Bergamaschini, Guatterini, Lega: “La Festa dello Sport celebra l’impegno delle associazioni e della società sportive, ma il Comune le lascia sole: impianti trascurati e zero sostegno concreto”.
Dal 6 all’8 giugno Crema ha ospitato la consueta Festa dello Sport, un appuntamento importante che ogni anno dà visibilità alle numerose realtà sportive del territorio. Anche quest’anno, il merito della riuscita va esclusivamente alle associazioni, ai volontari e agli atleti che – con passione, sacrificio e dedizione – rappresentano un presidio sociale e valoriale insostituibile per la nostra comunità.
“Una vetrina utile, ma dietro le quinte la realtà è ben diversa – dichiarano congiuntamente Bergamaschini e Guatterini -. Questa festa è diventata la passerella dell’Amministrazione, ma la verità è che il Comune non garantisce le condizioni per lo sviluppo e il sostegno dello sport in città.
La situazione degli impianti sportivi cremaschi è desolante, e ogni anno che passa peggiora. La manutenzione ordinaria è praticamente assente, quella straordinaria è un miraggio, e molti spazi versano in condizioni al limite dell’utilizzabilità.
Il bocciodromo cade letteralmente a pezzi, il campo da calcio al Velodromo è ancora in stand by, la Pierina continua a vivere di promesse mai mantenute, e il centro sportivo di via Dossena attende da anni interventi seri. Il risultato? Atleti penalizzati, famiglie scoraggiate e società sportive costrette a fare i salti mortali per garantire l’attività” aggiungono i consiglieri.
Non dimentichiamo, infine, che il nostro territorio ospita anche realtà che militano in ambiti professionistici, come la U.S. Pergolettese 1932, che con grande impegno riesce a rimanere ai vertici del calcio italiano. “A questa società va il nostro plauso per il lavoro che svolge; di contro non possiamo non notare che si ritrova a giocare allo stadio Voltini, altra struttura comunale dove da anni questa amministrazione non mette mano”.
In sostanza, non basta organizzare una festa per dimostrare di tenere allo sport. Servono investimenti, una visione strutturata, ascolto e consapevolezza del valore sociale dello sport.
Bergamaschini e Guatterini concludono con un appello forte e chiaro: “Chiediamo al Comune di smetterla con le passerelle ma di iniziare a lavorare concretamente per lo sport cremasco. Le società, gli allenatori, i genitori e soprattutto gli atleti meritano* sostegno* , impianti decorosi e una politica sportiva che non sia solo di facciata. Confidiamo in un cambio di passo.”