Gianni Rossoni, sindaco di Offanengo, è il nuovo presidente dell’Area Omogenea Cremasca. E’ stato eletto stasera al termine dell’assemblea dei primi cittadini che si è tenuta nell’aula consiliare di Crema. Erano presenti 40 sindaci su 48, Tutti favorevoli tranne due contrari Giuseppe Lupo Stanghellini sindaco di Monte Cremasco e Davide Bettinelli sindaco di Chieve, entrambi di Fratelli d’Italia. La decisione di esprimere voto contrario ha subito precisato Stanghellini, ‘non ha nulla a che vedere con la persona di Rossoni, persona di prestigio, competente e con esperienza ultra cinquantennale’. Il sindaco di Monte Cremasco ha contestato la tempistica dato che il destino dell’Area Omogenea è stato ostaggio sin dallo scorso anno delle elezioni comunali di Crema. Contestato anche il metodo col quale si è arrivati alla votazione ‘concordata con alcune (non tutte) le segreterie di parito e con alcuni (non tutti i sindaci). ‘Sarebbe stato più lineare aprire una franca e generale discussione su quale struttura dare all’Area Omogena’ ha chiosato Stanghellini.
L’assemblea è stata aperta dal presidente uscente, Aldo Casorati, sindaco di Casaletto Ceredano, che non è intervenuto e ha ceduto subito la parola al sindaco di Crema Fabio Bergamaschi che nel suo discorso ha rimarcato soprattutto un concetto: il Consorzio.it è il braccio operativo e l’Area Omogenea è l’organismo politico. In base a questa impostazione non ci sarà sovrapposizione ma lavoro in sinergia tra i due soggetti che opereranno nell’interesse del territorio cremasco Al termine del suo interventi Bergamaschi ha proposto Rossoni presidente. A questo punto è intervenuto Lupo Stanghellini che parlava anche a nome di Davide Bettinelli.
Al discorso di Stanghellini hanno replicato Giovanni Sgroi sindaco di Rivolta d’Adda, Gabriele Gallina sindaco di Soncino, Pietro Fiori sindaco di Castelleone, Stefano Samarati sindaco di Agnadello, Controreplica di Stanghellini e votazione finale. Rossoni ha ringraziato per la fiducia accordatagli dai suoi collegi sindaci e individua tre temi urgenti sui quali intervenire: emergenza energetica con la necessità di trovare una linea d’azione comune; strutture sportive in difficoltà economica; interventi sulla sanità.