La vicenda del materiale radioattivo fermato al porto di Cagliari e proveniente dall’acciaieria Arvedi di Cremona è approdato in parlamento, a Roma. Con una interrogazione al ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin i parlamentari Emiliano Fenu, Ilaria Fontana e Sergio Costa del Movimento 5 stelle sono intervenuti tempestivametente.
Ecco il testo.
”Secondo quanto riportato il giorno 12 maggio 2024 dal sito www.unionesarda.it nelle scorse settimane sono arrivati nel porto di Cagliari 20 container da 36 tonnellate ciascuno contenenti scarti di lavorazione dell’acciaieria Arvedi di Cremona; si sarebbe dovuto trattare di normali polveri industriali destinati allo stabilimento Portovesme S.r.l. del gruppo Glencore International, che è attualmente l’unico produttore di Zinco e Piombo in Italia. Durante il trasporto Il presidio radiometrico ha segnalato un’anomalia in un primo container, che è comunque arrivato a Portovesme, rilevando la presenza di sostanze radioattive e attivando le procedure di sicurezza per il sospetto che l’intero carico dei venti container possa essere contaminato da sostanze radioattive come il Cesio 137. A seguito dell’intervento dei tecnici dell’Arpas e del “Nucleo NBCR”, Nucleare – Biologico – Chimico Radiologico, dei Vigili del Fuoco è emerso che ben 8 container su 20 risulterebbero contaminati da sostanze radioattive. In base a quanto riportato dalla testata on line si tratterebbe di cesio 137, un vero e proprio pericolo biologico-radioattivo a medio termine, dato che la sua “potenzialità” è di circa 30 anni. Una sostanza dagli effetti devastanti che si concentra nei muscoli e che comporta un aumento del rischio di incidenza del letale cancro del pancreas;
a quanto risulta non sarebbe il primo caso di rifiuti radioattivi giunti in Sardegna in assenza di adeguati controlli prima dell’invio”.
Nell’interrogazione si chiede ”se il Ministro interrogato non ritenga necessario e urgente attivare, anche avvalendosi del sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, un sistema di controllo preventivo dei rifiuti che possano potenzialmente avere significativi livelli di radioattività, in modo da evitare che si proceda al loro trasporto, con enormi rischi per la sicurezza lungo tutto il percorso e con enormi problemi di gestione per il territorio di destinazione”.
La vicenda dei rifiuti radioattivi ha mobilitato anche la rappresentanza della Lega in parlamento. Un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente e al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti è stata presentata da Dario Giagoni, deputato sardo, componente della commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla tutela della salute e della sicurezza dei luoghi di lavoro pubblici e privati.
Ecco il testo.
”Premesso che: da fonti di stampa («L’Unione Sarda» del 12 maggio 2024) si apprende che un grosso carico di rifiuti radioattivi sarebbe stato trasportato e depositato in Sardegna e che, come riportato dal quotidiano regionale (il riscontro non è ufficializzato e mantenuto nel più stretto riserbo), ben 8 container su 20 sbarcati nel porto commerciale di Cagliari risulterebbero contaminati da sostanze radioattive. E’ imperativo che si presti attenzione immediata alla questione, in quanto la Sardegna non è terra di discarica, ma un prezioso patrimonio ambientale da tutelare. Sempre secondo fonti di stampa i container contenenti rifiuti pericolosi (si ipotizza cesio 137, una sostanza dagli effetti devastanti, indiziata numero uno nell’aumento di incidenza del letale cancro del pancreas) sarebbero sbarcati, senza alcun controllo adeguato, nel territorio sardo, mettendo a rischio la salute pubblica e l’ecosistema naturale della regione. Ben si comprende lo stato di allerta scattato immediatamente nel porto di Cagliari. Si chiede pertanto se siano a conoscenza della grave questione esposta in premessa e quali iniziative di competenza intendano intraprendere per garantire che la Sardegna non sia più sfruttata come destinazione per lo smaltimento silenzioso di rifiuti pericolosi per la salute pubblica e l’ambiente”.
3 risposte
Si muove a livello nazionale il M5S, si muove il parlamentare leghista sardo, e da noi si dichiara che è tutto sotto controllo Sindaci (non solo Galimberti che è l’ultimo della serie), Presidenti di regione che non hanno niente da dire? Tutto sotto controllo? E chi ce l’ha messo il Cesio?
Vergogna politici cremonesi che dovreste essere garanti della salute dei cittadini!!! Vergogna tutti che passate sotto silenzio queste inaccettabili situazioni! Vergogna! Sentitevi responsabili della vostra incredibile leggerezza! Vergogna per chi sa e tace! Vergogna per chi accetta di credere a versioni inaccettabili! Si autoproduce il Cesio? Da qualche parte deve pur arrivare! Fare finta di niente è un insulto! E il silenzio di Galimberti e Virgilio, e il disinteresse di Portesani, Ceraso, Giovetti è inaccettabile e preoccupante.
Ma il vostro sindaco non si pronuncia davanti a tale gravità? Non avranno forse paura ad esporsi per tranquillizzare i cittadini?