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Sulla Fiat spider 850 con il toupet

18 Marzo 2022

Essere colpito da una repentina e totale caduta di capeli a vent’anni fu uno choc per Giorgio, matricola della facoltà di medicina dell’Università di Pavia, e proprio nel periodo in cui andavano di moda i capelloni, i quali, con la lunga chioma, suscitavano interesse nelle ragazze. Corse ai ripari. Con un toupet simile alla sua perduta capigliatura pensava di rimediare, almeno parzialmente, al crudele graffio del destino.

Avendo avuto in regalo, al conseguimento della maturità classica al liceo Manin di Cremona, una 850 spider e essendo un patito delle auto scoperte, era ossessionato dal timore che, guidando a capote abbassata, gli potesse volare via il parrucchino, con immaginabili conseguenze sul piano psicologico, anche perché, quando lo toglieva mettendo in bella mostra la pelata, la sua fisionomia cambiava al punto da renderlo irriconoscibile. Era, secondo i canoni di bellezza in vigore nella seconda metà degli anni Sessanta, un bel ragazzo: lineamenti regolari, occhi verdastri, alto e con un fisico atletico, ma, dopo la caduta dei capelli, era sprofondato in una profonda crisi esistenziale.

Alla lezione di istologia si trovò seduta di fianco una compagna di corso, bionda, leggermente pingue ma con un viso interessante, caratterizzato da labbra dal rilievo ben disegnato e occhi azzurri, che abitava a Pavia. Fu lei a rivolgergli la parola e il dialogo continuò anche a lezione finita e poi nel breve tratto di strada che lei percorreva dalla Facoltà a casa. Fiorella, questo il suo nome, viveva con la mamma, era fidanzata con un impiegato di banca, e voleva diventare medico per alleviare le sofferenze dei più poveri. Intanto, però, si recava a casa di Giorgio, in via Novati, per alleviare sofferenze di ben altro genere. I due presero a frequentarsi sempre più appassionatamente e finirono per fidanzarsi. Fiorella si liberò del bancario mentre sulla testa di Giorgio continuava a gravare il peso psicologico del toupet, di cui non aveva fatto parola.

Un giorno d’estate, poco dopo che lei aveva lasciato il talamo su cui lui stava attentissimo a non fare movimenti che avrebbero compromesso la stabilità dei capelli posticci, risuonò il campanello. Giorgio, che quando era solo in casa si toglieva la nuova capigliatura per avere un po’ di refrigerio, pensando che fosse il postino, aprì la porta: si trovò davanti Fiorella, tornata sui suoi passi per recuperare le chiavi di casa che non trovava. Ebbe un sussulto, che soffocò con la forza della disperazione. Capì subito di non essere stato riconosciuto e si presentò come Giuseppe, il fratello gemello di Giorgio, che, passando da Pavia, era venuto a trovarlo e la intrattenne con varie spiegazioni per giustificare la voce perfettamente identica. Poi volle mettere alla prova la fedeltà di Fiorella. Incominciò a corteggiarla, con la scusa che i gemelli spesso hanno gli stessi gusti, fino al punto di strapparle per l’indomani il consenso per fare un giretto con la scusa di provare la 850 spider che si sarebbe fatto prestare da Giorgio.

Lei accettò e sulla strada collinare che porta a Canneto Pavese, il sedicente Giuseppe si fermò in un’area deserta, si protese verso di lei per baciarla. Fiorella accettò quel bacio traditore, a cui ne seguirono altri e la vicenda finì secondo natura. Il giorno dopo, all’Università, Giorgio le disse che Giuseppe era ripartito e non diede spiegazioni, nonostante la voglia di continuare il discorso. Era roso dal dubbio se fosse stato un tradimento teorico, visto che si trattava della stessa persona, o reale, dal momento che lei era convinta che fosse un altro.

Il dubbio restava. Propose allora, per alleviare l’afa del pomeriggio, di fare un giretto con la macchina scoperta per godere di un po’ di frescura. Non sapeva da dove cominciare, ma fu la natura a venirgli incontro. In curva, un colpo di vento improvviso, rinforzato dalla velocità della Spider, lo prese in pieno. Il parrucchino volò alto e sparì nel fiume. A Giorgio, vedendo l’espressione degli occhi di lei incredula e disperata, si bloccò la voce in gola.

 

Sperangelo Bandera

2 risposte

  1. Mi somiglia tanto all’acquisto della mia Sport 14 Guzzi per 7 casse d’acqua minerale…..🤣😂.
    Bravo SPERANGELO !!!

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