Una domenica pomeriggio a Offanengo per ascoltare la voce dei poeti dialettali e non, un folto pubblico ha riempito la chiesa di San Rocco, prezioso gioiello architettonico e artistico, perfettamente conservato.
Una ricorrenza la premiazione del settembre offanenghese che si ripete da 34 anni e che registra il sold out anno dopo anno; allietato quest’anno dagli interventi musicali del Maestro Mauro Bolzoni e dall’incantevole voce del soprano Ayako Suemori.
Meraviglia sempre l’affluenza alla manifestazione culturale, ma la tradizione poetica è di casa a Offanengo perché le persone hanno imparato ad amarla e tornano volentieri ad ascoltare un linguaggio che nasce dalla sensibilità di persone comuni, ma sa parlare al cuore di tutti.
Nella presentazione il sindaco di Offanengo, Gianni Rossoni, ha fatto cenno, pensando al futuro, a un’aggiornata organizzazione per il prossimo anno che potrà coinvolgere le voci giovanili in un’esperienza culturale gratificante, offrendo loro l’opportunità di far conoscere le nuove proposte della poesia, che ha il diritto-dovere di adeguarsi ai tempi correnti.
E fare esperienze con i giovani, conoscere il loro modo di esprimersi, avvicinarsi alle emozioni e ai sentimenti che li commuovono o li turbano, è la sfida allettante che si vuole intraprendere.
La giuria, formata da Pasquale Riboli (presidente), Rosella Ferrari, Veronica Recanati, Pietro Bacecchi, Lina Francesca Casalini e Federica Longhi Pezzotti (segretaria del concorso) ha avuto l’onore e l’onere di operare una scelta tra i testi inviati dai poeti del Cremasco e da varie parti della Lombardia. È stato inoltre riportato un messaggio della giuria a tutti i poeti che hanno inviato i testi: “… tutti sono da ringraziare per la partecipazione al concorso offanenghese anche se solo a noi spetta l’ingrato compito di scegliere chi segnalare e chi premiare. Tra di noi abbiamo discusso a lungo e siamo convinti di aver scelto i testi che esprimono il fascino e l’emozione dell’animo umano. Interprete delle motivazioni per le scelte effettuate del nostro sentire, sono state redatte dal presidente della giuria Riboli”.
Un’iniziativa introdotta quest’anno è stata di accettare fuori concorso i componimenti di ospiti della Fondazione Benefattori Cremaschi di Crema (sezione diurna), che si sono cimentati nella produzione poetica attraverso un’attività condotta all’interno dell’Istituzione, componendo testi che esprimono le loro sensazioni di un particolare momento, fissate sulla carta magari prima che svaniscano.
Inoltre si è inserita nelle premiazioni anche una menzione speciale per il componimento di una suora dell’Ordine delle Canossiane, che per anni ha insegnato nelle scuole materne del territorio cremasco.
Il pubblico ha calorosamente applaudito.
Le premiazioni
POESIA DIALETTALE
1° premio: “Mèza tuàia” di Lucia Giroletti di Sergnano
2° premio: “Cumè le fòe” di Emilio Marchesi di Offanengo
3° premio: “Scrìf a l’umbra” di Graziella Vailati di Bagnolo Cremasco
Menzione speciale “Come bambini” di Madre Silvana Bettinelli di Iseo
Segnalazione a “Pol das” di Graziella Vailati di Bagnolo Cremasco
Segnalazione a “An bal düràt ‘na éta” di Andreina Bombelli di Moscazzano
Segnalazione a “Só ‘na bagàia” di Rinalda Corlazzoli di Offanengo
FUORI CONCORSO: Fondazione Benefattori Cremaschi di Crema
La lüna rabiùza
Il mio cuore e il vento
Autori: Antonio. Gianfranco e Maurizio
POESIA IN LINGUA
1° premio: “Le voci del giardino” di Maria Vittoria Pozzoli di Codogno
2° premio: “Foschia” di Christian Gerardini di Cremona
3° premio: “Gocce gelate di primavera” di Graziella Vailati di Bagnolo Cremasco
Segnalazione a “Mario delle foglie” di Sergio Mazzoleri
Segnalazione a “Vivere questo tempo che sfugge” di Gennaro Moretti di Crema
Segnalazione a “La fine dell’estate” di Luciana Giovanna Groppelli di Crema
L’invito finale rivolto a tutti i presenti, è stato un arrivederci al prossimo anno.