Sophie Testa, del Centro Emostasi e Trombosi, direttrice del Laboratorio Analisi dell’Asst di Cremona Cremona, organizzatrice del convegno nazionale Terapie anticoagulanti: domande e risposte, che si è tenuto nel capoluogo la settimana scorsa, è stata ospite del Rotary Crema. Durante la consueta conviviale del martedì ha tenuto una relazione dal titolo: Cosa accomuna Serena Williams e Agostino Abbagnale? Risposta: oltre ad appartenere alla categoria dei super atleti, figurano tra gli sfortunati colpiti da trombosi venosa profonda.
Partendo da questa constatazione, Sophie Testa ha spiegato che cosa sono un trombo e un embolo.
Il primo è un coagulo di sangue che si forma in una sede in cui non dovrebbe formarsi. Il secondo è un frammento di un trombo, che si stacca dal punto in cui si è formato, fermandosi in un vaso troppo piccolo per passare.
In provincia di Cremona (circa 350.000 abitanti) si stimano 525 nuove trombosi venose profonde/anno e 350 embolie polmonari/anno.
Il tromboembolismo venoso è una patologia da non sottovalutare e le cui cause possono essere raggruppate in quattro categorie: genetiche, acquisite, miste e transitorie. Tra quest’ultime figurano: contraccettivi, gravidanza e puerperio, chirurgia, trauma, immobilità prolungata, infezioni, lunghi voli aerei.
L’incidenza aumenta dopo i 50 anni, con i maschi più a rischio delle femmine.
La prevenzione si attua con farmaci anticoagulanti utilizzati a dosi di profilassi e con mezzi meccanici: compressione pneumatica intermittente, calze elastiche, posizionamento filtri cavali.
La relatrice ha sottolineato l’importanza dei Centri Emostasi e Trombosi. Si tratta di strutture sanitarie specialistiche ospedaliere che gestiscono a vari livelli d’integrazione con il territorio, pazienti affetti da malattie tromboemboliche, pazienti affetti da malattie emorragiche e pazienti in terapia antitrombotica.
Questi centri operano in modo multidisciplinare con lo scopo di ridurre l’incidenza e l’impatto sociale ed economico delle malattie emorragiche e tromboemboliche nella popolazione generale e nella popolazione ospedalizzata.
«La terapia anticoagulante – ha sottolineato la dottoressa Testa – rappresenta un trattamento salvavita che non esclude, a priori, la possibilità di svolgere attività sportive (non tutte) anche ad altissimo livello agonistico».
Infine Sophie Testa ha ricordato che il 13 ottobre è la giornata mondiale della trombosi. La data è stata scelta in onore di Rudolf Virchow, pioniere nella comprensione della fisiopatologia delle trombosi. Patologia da non sottovalutare: 1 persona su 4 nel mondo muore per cause correlate ad essa.
Poi le domande. La più curiosa: che cosa fare per evitare rischi nei lunghi viaggi in aereo? Bere acqua e calze elastiche.
Nella foto centreale Sophie Testa e Antonio Grassi