“Siamo totalmente a fianco dei lavoratori della sanità che hanno deciso di fare sciopero per denunciare una situazione ormai insostenibile, dovuta al continuo impoverimento del servizio sanitario nazionale per un disegno molto chiaro della destra, la progressiva privatizzazione della sanità pubblica. Lo sappiamo bene in Lombardia, dove questo processo è iniziato da tempo e procede senza sosta. Medici, infermieri e professionisti sanitari sono lasciati soli dalla tenaglia di Meloni e Fontana. Pochi soldi, turni massacranti, scarsi investimenti, niente centro unico di prenotazione e patti poco chiari con i grandi gruppi della sanità privata, a cui si aggiungono le criticità informatiche che i medici subiscono quotidianamente per il rilascio della ricetta e i tempi di attesa diversi tra chi si rivolge al Cup dell’ospedale e chi telefona al call center: è una rotta che va nettamente invertita, perché la salute è e deve rimanere un diritto di tutti, non solo di chi si può permettere di pagare le visite di tasca propria. Per questo abbiamo presentato a livello regionale una proposta di legge di iniziativa popolare, sostenuta da decine di migliaia di lombardi, che è già stata dichiarata ammissibile dall’ufficio di presidenza del Consiglio regionale. La sanità sarà, ancora più di prima, il nostro campo di lotta e di proposta”.
Lo dichiara il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni, a proposito dello sciopero della sanità pubblica.
Una risposta
Finché i politici spenderanno denaro pubblico per costruire muri e non per aumentare la presenza di personale sanitario… E noi cremonesi lo sappiamo bene! Il PD, caro Piloni, non si è né dissociato né battuto contro l’assurda costruzione del nuovo ospedale. Anzi! Il duo Pizzetti/Galimberti l’ha sponsorizzato alla grande. Non sono del suo partito o giù di lì?