L’irruzione sulla scena politica cremonese della lista civica del candidato sindaco del capoluogo Andrea Virgilio sostenuta da Luciano Pizzetti sta producendo movimenti tellurici nel centrodestra. I pronostici, o meglio gli umori, che davano favorita la coalizione formata da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Ncd e Novità a Cremona si stanno spostando verso lo schieramento opposto, particolarmente attivo in questa fase. Nella lista d’appoggio a Virgilio potrebbero confluire forze centriste, quali Azione e Italia Viva, e il gradimento delle forze economiche e del mondo cattolico, già contattato attraverso le parrocchie, procurerebbero ulteriori consensi. Lo scenario allarma il centrodestra che sta lavorando alla formazione di una proposta politica alternativa a quella coagulatasi piuttosto frettolosamente attorno al candidato sindaco Alessandro Portesani, che incontra forti resistenze all’interno del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia e che non suscita particolari entusiasmi nella Lega e in Forza Italia. La candidatura di Pizzetti, ancorché non alla carica di primo cittadino ma di semplice consigliere e forsanche nemmeno capolista, ha sparigliato le carte quando i giochi sembravano fatti. La lista alternativa che starebbe prendendo corpo in queste ore nel centrodestra avrebbe lo scopo immediato di rimettere in discussione il nome di Portesani che ha avuto il benestare dal coordinamento regionale di Fratelli d’Italia pur con qualche riserva. Proprio perché ha suscitato una certa freddezza al livello decisionale superiore, secondo alcuni esponenti del centrodestra si possono aprire scenari inediti, quali la formazione di una nuova lista, già ipotizzata al momento della presentazione di Portesani, con un altro candidato sindaco. In questo momento non si colgono altre indiscrezioni. Chi sta lavorando al progetto alternativo ammette le manovre in corso ma non aggiunge altro.
Vittoriano Zanolli
4 risposte
Strano che la candidatura di Portesani non piaccia al “gruppo consigliare” di Fratelli d’Italia vista la loro provenienza ma dovranno farsene una ragione visto che il partito, in accordo con il resto della coalizione di cdx, ha fatto una scelta.
Il buon Burgazzi dovrebbe spiegare perché 5 anni fa con la Lega al 34% e con lui coordinatore cittadino non sia riuscito ad imporre il nome di Zagni come candidato. Secondo il mio modesto parere la candidatura di un civico non immischiato in questi giochetti politici è la scelta migliore per la città, c’è bisogno di aria fresca e innovativa e la risposta del PD di fare scendere in campo Pizzetti a sostegno di Virgilio la dice lunga….
Anche il buon Ventura con il partito che va per la maggiore non è riuscito a imporre alcun nome. La mia opinione è che ci siano così tanti scontri interni nei partiti nostrani che non sia possibile trovare un accordo. Anche questo la dice lunga sulle capacità politiche dei sedicenti politici cremonesi.
I soliti “minuetti “ pre elettorali, alla fine, chiunque vinca, Cremona continuerà a languire nella sua inarrestabile decadenza.
Abbiamo bisogno di una persona diversa da quelle proposte. L’uno è messo lì per caso e rischia di avere alle spalle pseudo politici che non hanno saputo esprimere un nome, l’altro, pure lui creatura di Pizzetti come Galimberti, garantisce di continuare su strade che hanno portato Cremona allo sfascio. La presenza del Mentore che anche 10 anni fa rivestiva questo ruolo, e che è l’artefice di tutto ciò che in questi mesi sta sorprendentemente risvegliando i cremonesi solitamente assopiti e appiattiti, dovrebbe costituire un buon motivo per stare alla larga. Siamo in trepidante attesa di conoscere i nomi nella speranza che si tratti di figure forti e capaci di imprimere una svolta.