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Po balneabile se la giunta uscente si fosse interessata

7 Giugno 2024

Da 10 anni Cremona gira le spalle al Po al quale deve la sua stessa esistenza: la giunta Galimberti -Virgilio ha rinunciato anche a un possibile sito balneabile sul Po La vicenda iniziò nel 2018 quando Anna Barchiesi, responsabile del dipartimento di prevenzione medica della ATS Valpadana ebbe a dichiarare: “Da anni le analisi ci dicono che sia in provincia di Cremona che di Mantova la qualità dell‘acqua di balneazione di competenza è scarsa. Considerata però la tendenza da parte dei cittadini di riappropriarsi del proprio territorio frequentando le rive dei nostri laghi e fiumim ATS Valpadana aderendo a un progetto coordinato dalla Regione Lombardia ha valutato di inserire per la prossima stagione balneare sul portale Acque ministeriale due “Punti Studio per la Balneazione” uno sul territorio cremonese e uno sul territorio mantovano, in due località rivierasche (lago Superiore di Mantova- fiume Po in Comune di Cremona) ai fini della classificazione dell’ acqua”. Risultato: mentre il Comune di Cremona ignora e rifiuta inspiegabilmente questa opportunità offerta da ATS Valpadana, a Mantova si iniziano subito le attività di monitoraggio delle acque che, dopo 4 anni come previsto dalla legge ,hanno consentito al Sindaco di Mantova nell’aprile del 2023 di rimuovere dopo 45 anni il divieto di balneazione nel Lago Sup di Mantova!

Quale risultato straordinario di risanamento ambientale poter ritornare dopo mezzo secolo a potersi bagnare nelle acque davanti alla propria città!

Un risultato che sì sarebbe potuto ottenere anche per le acque del Po davanti a Cremona, posto che nel 2018 la qualità delle acque a Cremona e a Mantova era simile, se solo la giunta Galimberti-Virgilio non si fosse rivelata inadempiente e avesse invece subito attivato, come fece Mantova, un “punto studio balneazione“ sul fiume Po che in questi 4 anni avrebbe fornito dati preziosi sullo stato della qualità dell’acqua del fiume

In questi ultimi anni la qualità dell’acqua del Po è in costante miglioramento, come attesta il laboratorio di Milano Depur, gestore del depuratore di Nosedo, ma questa è anche la convinzione di tanti cremonesi che frequentano il Po che sia alla vista che al contatto diretto pensano a ragion veduta che in molti giorni dell’anno il Po sia ormai balneabile

Purtroppo però, a causa del disinteresse per il Po di chi ci ha amministrato, mancano i dati per poter eventualmente rimuovere il divieto di balneazione nel Po davanti a Cremona.

 

Giorgio Albera
presidente Azienda Regionale per i Porti di Cremona e Mantova
(1995- 2005)

 

 

 

 

 

 

 

11 risposte

  1. Purtroppo da 10 anni non solo al Pa la giunta Galimberti Virgilio si è disinteressata, estendendo il disinteresse a tutta la città.

  2. Perché non provare a riconvertire il lungo Po come ha fatto Torino. Creando locali rialzati magari su palafitte, tenendo conto delle piene. D’estate si tornerebbe a passeggiare all’aperto, gustarsi un gelato, mangiare qualcosa sentire musica, insomma vivere

    1. Esatto, abbiamo un lungo Po privatizzato dalle canottieri, cerchiamo di sfruttarlo al meglio per tutti i cittadini.

      1. Se va a valle del pennello delle Colonie Padane c’è una bellissima spiaggia tutta per lei, dove può prendere il sole, fare il bagno, fare picnic, cantare a squarciagola, scaricare le sue frustrazioni, scrivere altri post assurdi…

  3. Grazie a Vittoriano Zanolli vengono affrontati temi ignorati dal sistema di informazione “mainstream “

  4. Ma si, dopo il caso dei 3 ragazzi rumeni morti in Friuli, momento per consigliarlo non poteva essere più adatto. Ah, ma al di là della questione inquinamento grazie alla quale nell’ultimo bagno da bambino che feci nel Po mi beccai un’otite bestiale, si può obiettare che il nostro fiume non ha carattere torrentizio. Però è pieno di mulinelli che già a quei tempi di morti ne fece non pochi perché se solo permetti un dito, la gente vuole prendersi tutta la mano.

  5. Volevo solo dare un contributo portando umilmente un esempio per me riuscito di riqualificazione.. Rispettare gentilmente le altrui opinioni e non entrare in considerazioni inerenti alla sfera personale. Grazie

    1. Segnalare i rischi della balneazione nel Po mi pare tutt’altro che irrispettoso, anzi un servizio pubblico a vantaggio della collettività, come anche far riferimento ad episodi personali che insegnano di più di tante teorie

  6. E poi , per carità ditela quante volte la volete questa benedetta parola “riqualificazione’ per la libertà di opinione, ma riqualificare cosa e come? Con le palafitte? La miglior opera di riqualificazione che si può fare è renderlo inquinato il meno possibile e che si possa verificare il suo stato anche dal grado di biodiversità delle sue acque. Per il resto,a parte la messa in sicurezza di alberi pericolanti, garantire l’approvvigionamento idrico di quelli nei parchi e sul lungopo, curare le sponde ma evitando le cementificazion, di grandi interventi non mi pare abbia bisogno con spreco secondario di denaro pubblico. Il gelato lo si può mangiare lo stesso, c’è il chiosco all’incrocio con via Eridano, il bar delle colonie padane. Ci sono tante panchine.tanto verde dove sdraiarsi. La spiaggia c’è già, quando non è in piena. Quindi? Un altro bel bar al largo Marinai d’Italia? O il problema è migliorare la navigazione?

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