Di fronte ai dati schiaccianti che documentano il fallimento delle scelte della giunta Galimberti in materia di gestione della sosta a pagamento emersi durante la commissione di vigilanza del 3 novembre, la maggioranza non trova di meglio che accusare i cittadini di non pagare i parcheggi. Un’offesa grave e ingiustificata dalla quale prendiamo fermamente le distanze. Infatti durante la medesima commissione è stato il presidente di AEM Siboni a confermare che l’attività di controllo non è mai calata e non si è mai allentata, anche perché il mancato accertamento delle irregolarità si configurerebbe come danno patrimoniale. Alla cruda realtà dei numeri, che non sono manipolabili, la maggioranza contrappone sensazioni, trascinando un utile confronto politico a livello di discussione da bar. Le parole del presidente di AEM confermano invece la nostra corretta lettura dei dati. In particolare, a parità di attività di controllo e in presenza del crollo dei ricavi, si deduce molto semplicemente che gli stalli a pagamento in città sono meno utilizzati rispetto al recente passato. Emerge anche una domanda ancora più preoccupante: il Comune di Cremona, che negli ultimi tre anni ha istituito 231 nuovi stalli a pagamento (prima gratuiti) affidati ad AEM, è in grado di leggere i dati e trarne valutazioni utili per il governo della città? La risposta purtroppo è no. Effettivamente lo stesso presidente Siboni, su nostra richiesta, ha chiarito, senza essere smentito dall’assessore alla partita presente in commissione, che i dati sull’utilizzo degli stalli non sono mai stati chiesti dall’Amministrazione comunale. Ciò ad ulteriore conferma che sia l’istituzione dei nuovi stalli, sia gli ultimi provvedimenti della giunta comunale con i quali sono state incrementate le tariffe e ridotte le gratuità a favore dei cittadini, sono avvenuti esclusivamente per motivi ideologici e di cassa e senza un disegno strategico basato su evidenze scientifiche.
Da ultimo quale sarebbe la soluzione proposta dalla maggioranza dopo aver insultato i cittadini? Aumentare i proventi delle multe oltre ai 2.200.000 euro già emessi nei primi 9 mesi del 2022? Almeno su questo punto siano chiari.
La debolezza, l’arroganza e l’immotivata aggressività della risposta della maggioranza denota la totale assenza di umiltà, conoscenza e capacità di studio rafforza le nostre convinzioni.
Non si possono coprire i propri fallimenti offendendo i cittadini.
Ora chiediamo vengano resi pubblici anche i dati di SABA.
Carlo Malvezzi – FI
Federico Fasani – FI
Saverio Simi – FI
Maria Vittoria Ceraso – Viva Cremona