L’assemblea dell’Area Omogenea, che si è tenuta ieri nel tardo pomeriggio nella splendida cornice di villa San Michele a Ripalta Cremasca, ha promosso a pieni voti Fabio Bergamaschi, neo sindaco di Crema. La sua proposta di una nuova governance per l’organismo circondariale ha raccolto consensi unanimi. Bergamaschi ipotizza «Una revisione di un’architettura istituzionale dell’Area Omogenea, capace di renderla molto simile ad un ente locale intermedio tra il Comune e la Provincia, affiancando alla figura del presidente un organo che, come le giunte nei Comuni, attribuisca ai sindaci del circondario specifici ambiti di competenza per integrare, programmare e sintetizzare gli indirizzi politici espressi dall’Area Omogenea e individuando in Consorzio .it il suo braccio operativo. Ritornando a quell’assetto originario di distinzione netta che intendo sottoporre alla vostra attenzione, attraverso una giunta dell’Area Omogenea che presidi le progettualità affidate in fase esecutiva alla società dei Comuni con compiti operativi per sostenere e realizzare gli indirizzi politici espressi dell’Area Omogenea».
Questa enunciazione, se realizzata, porrebbe fine alla confusione tra organismo politico e organismo tecnico che negli scorsi anni ha caratterizzato il rapporto tra Area Omogenea e Scrp. «Il circondario cremasco – ha precisato Bergamaschi – dovrà essere un sistema territoriale integrato ed equilibrato con una pianificazione ed una gestione associata dei servizi per diventare un protagonista affidabile e forte in provincia, costruendo relazioni sulla reciprocità, su una comune visione sulla valorizzazione dei territori e della loro autonomia nel processo di programmazione e pianificazione integrata».
Secondo il sindaco di Crema «La nuova struttura circondariale tra Comuni dovrà promuovere l’efficienza e l’efficacia delle pubbliche amministrazioni, il controllo della qualità, la trasparenza, la difesa dei beni comuni e pubblici, la sussidiarietà tra pubblico e privato. E dovrà farlo in particolare in merito alle sfide della transizione ambientale, cominciando dalle partite su cui abbiamo incominciato a ragionare: progetti IT, comunità energetiche, rete ciclabile, sovracomunale, smaltimento rifiuti» e via di questo passo.
La riunione è stata introdotta da Aries Bonazza, sindaco di Ripalta Cremasca, padrone di casa e organizzatore dell’incontro. Dopo di lui ha preso la parola Aldo Casorati, presidente dell’Area Omogena. «Questo per me – ha precisato – deve essere un nuovo punto zero, il momento della ripartenza, cercando di tracciare un percorso nuovo tutti insieme». Poi ha annunciato l’intenzione di non ricandidarsi per la presidenza. «Nell’ultimo incontro dei soci di Consorzio.it – ha ricordato Casorati – avevo già annunciato di non volere accettare nessun incarico sia in Consorzio.it, che nell’Area Omogenea. Questa ripartenza necessita di gente nuova, di entusiasmo anche di idee nuove. Questo è il mio
auspicio, anche perché nella piena adesione del nuovo progetto, ognuno di noi viene da una storia personale, di impegno, coerenza e di credo in un tipo di società, che ha radici e convincimenti, che per me vengono da lontano, oggi difficili da conciliare con questo momento storico/politico».
Gianni Rossoni, sindaco di Offanengo, ha aperto la serie di interventi che sono proseguiti con Enzo Galbiati (Spino d’Adda), Luca Guerini (Ripalta Guerina), Roberto Barbaglio (Pianengo), Giovanni Sgroi (Rivolta d’Adda), Gabriele Gallina (Soncino), Antonio Grassi (Casale Cremasco Vidolasco). Tutti d’accordo sulla volontà di cambiare passo e di tenere unito il territorio. Francesca Cerasola, neo sindaco di Credere Rubbiano si è presentato ai colleghi e ha accolto applausi. Casorati ha chiuso il confronto con l’invito a riflettere per ritornare dopo l’estate a prendere le decisioni in funzione di quanto emerso durante il dibattito. Poi il rompete le righe e il rifresco.
La sintesi dell’intera riunione è racchiusa in queste parole di Bergamaschi: «Crema si rafforza se si rafforza il territorio, il territorio si rafforza se si rafforza Crema. Non c’è altra strada. Il nostro destino è comune». Senza dimenticare che la coesione passa dalla revisione dell’organismo che la rappresenta. Erano presenti anche l’assessora di Crema, Cinzia Fontana, delegata al territorio e il consigliere regionale Matteo Piloni, che è intervenuto dicendosi disponibile a fare la sua parte per aiutare l’area Omogenea. Inoltre c’erano Bruno Garatti, amministratore delegato di Consorzio.it e Giovanni Soffiantini, liquidatore di Scrp. Notata l’assenza, anche se giustificata, di Mirko Signoroni, presidente della Provincia e sindaco di Dovera.