‘Sanità per tutti’, legge di iniziativa popolare del Pd

21 Marzo 2025

È ufficialmente partito ieri, in commissione sanità del Consiglio regionale (foto centale), l’iter di discussione della proposta di legge di iniziativa popolare di riforma dell’organizzazione della sanità lombarda su cui il Partito Democratico, nel corso del 2024, ha raccolto oltre 100mila firme. Da Statuto regionale, il Consiglio ha tempo sei mesi, fino al 20 ottobre, per portarla in Aula per l’approvazione o per essere respinta.

Il progetto di legge mira a modificare la normativa attuale nei principi, per superare la “equivalenza” tra sanità pubblica e sanità privata profit, sancita dall’ultima riforma firmata da Fontana e Moratti. Alla Regione deve essere ridata la potestà di governare l’offerta sanitaria, cioè di chiedere anche agli operatori privati di fornire le prestazioni che corrispondano ai bisogni di salute dei cittadini, non al criterio economico del maggior profitto. La nuova legge mira a introdurre o rinforzare quattro principi: universalità del servizio; centralità della prevenzione; priorità dei servizi territoriali, governo pubblico degli erogatori dei servizi.

“Vale a dire – spiega il consigliere Matteo Piloni traducendo i quattro principi – accorciare i tempi di attesa per tutti (e non solo per chi si può pagare visite ed esami), prevenire la malattia, curare i cronici vicino a casa, non lasciare sole le persone con disabilità, anziane, minori”.

“La sanità lombarda sta perdendo colpi e sta diventando sempre più ingiusta – aggiunge Piloni -. Tutto ciò è inaccettabile, per questo bisogna cambiare le politiche, riorganizzare il servizio, valorizzare molto di più gli infermieri, i medici, i professionisti, a lavorare e operare bene. Noi crediamo che la nostra legge di iniziativa popolare sia una scintilla per innescare un grande cambiamento. Abbiamo lottato per portarla in Consiglio regionale e vogliamo insistere con questa determinazione”.

“Quella che è stata presentata oggi – sottolinea il consigliere dem – è la terza modifica del testo unico della sanità lombarda, che si rende necessaria perché le due precedenti, volute prima da Maroni e poi da Moratti, hanno fallito. Non hanno risolto le gravi criticità del sistema, a partire dal rilancio della sanità territoriale. Con questo progetto di legge si riparte dalla revisione dei principi fondamentali: universalità del servizio, prevenzione, centralità del territorio hanno bisogno di una nuova articolazione”.

Oggi partte la mobilitazione del Pd lombardo che organizzerà presidi in tutte le province per sensibilizzare i cittadini e chiedere il loro sostegno per l’approvazione della proposta di legge, che dovrà affrontare la prevedibile opposizione della maggioranza consiliare di destra e di centro.

”A Cremona – conclude Piloni – saremo il 12 aprile, alle ore 9, davanti all’ospedale”.

Una risposta

  1. Bravi! Come sempre la stalla viene chiusa quando i buoi sono scappati. Dove eravate quando tutto stava iniziando ad andare a rotoli? Dove siete quando i cittadini cremonesi vi chiedono di migliorare la sanità del territorio invece di avviare la costruzione di un nuovo ospedale di cui non c’è così urgente bisogno potendo mettere il nostro vecchio nosocomio in condizioni di essere restaurato risparmiando?

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