Ieri si è tenuta online la riunione nazionale delle associazioni pacifiste e delle organizzazioni sociali e del volontariato in preparazione della Manifestazione di sabato 5 novembre per la pace, il cessate il fuoco, la Conferenza internazionale per una soluzione politica e non militare della guerra in Ucraina. La piattaforma è quella resa pubblica da Rete Pace Disarmo. La piazza conclusiva del corteo sarà nel pomeriggio di sabato piazza San Giovanni la cui concessione è appena stata richiesta. I partiti potranno ovviamente partecipare ma senza le loro bandiere, mentre tutte le espressioni della società civile, dai movimenti alle organizzazioni sindacali, dalle associazioni del volontariato alle rappresentanze studentesche, dai gruppi ambientalisti ai soggetti della nonviolenza e contrari al nucleare, dai centri per i diritti civili e antimafia a chi lotta contro il razzismo e per l’accoglienza, potranno tutti portare striscioni, cartelloni, bandiere multicolori. Tra i sostenitori più convinti intervenuti oggi Domenico Gallo per il Coordinamento Democrazia Costituzionale, la Fondazione Lelio Basso, i rappresentanti nazionali della Fiom che sta cercando di coinvolgere i sindacati a livello europeo, la Tavola della Pace di Perugia, esponenti di Arci, Acli, Legambiente, diverse Ong come “Un Ponte per” per la cooperazione internazionale, la Rete dei Numeri Pari che con 500 sigle di gruppi impegnati su povertà, fragilità, giustizia sociale ha deciso di far confluire nella Manifestazione per la pace tutte le energie del proprio Convegno nazionale deciso da mesi per sabato 5 novembre e ridimensionato a poche ore per contribuire al successo della mobilitazione il cui peso dipenderà anche dalla ampiezza della partecipazione proveniente da tutta Italia.
Marco Pezzoni