Vogliamo denunciare pubblicamente le tariffe del teleriscaldamento a Crema, che hanno raggiunto cifre vertiginose rispetto ai prezzi del teleriscaldamento di altre città. Gli aumenti dei prezzi delle materie prime sono nell’ordine delle cose per tutti, ma a Crema, e solo in questa città, quelli del teleriscaldamento sono triplicati, a differenza di ciò che è accaduto in tante altre città, dove sono raddoppiati. Di seguito un riassunto delle tariffe del teleriscaldamento di diverse città espresso in euro/ kWh, quest’anno e lo scorso anno:
1° trimestre 2022 1° trimestre 2021
Linea Green – A2A CREMA
0,229 0,080
Linea Green – A2A CREMONA
0,190 0,083
Linea Green – A2A RHO
0,182 0,085
Linea Green – A2A Lodi
da 0,145 a 0,188 da 0,044 a 0,088
Engie – Corsico 0,165
TEA SEI –Mantova
0,158 0,077
A2A – Bergamo
0,130 0,075
A2A – Milano
0,130 0,075
A2A – Brescia
0,132 0,075
Hera – Bologna
0,132 0,176
Come si può osservare da questi dati, l’unica città in cui c’è stato un aumento vertiginoso, pari quasi al triplo, è Crema. Qual è il controllo pubblico su questi incrementi, visto anche che il teleriscaldamento utilizza sottosuolo del Comune? Il Comune di Corsico, ad esempio, prevede – riferendosi alla convenzione con il concessionario – l’obbligo di comunicare periodicamente le tariffe applicate, con dimostrazione della relativa coerenza con le conclusioni del Collegio Tecnico,
applicando la variazione trimestrale del prezzo del gas naturale. L’amministrazione Bonaldi invece che fa? Qual è il controllo pubblico tanto decantato per certi tipi di strutture e servizi? Che tipo di tariffa viene applicata? Non ci sono fasce di costo, non c’è un costo fisso e non è chiaro se il costo vari da utente a utente. L’unica cosa certa sono le bollette di privati cittadini che, sgomenti, si ritrovano una tariffa del teleriscaldamento a livelli imparagonabili con quelle di altre città. Peccato che l’operazione A2A/LGH, sulla quale, grazie alle azioni del M5S, è in corso una verifica da parte della Corte dei conti, sia sempre stata decantata come un’operazione virtuosa che avrebbe portato benefici ai cittadini.
Sono questi i vantaggi per chi paga le tasse a Crema? Come e dove vengono reinvestiti gli introiti milionari delle multiutility private? Sono questi i vantaggi di aver perso completamente il controllo pubblico? Serve una spiegazione di quanto sta accadendo. Nei prossimi giorni il consigliere comunale Manuel Draghetti avanzerà agli altri commissari la proposta di una
Commissione di Garanzia, durante la quale Linea Group possa venire a riferire il motivo di questo triste primato per Crema.
M5 stelle Cremasco