Il persistere di un grave deficit nelle riserve idriche della Lombardia ha costretto al rinvio della stagione irrigua, già previsto per lo scorso weekend nel quale, invece, decine di migliaia chilometri di rogge e fossi sono rimasti “in asciutta”. “Con la Regione, insieme alle organizzazioni professionali agricole e a tutti gli attori del settore, abbiamo condiviso la priorità di favorire l’invaso dei laghi oggi sotto media – spiega Alessandro Rota, presidente di Anbi Lombardia – Una scelta obbligata e non indolore, indispensabile però per arrivare a gestire una stagione irrigua, che si preannuncia nuovamente difficile”. L’irrigazione è fondamentale per l’agricoltura lombarda, che rappresenta più del 16% del valore economico della produzione agroalimentare italiana, grazie a 600.000 ettari, che costituiscono oltre il 23% della superfice irrigua nazionale; non solo: il mantenimento di una diffusa pratica irrigua “a scorrimento” garantisce l’equilibro ambientale e funzioni ecosistemiche, fondamentali come quella di ricarica della falda che, secondo i dati di Arpa (Agenzia Regionale Protezione Ambientale) Lombardia, è più che dimezzata rispetto alla media, abbassandosi fino a 5 metri a causa della riduzione delle precipitazioni, ma anche della notevole diminuzione dei volumi irrigui, registrata l’anno scorso.