‘Cibo clima ambiente: inchieste per una rivoluzione’ è il tema che apre la terza edizione del ciclo di conferenze dei ‘Lunedì Virgiliani’ proposti alla città di Cremona dalla scuola media Virgilio. Ospite dell’incontro inaugurale sarà lunedì 18 ottobre la giornalista d’inchiesta Rai Sabrina Giannini, autrice del programma ‘Indovina chi viene a cena’ e del libro ‘La rivoluzione nel piatto’ del quale parlerà nella sua conferenza.
La rivoluzione nel piatto è un atto civico, di coraggio e di difficile acquisizione di consapevolezza, di instancabile passione civile. I diversi capitoli in cui si articola il libro sono il racconto di altrettante inchieste giornalistiche, di assunzione di rischi e di precisa volontà di assumersi delle responsabilità. Nei confronti del proprio mestiere di giornalista, nei confronti dei tanti cittadini e consumatori che da anni, dai tempi di Report, la seguono. È eticamente irreprensibile e coerente, è sul campo, pronta a condurre inchieste scomode, di quelle che danno fastidio ai potenti della finanza, dell’industria e della politica, non abbassa mai l’asticella dell’etica, né quella della profondità, non si accontenta delle risposte superficiali, scava, scoperchia, confronta, scuote. Il fine più alto è nobile: la verità, il bene comune, la salvaguardia dell’ambiente, una alimentazione sana e sostenibile per il pianeta. Si parla di contraffazione e di gusto, di aromi tutt’altro che naturali, di salmoni che nuotano nei loro escrementi, di pomodori dalla buccia dura, di uova emulsionate, di vacche in finti allevamenti sostenibili, di riso coltivato in terreni concimati in fanghi terribili, di improbabili api robot. Il cibo e di conseguenza l’industria alimentare sono un sistema miliardario. Ma non c’è trasparenza, perché la trasparenza confligge con il profitto. Ed ecco le etichette false, i regolamenti dell’Ue e quelli internazionali che consentono il superamento di ogni limite in nome del profitto a tutti i costi, i controlli che mancano, la contaminazione chimica, i reati ambientali legalizzati.
Il coraggio di questa giornalista, che non spolvera scrivanie ma viaggia nei luoghi scomodi del mondo, ha come speranza un possibile migliore futuro per i nostri giovani. E per costruire qualcosa di buono, bisogna prima demolire un sistema di abuso, togliere alle ingiustizie il vestito buono di bugie che si è cucito addosso. L’ambiente e la salute sono troppo importanti. Allora l’intento della Giannini è di farci capire che noi tutti, attraverso le nostre scelte quotidiane possiamo e dobbiamo scardinare questo sistema, assumendoci delle responsabilità. Il cambiamento climatico non farà che acuire problemi già grandi. Si deve poter produrre in modo sostenibile proteine vegetali per tutti gli abitanti della Terra, che sono destinati a crescere enormemente nei prossimi decenni.
Per non andare incontro ad una nuova prevista estinzione l’uomo deve reagire, deve agire, non continuare ad essere indifferente. Bisogna essere consapevoli, diventare consumatori critici. Non si deve confondere lo sviluppo con il progresso, se il primo serve all’economia, il secondo serve all’umanità, già Pasolini ce lo insegnava. Cambiare si può, si deve, cominciando dalle nostre scelte di ogni giorno, più volte al giorno, cominciando da ciò che mettiamo nel nostro piatto.
Alessandra Fiori