“Avevamo chiesto di attivare con Finlombarda una linea agevolata di sostegno al credito per i produttori di latte e carne bovina, con uno stanziamento di 30 milioni di euro, per aiutare un comparto decisamente in crisi. Ma nonostante la destra si riempia la bocca di parole apparentemente a favore dell’agroalimentare lombardo, ha bocciato la nostra proposta dicendo testualmente che Regione ha altre priorità”, lo riferiscono Marco Carra e Matteo Piloni, capogruppo in VIII Commissione Agricoltura e consigliere regionali del Pd, dopo il ‘no’ della maggioranza, in Aula, alla loro mozione.
“Di queste settimane di proteste degli agricoltori non rimane nulla, perché dopo tutto quello che è stato detto, alla prima occasione la Giunta Fontana ha girato loro le spalle. Noi non abbiamo fatto altro che chiedere un atto concreto, dopo le chiacchiere, e cioè dare risorse per sostenere gli allevatori, ma Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia hanno votato contro, dimostrando che le loro rassicurazioni sono aria fresca. E vogliamo che rimanga agli atti che ci hanno pure risposto che esistono altre priorità”, insistono i dem.
“Il settore agricolo lombardo sta attraversando un momento terribile dovuto agli effetti della crisi climatica, all’aumento dei costi di produzione e delle materie prime, all’inflazione e al precario quadro politico-economico internazionale. Il prezzo medio alla stalla del latte, a dicembre 2023, ha visto una riduzione del 18,33% su dicembre 2022, e l’indice di redditività della produzione di carne bovina del 2023 è in contrazione rispetto al 2022”, ricordavano in mozione Carra e Piloni.
“Regione Lombardia non ha previsto sostegni ai produttori di latte e carne bovina all’interno del bilancio di previsione 2024-2026 e non sono attivi specifici bandi in questo senso. Ma un aiuto avrebbe contribuito alla diminuzione dei prezzi al dettaglio di questi prodotti. Poiché il tavolo di confronto sul latte dello scorso 25 settembre non ha portato i risultati attesi e sperati, stanziare 30 milioni per il sostegno al credito, richiesta emersa dal confronto che costantemente abbiamo sui territori, sarebbe stata una boccata d’ossigeno per i nostri allevatori. Ora continueremo a incalzare la Giunta affinché la smetta di fare solo dichiarazioni e inizi invece a dare risposte concrete alle imprese agricole”.