Taglio piante in zona Castello, Tacchini interroga Pasquali

12 Giugno 2025

Ieri mattina la consigliera comunale Paola Tacchini ha presentato la seguente mozione sul taglio di piante in Zona Castello su richiesta di cittadini, della coalizione Movimento 5 Stelle – Cremona Cambia Musica e del gruppo ambientalista Stati Generali Clima Ambiente e Salute di Marco Pezzoni.

Ecco il testo della mozione.

Premesso che el regolamento del Verde Pubblico e Privato approvato da delibera comunale il 25 marzo 2024, nel Titolo IV Interventi, Art. 20 Sussistenza delle condizioni per l’abbattimento per comprovate ragioni di sicurezza e incolumità, si richiedono da parte dei privati procedure specifiche di comunicazione con le dovute motivazioni, ma non c’è alcun accenno al tipo di comunicazione che dovrebbe rilasciare il Comune per la decisione di abbattimenti in aree pubbliche.

Considerato che un numero imprecisato di robinie vecchie e giovani viene abbattuto come recitano i numerosi cartelli posti dal Servizio Verde dell’AEM sul ciglio della strada tra piazza Castello, via Pasubio e lungo tutta via Monte Nero fino ad incrociare via Massarotti;

Visto che nessuna comunicazione sulle ragioni e sul numero degli alberi da abbattere è stata data né ai residenti né a chi ha interpellato le autorità preposte alla salvaguardia del verde urbano;

Tenuto conto che dopo diverse segnalazioni ricevute personalmente, rivolgendomi subito all’assessore Simona Pasquali, mi è stata data la risposta che si tratta di piante classificate classe D, ovvero alberature che presentano gravi difetti strutturali e morfologici che le rendono altamente a rischio di caduta e schianto e che questo ne consente l’abbattimento anche fuori dai periodi previsti ovvero la stagione autunnale/invernale

Si interroga l’assessore al Verde Simona Pasquali:

Se sia possibile sapere in quale progetto rientri la decisione di procedere all’abbattimento delle robinie in quella zona della città in questi giorni;

Se esistono criteri guida cui debba attenersi il provvedimento di abbattimento di questi alberi che non siano del tutto arbitrari;

Se tra questi criteri rientri il criterio della comprovata pericolosità di tutte le essenze, anche quelle giovani;

Se tra questi criteri venga preso in considerazione il periodo più idoneo da utilizzare per l’abbattimento tenendo conto di non procedere nelle stagioni della fioritura e della massima interdipendenza con l’attività delle api e altri insetti impollinatori, oltre a tutte le nidificazioni in corso:

Se si sia già prevista e quando la messa a dimora di nuove essenze sostitutive di quelle abbattute e, nel caso sia rinviata di molti mesi, un criterio guida da adottare non sia quello di unificare sempre i due momenti;

Se ogni via o viale cittadino abitato da robinie sia a questo punto destinato al totale taglio di questa tipologia di piante, proprio perché considerate di categoria “D”;

Infine se non sia corretto dal punto di vista ambientale e della salute dei cittadini fare un bilancio tra l’ossigenazione perduta con l’abbattimento di piante adulte rispetto al contributo a venire da parte delle nuove piantine se non se ne moltiplica il numero in città in tempi immediatamente successivi al taglio.

 

Una risposta

  1. Grazie per l’attenzione che dedica in questo caso alla salute dei cittadini: forse è l’unica! Come se il sindaco e la sua giunta non vivessero a Cremona, non respirassero l’aria di Cremona, non fossero interessati a rivolgersi alle piante per provare a risolvere problemi di afa e alte temperature. Restiamo in attesa di una risposta alla sua interrogazione da almeno 8. Ma ancora una volta ” l’alunno ha le capacità, ma non si impegna come dovrebbe e potrebbe”.

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