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SAAP, l’assessore: risoluzione consensuale del contratto

15 Febbraio 2025
Pare ripetitivo ribadire quanto già rappresentato dalla collega Marina Della Giovanna nel suo comunicato e in Commissione consiliare di Vigilanza, circa la correttezza della procedura seguita per l’aggiudicazione del SAAP (Servizio di Assistenza all’Autonomia Personale), peraltro riconosciuta in apertura dell’incontro dalla stessa presidente della commissione, la consigliera Chiara Cappelletti.

Sembra utile invece insistere su un dettaglio che pare passare inosservato: la naturale scadenza del contratto era fissata al 31 agosto 2025 e se si è arrivai alla risoluzione anticipatamente è perché proprio la rete delle cooperative locali ha richiesto, fin dall’aprile 2024, un confronto con il Comune per evidenziare le proprie difficoltà a sostenere i costi del SAAP, e chiedere un aumento delle risorse per far fronte ai costi degli operatori dopo l’entrata in vigore del nuovo contratto collettivo nazionale delle cooperative sociali. Dunque, proprio per andare incontro alle richieste avanzate, la nuova Amministrazione ha concordato, insieme al sistema cooperativo locale, di procedere alla risoluzione consensuale del contratto e all’indizione di una nuova gara.

E ancora: lo strumento della gara, del quale avevano beneficiato le cooperative nell’assegnazione precedente, è stato considerato lo strumento più idoneo e trasparente, considerando che l’ importo dell’affidamento è di più di tre milioni di euro per il biennio, una cifra considerevole. Certo, come lamentano gli operatori, la gara comporta dei rischi: il primo è che partecipino più soggetti, come accaduto questa volta, mentre in precedenza no. Comprendiamo bene la destabilizzazione che può aver prodotto questo cambiamento, ma mi sento di affermare con forza che la scelta politica dell’Amministrazione è stata quella di aumentare lo stanziamento per il SAAP di 600mila euro sul biennio con l’obiettivo di migliorare il servizio e andando incontro alle esigenze contrattuali dei lavoratori.

Gli scenari che si potevano aprire, infatti, a fronte della vittoria della gara da parte di un soggetto diverso da quello delle cooperative locali, erano chiari anche alle cooperative stesse fin dal momento della risoluzione consensuale del contratto e dall’indizione della nuova gara. Se un altro soggetto si fosse presentato e avesse prevalso, i cambiamenti ci sarebbero stati. Non era il Comune a dover illustrare le eventuali ricadute sull’organizzazione del lavoro agli educatori, perché questo spettava piuttosto alle cooperative, cioè ai loro datori di lavoro, che erano ben consapevoli, almeno dalla scorsa estate, che qualcosa sarebbe potuto cambiare.

Ma veniamo all’oggi. La situazione è definita e va affrontata come tale in un’ottica di prospettiva, proprio in considerazione della delicatezza dell’utenza a cui il SAAP è rivolto. Nessuno vuole negare lo smarrimento che la nuova situazione può aver generato in chi si è dedicato con passione al proprio lavoro in questi anni, nessuno ha mai considerato pretestuose le rivendicazioni di continuità e di garanzia del servizio, nessuno sottovaluta le richieste di rassicurazioni da parte delle famiglie, preoccupate giustamente del futuro dei propri ragazzi, ma quello che si sta facendo è lavorare per accompagnare questo cambiamento.

ProgettoA, il soggetto subentrante, ha dato le garanzie richieste, si è reso immediatamente disponibile a confrontarsi con i dirigenti scolastici e con i coordinatori dei docenti di sostegno delle scuole: i referenti di ProgettoA, a fronte di qualche legittima richiesta di chiarimento organizzativo e di rassicurazione, soprattutto da parte degli Istituti Comprensivi, hanno garantito il mantenimento dell’attuale livello di copertura del servizio, accogliendo nel proprio piano organizzativo i singoli bisogni espressi e facendo emergere in prospettiva nuove opportunità di miglioramento, sia in termini qualitativi che quantitativi, a beneficio dei bambini e dei ragazzi coinvolti, ma anche degli operatori.

Ad entrambi gli incontri, oltre alla sottoscritta, erano presenti l’assessora Marina Della Giovanna, le dirigenti Eugenia GrossiSilvia Bardelli, lo staff disabilità, da sempre a supporto dei docenti e degli educatori impegnati nel servizio. La certezza è che il servizio continuerà senza interruzione, mantenendo gli stessi operatori SAAP là dove possibile (garantendo la libera scelta degli educatori a tutt’oggi in servizio) e selezionando altri profili professionalmente adeguati là dove venissero meno gli attuali. Gli incontri proseguiranno anche con le famiglie in forma assembleare o organizzate per ordine di scuola, nella consapevolezza che un passaggio così delicato ha bisogno della collaborazione di tutti gli attori coinvolti.

Da ultimo è utile ricordare che il Comune, oltre ad essere ente erogatore del SAAP, è esso stesso utente del medesimo servizio attraverso le scuole infanzia paritarie comunali. Anche in virtù di questo duplice ruolo è fortemente interessato a far sì che l’avvicendamento della gestione avvenga nel miglior modo possibile creando il minor disagio possibile ai bambini, agli operatori e alle scuole, ma anche cercando di cogliere eventuali opportunità per apportare piccole migliorie verso le quali ProgettoA si è reso disponibile, (valutando per esempio in prospettiva un progetto di educativa di plesso in una sede di scuola infanzia comunale). Va sottolineato che proprio le scuole comunali, che sono regolarmente aperte nel periodo di carnevale, saranno le prime a sperimentare la nuova gestione a partire dal prossimo 3 marzo.

Roberta Mozzi

assessore all’Istruzione del Comune di Cremona

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