Il consigliere comunale del Movimento 5 stelle di Cremona Luca Nolli ha presentato al presidente del consiglio Paolo Carletti una mozione con la quale chiede quali azioni l’Amministrazione intenda adottare per contrastare il caro bollette. ‘La situazione del caro delle materie prime sta incidendo non poco sui bilanci delle famiglie europee e cremonesi – premette Nolli -. Questo ha creato notevoli difficolta nello scorso inverno che rischiano di diventare drammatiche per l’inverno che si avvicina’.’
Il Comune cedendo l’asset Lgh ad A2a – prosegue la nota – ha di fatto perso la maggior parte del potere decisionale sulla gestione del teleriscaldamento a Cremona. L’Autorità nazionale anti corruzione ha giudicat irregolare la procedura attuata senza passare da una gara pubblica.
Come Movimento 5 Stelle ci siamo da sempre opposti a questa “svendita” che vediamo come
privare i cremonesi di un loro patrimonio comune e perdere il controllo di un asset strategico
cittadino che ha ripercussioni dirette sulla loro vita. Adesso, grazie ad un esposto del Movimento 5 Stelle, anche la Corte dei Conti sta indagando su un eventuale danno erariale. Aver perso il controllo dell’Azienda Energetica Municipale cremonese rende i cremonesi prigionieri delle
ambizioni economiche di terzi che punteranno al solo guadagno senza dover rendere conto ai
cittadini. Considerato inoltre che quello che chiamano “termovalorizzatore” dovrebbe appunto “valorizzare” il calore prodotto dalla combustione dei rifiuti e che questo calore è esonerato dall’aumento del prezzo del gas metano (anzi, paghiamo per bruciare i rifiuti) vedrei come ingiustificato un aumento delle bollette delle utenze collegate col teleriscaldamento.
Ci hanno sempre venduto il teleriscaldamento come la soluzione più ecologica e più conveniente
per riscaldare le nostre case. Vantaggi economici che, sentendo i fruitori di tale servizio, sono bel lungi dall’essere stati raggiunti. Vantaggi ecologici che, per la città più inquinata d’Italia e seconda in Europa, non mi sembrano anch’essi stati raggiunti’.
‘Dal 2014 il decreto “Sblocca Italia“ ad opera dell’allora governo Renzi (centro sinistra) – scrive ancora Nolli – consente che vengano bruciati nell’inceneritore cremonese anche rifiuti provenienti da altre regioni per cui i cittadini si trovano a dover “respirare” una quota aggiuntiva di smog senza avere vantaggi economici dal calore fornito dalla combustione dei rifiuti. L’unica a guadagnarci in questa situazione è A2A che ha acquistato l’asset strategico Lgh, azienda che ci hanno raccontato essere in pessime situazioni finanziare ma che, evidentemente, nelle mani giuste, si rivela una fonte di guadagno considerevole’.
‘Tutto ciò premesso e considerato – conclude Nolli – il consiglio comunale impegna la giunta a mettere in atto le seguenti azioni:
• porre in essere misure atte a mitigare le difficoltà economiche che i cremonesi dovranno
affrontare il prossimo inverno.
• A intercedere presso A2A per evitare che il teleriscaldamento, che trae energia dai rifiuti,
subisca un ingiustificato aumento delle bollette per i cremonesi’.