Danni ingenti alle abitazioni, alle strutture produttive, all’agricoltura, alle auto, collegamenti ferroviari difficili. Pesante il bilancio della breve ma violentissima grandinata che questa notte ha duramente colpito anche la città di Crema. Chicchi grandi come pesche. Conta dei danni iniziata pure per il patrimonio pubblico. Se i parchi cittadini hanno ‘retto’, così non è stato per gli immobili, a partire dal palazzo comunale. Il sindaco Fabio Bergamaschi insieme all’assessore all’Ambiente Franco Bordo e personale dell’ufficio tecnico e dell’ufficio ambiente hanno compiuto un sopralluogo in città. “Stiamo facendo la conta dei primi danni per inquadrare subito la situazione – incalza il sindaco – e tamponare eventuali emergenze che non si sono registrate nel corso della notte non essendo stato attivato il numero di emergenza per segnalazioni. Questo significa che un pericolo imminente per le persone non c’è stato, e nemmeno emergenze sulla viabilità. Ma ciò non toglie che si siano registrati danni significativi sul patrimonio immobiliare. Danni alle coperture degli immobili comunali, agli impianti fotovoltaici, ai serramenti. Mentre al contrario non si registrano significativi danni al patrimonio vegetale dei parchi. Stiamo procedendo alla verifica sempre più puntuale per giungere a una stima dei costi di ripristino dello stato dei luoghi complessivi”.
“È una roulette russa, ormai – conclude il sindaco -: i temporali estivi, che un tempo guardavamo con gioia per il refrigerio dalla calura (anche rapiti dal fascino per eventi sì potenti, ma raramente dannosi) producono ormai sempre più spesso (o forse è meglio dire regolarmente?) fenomeni violentissimi. E c’è solo da sperare che non tocchi la tua città. Stavolta ha centrato in pieno Crema e Cremasco, svegliandoci con angoscia nel cuore della notte per il frastuono di grandine grossa come palline da tennis e vento fortissimo. In 38 anni di vita non ho mai assistito ad un evento atmosferico così violento. E ancora c’è chi nega il cambiamento climatico. Dobbiamo volere bene al nostro pianeta. Stiamo facendo troppo male alla Terra e a noi stessi”.