Dopo due anni di lavori edilizi, stamattina mercoledì 5 marzo 2025 nell’Area della salute mentale di via Belgiardino 6 a Cremona, è stata presentata la Comunità riabilitativa ad alta assistenzialità (CRA) completamente rinnovata. Distribuita in due livelli per un totale di 700 mq, è dotata di 15 posti letto e di aree verdi adibite a frutteto e orto che vengono condivise con gli utenti del Centro diurno.
Un’ampia sala soggiorno e una destinata ai laboratori, spazi dedicati ai colloqui, ambulatori infermieristici, cucina e refettori, lavanderia e un’ampia zona letto fatta da stanze singole e doppie: la CRA è una struttura residenziale che accoglie, per un periodo definito, persone con disturbi di salute mentale che necessitano di interventi specifici e protetti. L’ambiente, pensato per garantire comfort e accoglienza, si integra con trattamenti terapeutici e percorsi di risocializzazione mirati.
NIENTE CAMICI E DIVISE, LE PORTE SONO APERTE
Appena varcata la soglia è balzato all’occhio un clima famigliare, fatto di colori tenui e arredi confortevoli, dove il personale sanitario e gli utenti, pur tenendo i ruoli ben distinti, si confondono. «Non ci sono camici e divise, le porte sono aperte e in base agli interessi e attitudini vengono svolte diverse attività utili a riconquistare fiducia nelle proprie capacità» ha spiegato l’educatore Antonio Cariani che in questo luogo lavora da molti anni e ne ha vissuto le trasformazioni. Per l’occasione, ad esempio, gli ospiti hanno impastato biscotti di frolla raccolti in piccoli sacchetti di carta colorata. Un modo per dire che nonostante un problema di salute mentale «anche noi siamo come voi».
UN TAGLIO DEL NASTRO CHE SIGNIFICA ATTENZIONE ALLA SALUTE MENTALE
Al taglio del nastro per Asst di Cremona erano presenti il direttore generale Ezio Belleri, il direttore socio sanitario Giorgio Scivoletto, il direttore del dipartimento di salute mentale e dipendenze Roberto Poli, il direttore del servizio psichiatrico di diagnosi e cura Secondo Cogrossi. Insieme a loro Giuseppe Pietro Bonetti (responsabile territoriale della salute mentale), Roberto Pezone (responsabile area riabilitativa salute mentale), Vanna Poli (responsabile area salute mentale e dipendenze) e Stefania Miglioli (coordinatrice CRA).
Per il Comune di Cremona è intervenuta l’assessore al Welfare Marina Della Giovanna, che ha ringrazio a nome del sindaco e della giunta l’Asst per il per il lavoro fatto. «La collaborazione del comune con il dipartimento di salute mentale è quotidiana e molto proficua. Dall’osservatorio del nostro servizio sociale territoriale vediamo che il numero di casi di cittadini interessati da disturbi psichici è in crescita. È fondamentale sapere che le persone che hanno bisogni specifici possano essere accompagnate e curate in contesti come questi».
Il mondo del volontariato è stato rappresentato dalle associazioni Di.Di.A.Psi con il presidente Vincenzo Girelli che ha manifestato piena soddisfazione per questo risultato che va a beneficio dei pazienti. Don Maurizio Lucini (Cappellania dell’Ospedale di Cremona), prima della benedizione dei locali, ha fatto cenno all’anno del Giubileo rivolgendo agli ospiti parole piene di speranza.
BELLERI, ESEMPIO DI SERVIZIO TERRITORIALE CHE FUNZIONA
«Sono molto colpito da questa realtà e dal risultato di riqualificazione raggiunto con un percorso iniziato dalla direzione precedente a cui va dato merito per l’attenzione riservata all’area della salute mentale – ha spiegato Belleri. La CRA offre un’opportunità di cura in un contesto protetto capace di valorizzare tutti gli aspetti della vita quotidiana come passi importanti verso l’autonomia. Per l’Asst di Cremona questa realtà rappresenta un punto di forza della sanità territoriale sulla quale continueremo a investire per migliorare dove possibile la qualità dei servizi. Un ringraziamento al Servizio gestione tecnico patrimoniale che ha seguito i lavori e a tutti gli operatori medici, psicologi educatori e terapisti della riabilitazione che ogni giorno rendono possibile questo percorso terapeutico».
TERAPIA, PSICOLOGIA E SOCIALITÀ
«Teniamo molto alla presentazione di oggi perché la CRA è un luogo che esprime la massima capacità riabilitativa per le persone interessate da gravi disturbi psichiatrici – ha spiegato Poli. Qui vengono praticati contestualmente i tre pilasti dell’approccio terapeutico: quello psicofarmacologico, psicologico e psicosociale. L’inserimento nella CRA – che in genere avviene su indicazione del Centro psico sociale – è possibile sia per programmi riabilitativi a medio lungo termine per un massimo di 24 mesi continuativi, sia per una fase di riacutizzazione della patologia, non così grave da richiedere il ricovero nel reparto ospedaliero, per il tempo necessario a ristabilire l’equilibrio» conclude Poli.
ÈQUIPE OPERATIVA H24
Attualmente l’équipe della è composta da 9 infermieri e 3 operatori socio sanitari, un educatore professionale e un tecnico della riabilitazione psichiatrica. È garantita la presenza 24 ore su 24 di 2 operatori di cui almeno un infermiere e, dal lunedì al venerdì, sono presenti anche gli operatori dell’area riabilitativa. Per assicurare un supporto costante ai pazienti nel loro percorso terapeutico è prevista la presenza di uno psicologo per almeno 12 ore a settimana.