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Smog. L’Ue boccia l’Italia e Cremona. M5s: ’12 anni persi’

13 Maggio 2022
La Corte Europea boccia e multa Cremona assieme a molte province lombarde: dal 2010 violati i limiti di superamento di biossido di azoto. Degli Angeli: “Enti locali inerti e da Regione risposte inaccettabili. Serve vera transizione ecologica, no al green washing”
“La Corte di Giustizia europea ha condannato la Repubblica italiana a causa dell’inosservanza sistematica e continuata, che tra l’altro continua a perdurare, del valore limite annuale fissato dall’UE per il biossido di azoto (NO2). Un fatto gravissimo in cui rientra anche Cremona e Comuni limitrofi per aver violato tale normativa, tra cui Bonemerse, Castelverde, Dovera, Gadesco Pieve Delmona, Gerre de’ Caprioli, Malagnino, Persico Dosimo, Sesto ed Uniti e Spinadesco. All’appello non sono mancati anche i Comuni lodigiani, della provincia di Brescia, Bergamo e Milano”. A spiegarlo è Marco Degli Angeli, consigliere pentastellato di Regione Lombardia il quale ha poi aggiunto: “È da inizio del mio mandato che sottolineo e denuncio quanto la salute ambientale sia compromessa. L’Agenzia europea per l’Ambiente (AEA) ha già sottolineato come la Lombardia sia la regione più contaminata con Cremona capofila come città più inquinata del Paese e seconda in Europa. Oggi la condanna da parte dell’Europa. Mi chiedo se finalmente si inizierà ad agire oppure si continuerà a mettere la polvere sotto il tappeto, minimizzando i dati sanitari come già fatto da troppi amministratori e forze politiche locali”.  Parole che rimarcano una forte responsabilità politica che ha causato danni ai cittadini e alla salute ambientale.
A partire dal 1° gennaio 2010 e senza interruzione, in molte aree del Paese, Cremona compresa, è venuto meno il rispetto agli obblighi disposti dall’articolo 13, paragrafo 1, e dell’allegato XI della direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio  – qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa”. Non sono state adottate misure appropriate per garantire il rispetto dei valori limite fissati per il NO2.
“E tuttavia c’è chi pensa che illuminare di verde il Torrazzo possa essere la risposta ai problemi. Ancora – chiosa Degli Angeli – c’è chi, al Governo, pensa che sia meglio eliminare il bonus 110limitando così la transizione ecologica, oppure chi sostiene che la pratica dell’incenerimento sia la frontiera dell’economia circolare, in barba ad ogni indicazione della Comunità Europea  che sconsiglia questa pratica. Quello che più stupisce è la risposta arrivata da Regione Lombardia, sempre in cerca di giustificazioni e di veline per fare belle figure. Che l’assessore Cattaneo asserisca come la sentenza di condanna all’Italia sul superamento dei limiti dei biossidi di azoto non sia una sorpresa perché era risaputo da tempo che sarebbe arrivata tale predisposizione, è una gravissima presa in giro fatta a tutti i cittadini. Se si sapeva, perché non si è fatto in questi 12 anni, ovvero dal 2010 al 2022? Certo, la sentenza – stando a quanto asserisce Cattaneo – non comporta automaticamente sanzioni per il Paese. Comporta però danni inesorabili perpetrati ai lombardi e all’ambiente. Mi auguro che le belle parole della Regione si trasformino in azioni concrete, partendo magari da più congrue analisi sugli impatti cumulativi di biogas e impianti di termovalorizzazione tanto osannati dalla giunta di centrodestra e da partiti pseudo progressisti che amministrano molti Comuni lombardi e della nostra provincia”.

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