Leggo con interesse e rifletto con attenzione sugli spunti dati dalle missive del segretario regionale e del segretario provinciale del SAP. In effetti ritengo positivo che ad oggi, stante la situazione ormai insostenibile che si è venuta a creare a Cremona, si parli di strade sicure e dell’utilizzo dell’esercito come forza deterrente e di presidio del territorio.
Prendo atto, tuttavia, che accanto a questa risposta emergenziale ci sia da prendere in considerazione anche quanto proposto dal SAP.
Bisogna lavorare affinché la risposta dello Stato in termini di sicurezza diventi strutturale; quindi:
1) copertura delle piante organiche e ampliamento delle stesse;
2) impiego sul campo di unità che ad oggi sono prevalentemente chiamate a svolgere lavoro d’ufficio per incombenze burocratiche. L’ impegno che mi sento di affrontare è quello di essere portatore presso le sedi istituzionali di questa istanza, in modo da rendere strutturale il presidio del territorio e la funzionalità delle forze dell’ordine a Cremona.
Renato Ancorotti
senatore di Fratelli d’Italia
2 risposte
I cremonesi ringraziano per l’impegno e le ricordano, caro senatore, che la ministra Santanchè è stata eletta a Cremona, nel caso dovesse servirle un appoggio.
Ci chiediamo però perché dovrebbe essere preso in considerazione il caso Cremona e le si dovrebbe concedere un ampliamento delle risorse. A noi che ci viviamo la situazione appare allarmante e inaccettabile, giustamente, anche perché la nostra città solo recententemente sta vivendo questa realtà di violenza. Il guaio è che non siamo soli! Perché a Cremona sì e a Milano no?
Bravo, fuori tutti sul territorio! Non sono semplici impiegati, ma agenti che vanno mobilitati al massimo! Vale anche per carabinieri e polizia locale! E guardia di finanza! Che mettano in ufficio gli ausiliari del traffico abilitati unicamente a elevare contravvenzioni per pericolosissimi divieti di sosta e mancate esposizione del disco orario!