E’ una vittoria dello sport azzurro, del canottaggio, della canottieri Bissolati e di Cremona quella di Valentina Rodini che oggi in coppia con Federica Cesarini ha conquistato una vittoria storica per l’Italia alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Hanno dominato la gara nella categoria pesi leggeri lasciandosi alle spalle Francia e Olanda. Ed è una vittoria per l’allenatore dell’atleta bissolatina, Gigi Arrigoni, e per gli altri due cremonesi del canottaggio presenti nella capitale giapponese. i fratelli Claudio e Giancarlo Romagnoli. Le azzurre fermano il cronometro a 6:47.54. La vittoria è stata conquistata grazie a uno scatto finale mozzafiato. Quella odierna è la terza medaglia vinta nel canottaggio e il secondo oro complessivo nel medagliere azzurro di Tokyo 2020
Valentina è un’atleta che dietro un aspetto da ragazza ‘normale’ nasconde doti da vera fuori classe. Determinata, decisa, con le idee chiare è riuscita a unire l’impegno sportivo a livelli elevatissimi con risultati scolastici eccellenti. Valentina ha frequentato la scuola media Virgilio di Cremona, alunna in palestra del professor Fausto Capellini. Qui ha conosciuto il canottaggio grazie al progetto ‘ remare a scuola’. Così si è avvicinata allo sport che l’ha portata sul tetto del mondo, imparando i primi rudimenti sul remoergometro. Gigi Arrigoni, con la sua infinita passione per il canottaggio, nei ritagli di tempo concessi dai suoi impegni in Nazionale e in Bissolati, da sempre porta il canottaggio nella scuola, il modo più immediato di proporre il suo sport ai ragazzi. E in questo modo ha conquistato Valentina che, anche quando ormai era già una star, appena ha potuto ha continuato ad affiancare il suo allenatore nell’opera di divulgazione del suo sport, presentandosi nella palestra dove tutta la sua splendida avventura è iniziata agli alunni di tutte le classi inseriti nel progetto con grande disponibilità e simpatia, con uno splendido sorriso, con semplicità, nonostante già nel 2016 Valentina avesse partecipato alle Olimpiadi di Rio De Janeiro e quindi fosse già un’atleta affermata.
Peccato per l’altro alfiere del canottaggio cremonese impegnato a Tokyo. Giacomo Gentili, partito pure dalla Bissolati, era infatti presente su un quattro di coppia con ottime credenziali per ottenere un risultato importante. Nella difficile giornata di ieri, iniziata con la precipitosa sostituzione di un canottiere positivo al covid sull’altra barca in gara e la successiva conquista del terzo posto, la sfortuna si è accanita su uno dei compagni di Gentili impedendo all’equipaggio di esprimere il proprio valore effettivo e relegandolo a un quinto posto che lascia l’amaro in bocca.