2017
Nei controlli delle AIA (Autorizzazioni Integrate Ambientali) condotte da Arpa (numericamente nella nostra provincia 26 attività controllate su 195) sono risultate non conformi le seguenti attività di cui il 13% con risvolti penali:
– ALLEVAMENTI INTENSIVI
Un’attività su 3
– PRODUZIONE DI ENERGIA
Un’attività su 4
– PRODUZIONE E TRASFORMAZIONE DEI METALLI
Un’attività su 3
– INDUSTRIA DEI PRODOTTI MINERALI
Un’attività su 2
– INDUSTRIA CHIMICA
Un’attività su 5
-GESTIONE RIFIUTI
Un’attività su 2
LEGGE REGIONALE DI RIESAME AIA DICHIARATA ILLEGITTIMA DALLA CORTE COSTITUZIONALE
La Corte Costituzionale, con sentenza del 3 dicembre 2021, n. 233, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 20, comma 1, della legge della Regione Lombardia 21 maggio 2020, n. 11 (Legge di semplificazione 2020). La Corte, con la sentenza n. 233, stabilisce che non è ammissibile indire una conferenza semplificata in forma asincrona poiché gli studi e le decisioni che precedono l’adozione dell’AIA sono tutt’altro che semplici. Meritevoli di approfondita valutazione sono, allo stesso modo, gli aggiornamenti tecnici che le amministrazioni competenti sono chiamate a effettuare in sede di riesame, nel tentativo di conformare le prescrizioni dell’Autorizzazione Integrata Ambientale all’avanzamento tecnologico. Resta, dunque, precluso ai legislatori regionali introdurre modelli procedimentali incompatibili con quelli definiti a livello statale. Illegittimità oggetto di interrogazione dei consiglieri regionali del M5S rimasta ad oggi senza risposta.️ I riesami di AIA, peraltro in provincia di Cremona eseguiti senza sopralluoghi, come possono essere sinonimo di sicurezza ambientale per i cittadini?
Maria Grazia Bonfante