Il salame in tutte le sue sfumature è stato il protagonista della sesta edizione della Festa del Salame di Cremona, che chiude oggi con il record di presenze di oltre 120 mila visitatori, e con oltre 6 tonnellate di prodotti venduti, pubblico ed espositori entusiasti.
Ancora una volta la kermesse ha saputo coniugare la tradizione produttiva del salume amato da grandi e piccini, presente nelle sue innumerevoli declinazioni e aromi, con l’innovazione e la creatività di produttori e chef. Passato e futuro si sono incontrati anche grazie allo scambio tra esperti, produttori e gli studenti dell’Istituto Luigi Einaudi di Cremona, che hanno preso parta alla creazione di installazioni scenografiche e di impatto, come la focaccia gigante e la stele di rosette.
La sperimentazione ha trovato espressione nel “marubino sbagliato” di Achille Mazzini, che ispirandosi alla storia del Negroni Sbagliato ha riproposto il marubino cremonese inserendo il salame nell’impasto, e nella brioche col gelato alla cremonese, creata da Luca Tempesta di Bar Ai Portici, che ha ripensato la colazione golosa siciliana in chiave padana, creando un sorbetto al salame e una panna al Grana Padano.
E poi ancora premi, racconti, sperimentazioni, degustazioni, showcooking, laboratori e abbinamenti con il vino, oltre al festival della mostarda, conditi dal grande entusiasmo e dalla partecipazione dei visitatori, hanno invaso il PalaSalame, piazza Roma e tutto il centro di Cremona. Insomma, questa edizione ha davvero colpito nel segno.
“La Festa del Salame si è confermata un appuntamento di successo per la città di Cremona e per tutta la Lombardia – ha detto Stefano Pelliciardi, SGP Grandi Eventi, organizzatore – grazie ad un palinsesto molto attrattivo e a un numero di espositori importante, con produttori di salame provenienti da tutta Italia, un binomio che, unito al salone della mostrarda – ha proseguito – ha permesso di mantenere ed ampliare il successo dello scorso anno. Preziosa – ha aggiunto Pelliciardi – la rete sinergica tra Comune, Regione, Confcommercio, Confartigianato Imprese e Libera Associazione Agricoltori di Cremona, che ci ha permesso di raggiungere un record importante e sorprendente di presenze, con sold out per diversi espositori”.
“È andata oltre le aspettative, le manifestazioni come questa a Cremona hanno raggiunto livelli davvero alti, ci siamo superati – ha dichiarato Massimo Rivoltini, presidente di Confartigianato Imprese Cremona – la città, che è una food valley nazionale, è accogliente, una bomboniera, c’è una coesione straordinaria che parte dalle associazioni, dalle istituzioni, e coinvolge le persone. Oltre alla ricaduta economica che abbiamo visto – ha concluso Rivoltini – si tratta di un investimento, perché chi viene a Cremona per queste manifestazioni poi ci torna”.
“Questa Festa è una grande soddisfazione da tanti punti di vista, in molti si sono dati da fare per mantenere viva l’attenzione su un prodotto che rappresenta sempre di più il nostro territorio – ha detto Andrea Badioni presidente di Confcommercio Cremona – Un’organizzazione eccellente, il fiore all’occhiello della città di Cremona e credo anche che i produttori siano soddisfatti e di un prodotto che sempre di più identifica i cremonesi e la cremonesità”.