Tornano le Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days), la più estesa e partecipata manifestazione culturale d’Europa, promossa dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea e coordinata per l’Italia dal Ministero della Cultura.
Nelle due giornate, visite guidate, aperture straordinarie e iniziative digitali saranno organizzate nei musei e nei luoghi della cultura statali di tutto il territorio nazionale.
Queste le proposte della Biblioteca Statale.
Sabato 27 settembre, ore 9-13
Visite guidate alla scoperta della Biblioteca e non solo
Visite guidate alla scoperta dell’appartamento nobiliare e del patrimonio della Biblioteca.
In occasione dell’apertura straordinaria sarà possibile visitare il piano nobiliare di Palazzo Affaitati, oggi sede della Biblioteca Statale di Cremona e una volta appartamento della famiglia Affaitati. Si potranno percorrere le sale di rappresentanza, oggi adibite a sale espositive, la camera da letto (oggi ufficio del Direttore), la cappella e l’adiacente la Sala Consultazione (riservata appunto alla consultazione di manoscritti e materiale di pregio) e gli altri spazi dedicati allo studio e alla lettura. Sarà inoltre fruibile e visibile al pubblico una parte del cospicuo patrimonio librario posseduto dalla Biblioteca.
Ad impreziosire la giornata due momenti musicali.
Alle ore 10.30 e alle ore 11.30 si esibirà il Quartetto di chitarre del Conservatorio “Claudio Monteverdi” di Cremona, proponendo tra le altre composizioni originali del maestro Giuseppe Caffi, direttore del Conservatorio, a cura di Francesco Molmenti.
Domenica 28 settembre, ore 9-13. Sala Conferenze “Virginia Carini Dainotti”
Giornata di studi sul tema “Architetture: costruire connessioni tra il passato e il futuro”
Gli archivi e i fondi bibliografici musicali: la loro fruizione
La Biblioteca Statale di Cremona si appresta ad ospitare un importante evento dedicato agli archivi e ai fondi bibliografici musicali, un appuntamento di grande rilevanza per studiosi, musicisti, archivisti e appassionati di storia della musica. La giornata di approfondimento, intitolata “Architettura archivistica: recupero del passato e costruzione verso il futuro: Gli archivi e i fondi bibliografici musicali: loro fruizione”, si svolgerà domenica 28 settembre, dalle ore 9.30 alle 13, e rappresenta un momento di riflessione e confronto sulle strategie di tutela, digitalizzazione e accesso pubblico del patrimonio archivistico e bibliografico musicale.
L’evento si inserisce in un più ampio progetto di valorizzazione del patrimonio culturale, con un focus particolare sulla produzione musicale di figure cremonesi e lombarde di rilievo storico e artistico. L’obiettivo è promuovere una maggiore conoscenza e fruizione di questi fondi, attraverso l’applicazione di moderne strategie di tutela e digitalizzazione, che consentano di rendere accessibili e preservare nel tempo le testimonianze musicali del passato.
La giornata di studio della Biblioteca di Cremona rappresenta quindi un’occasione unica per approfondire le tematiche legate all’architettura degli archivi e alla loro funzione nel recupero e nella trasmissione del patrimonio musicale. Inoltre, l’evento si inserisce nel contesto della Cremona Musica 2025 International Exhibition, la più grande e importante manifestazione mondiale dedicata agli strumenti musicali, che si terrà dal 26 al 28 settembre.
L’iniziativa della giornata di studio “Gli archivi e i fondi bibliografici musicali: loro fruizione” nasce dall’idea di restituire e rafforzare le connessioni tra le fonti storiche e la produzione musicale, con l’obiettivo di favorire una più profonda conoscenza delle figure di rilievo e di stimolare l’interesse verso il patrimonio archivistico. La giornata si propone di mettere in luce le relazioni tra alcuni tra i più importanti maestri cremonesi e lombardi, analizzando in particolare la produzione organistica e pianistica di ciascuno di essi, e di esplorare le modalità attraverso cui queste fonti sono state recuperate, catalogate e rese accessibili.
Al centro dell’attenzione ci sono quattro figure di spicco, tutte cremonesi o lombarde, che hanno lasciato un’impronta significativa nel panorama musicale italiano e lombardo. Si tratta del compositore e organista bergamasco Daniele Maffeis (1901-1966), dei compositori cremonesi Vincenzo Petrali (1830-1889), Amilcare Ponchielli (1834-1886), e Federico Caudana (1878-1963).
Daniele Maffeis, nato a Gazzaniga nel 1901 e scomparso nel 1966, rappresenta una figura di grande rilievo nel panorama musicale lombardo del Novecento. Allievo del compositore Alessandro Marinelli, egli si distinse per la sua attività di compositore e organista, contribuendo in modo decisivo alla rinascita e alla valorizzazione della produzione organistica di Vincenzo Petrali, suo maestro e figura di riferimento. Maffeis fu tra i primi a promuovere in Italia la musica organistica di Petrali, contribuendo a riscoprire e diffondere il patrimonio di quest’ultimo, che aveva ricoperto il ruolo di titolare dell’organo della Cattedrale di Cremona tra il 1849 e il 1853.
Vincenzo Petrali, nato a Crema nel 1830 e morto a Bergamo nel 1889, è stato una figura fondamentale nel panorama organistico lombardo. Titolare dell’organo della Cattedrale di Cremona e insegnante di pianoforte e organo presso il Pio Istituto Musicale di Bergamo, Petrali ha lasciato un patrimonio di partiture e manoscritti autografi che oggi costituiscono un patrimonio di grande valore storico e musicale. La sua produzione, spesso legata alla musica sacra e all’organologia, è stata oggetto di recenti interventi di recupero e digitalizzazione, finalizzati a garantirne la fruizione e l’esecuzione.
Amilcare Ponchielli, noto soprattutto per il suo celebre “La Gioconda”, ha avuto un ruolo di primo piano nel panorama operistico e didattico italiano. La sua attività si estese anche all’ambito della musica da camera e della formazione dei giovani musicisti. Federico Caudana, compositore e organista, ha contribuito con la sua produzione organistica e sacra alla tradizione nazionale, diffondendo i principi della riforma della musica sacra promulgata da papa Pio X nel 1903.
Tutti e quattro i maestri condividono non solo un’origine o un campo di attività lombarda, ma anche la presenza di fondi archivistici e bibliografici di grande valore, conservati presso istituti culturali della Lombardia. L’evento infatti vede la partecipazione di numerosi soggetti istituzionali e culturali, tra cui la Biblioteca Statale di Cremona, la Fondazione M° Daniele Maffeis ETS, la Biblioteca A. Mai di Bergamo, il Dipartimento di Musicologia e Beni culturali di Cremona (Università di Pavia) e la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia. Questi enti collaborano attivamente nella tutela e nella valorizzazione dei fondi, che comprendono il Fondo Daniele Maffeis, il Fondo Petrali-Cicognara, il Fondo Amilcare Ponchielli, il Fondo Federico Caudana e un archivio privato di Daniele Maffeis presso la casa natale di Gazzaniga, contenente autografi e opere a stampa di Petrali e Marinelli.
Durante l’evento, le relazioni si concentreranno su tre principali linee di approfondimento, che verranno sviluppate dai relatori dopo i saluti istituzionali e l’intervento della Soprintendente ai beni archivistici e bibliografici della Lombardia, Francesca Furst: 1. Recupero della produzione pianistica e organistica (si analizzerà come le fonti siano state recuperate e valorizzate, con particolare attenzione alla produzione di Maffeis, Petrali, Ponchielli e Caudana, evidenziando le connessioni tra i diversi repertori e le modalità di riscoperta di opere spesso frammentarie o dimenticate); 2. Organizzazione e strategia del patrimonio archivistico-bibliografico (strategie adottate per la catalogazione, la digitalizzazione e la fruizione delle fonti, con esempi concreti di interventi di recupero e di come queste azioni abbiano favorito la conoscenza e l’esecuzione delle opere); 3. Creazione di reti tra soggetti pubblici e privati (si approfondirà il ruolo di enti, istituzioni e fondazioni nel creare una rete di collaborazione che favorisca la tutela, la ricerca e la diffusione del patrimonio musicale, superando le barriere geografiche e concettuali).
I relatori saranno Rossana Maffeis (Fondazione “Daniele Maffeis”), Raffaella Barbierato (Biblioteca Statale di Cremona), Cristiana Iommi (Biblioteca “A.Mai” di Bergamo), Pietro Zappalà (Università di Pavia, Dipartimento di Musicologia e Beni culturali di Cremona).
Al termine delle relazioni, il pubblico potrà assistere a un’esecuzione musicale curata dal pianista William Limonta, che proporrà brani dei maestri Maffeis, Petrali, Ponchielli e Caudana. Questa esecuzione rappresenta un momento di sintesi tra ricerca storica e interpretazione, offrendo un’occasione concreta di ascolto delle opere e di valorizzazione del patrimonio musicale recuperato.
L’appuntamento del 28 settembre si configura come un momento di grande importanza per la comunità musicale e culturale lombarda, offrendo l’opportunità di riflettere sulle strategie di tutela e valorizzazione del patrimonio storico-musicale, di rafforzare le reti di collaborazione tra enti pubblici e privati, e di promuovere la conoscenza e l’esecuzione delle opere dei maestri cremonesi e lombardi.
La giornata di confronto sugli archivi e musicali a Cremona rappresenta un passo fondamentale nel percorso di riscoperta e valorizzazione del patrimonio musicale locale e nazionale. Attraverso il dialogo tra ricercatori, archivisti, musicisti e pubblico, si intende rafforzare la consapevolezza dell’importanza di preservare le fonti storiche e di promuovere la fruizione delle opere, affinché il patrimonio musicale possa continuare a vivere e a essere condiviso con le future generazioni.
Per ulteriori informazioni e dettagli sul programma, si invita a consultare i siti ufficiali della Biblioteca Statale di Cremona (www.bibliocremona.it) e della Fondazione M° Daniele Maffeis ETS (www.danielemaffeis.it).
Per ulteriori dettagli sull’evento e sulla manifestazione Cremona Musica 2025, è possibile consultare il sito ufficiale: [https://cremonamusica.com/ eventi-della-manifestazione/]( https://cremonamusica.com/ eventi-della-manifestazione/).