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Tra uomo e lupo una convivenza difficile (addirittura impossibile?)

10 Dicembre 2022

Chissà che idea si sarà fatto l’esperto Giovanni Todaro (La Provincia di Cremona 9/12/2022) del film The Grey (2011), che fu denunciato dalle organizzazioni animaliste per aver presentato i lupi come minaccia ed averne legittimato l’uccisione. E’ lo stesso Todaro infatti a dirci che “nel 1802 un lupo attraversò l’Oglio e provocò la morte di diverse persone”. Se il fatto è vero, sorprende che si continui a sottostimare la pericolosità dell’animale: guai addirittura a toccarlo, figuriamoci ad ammazzarlo. Se poi lui ammazza gli altri, che importa? E’ lotta per la sopravvivenza, e poi i lupi da noi son sempre esistiti, ammette candidamente l’esperto. Già forse anche i dinosauri, molto prima di noi però, finché non si sono estinti.. Tanto vale covare un uovo di T-rex caso mai lo si trovasse.

L’intervista all’esperto nasce in relazione alla segnalazione di una quindicina di esemplari di lupo nel territorio cremonese, tre dei quali persino investiti ed ammazzati nell’ultimo anno e mezzo, l’ultimo tra Maleo e Pizzighettone ai primi di novembre. Todaro aggiunge che basta “non provocarli, ma neppure renderli confidenti, cioè togliere loro la paura dell’uomo”, per non correre rischi.. Delle due l’una, anzi entrambe o nessuna delle due. Se il lupo ha fame infatti vince la paura e non aspetta di diventarti amico per sbranarti le capre o i cani… Puro istinto. Ne sanno qualcosa anche le nutrie di cui è stata segnalata una misteriosa riduzione in certi territori, per la gioia di molti.

Che fare dunque? Lasciare che la natura faccia il suo corso come vuole una ancora molto diffusa logica ecologista? Nel qual caso non si dovevano neppure spalare i detriti caduti giù dalla montagna a Casamicciola; o invece bloccare in qualche modo gli incontri sempre più ravvicinati tra l’uomo e quest’altro grande predatore? Cito un veterinario di Vecchiazzano (Forlì) il quale si trovò due capre sbranate nel proprio recinto il 15 settembre di quest’anno. “Il fatto” commentò, ” è pericolosissimo perché ormai i lupi sono in città e se oggi la preda è stata una capra, domani potrebbe esserlo un gatto o un bambino, perché il lupo da sempre caccia l’uomo, quindi è un pericolo reale, non una favola.. Sono preoccupatissimo. .Queste cose le dicevo già due anni fa…Non è facile intervenire ora ma si doveva evitare che i lupi si avvicinassero così tanto alle zone antropizzate”. “O si spostano”, prosegue” o si prendono provvedimenti per cui ci vuole coraggio . In certi Paesi si abbattono, prima le persone e poi le mie due capre valgono meno di un lupo?”

Già, conflitto animalista. Chi difende chi.. col paradosso che poi tanti animali domestici ce li mangiamo. Potremmo mangiare anche il lupo? lo fecero i protagonisti del film contraccambiando l’interesse famelico del predatore. Agghiacciante la conclusione del veterinario: “Se avessi una villetta in zona Vecchiazzano non mi sentirei sicuro a tenere un bambino solo in un giardino”..

Purtroppo, dicono molti allevatori ma anche persone comuni che si son visti predare i propri animali, le leggi di tutela del lupo non consentono alcun intervento.. Ma ora qualcosa sembra cambiare in Europa, da quando lo scorso settembre nientemeno che la (il) presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen s’è vista sbranare uno dei suoi amatissimi pony, Dolly, da un lupo di un branco noto per ripetute scorribande nelle fattorie. Poco dopo la stessa ha chiesto all’Europarlamento di declassare lo status di protezione dei lupi, suscitando il disappunto di associazioni animaliste.. ma anche la gioia di fattori, allevatori, pastori, veterinari, gente comune nutrie… stanchi/e di essere in balia dell’animale.

Certo che se non capita a loro, qualcuno ha malignato, dei problemi della gente comune nessuno che abita ai piani alti se ne accorge, si trattasse anche solo di un cagnolino… e non solo per le sue cacche impudiche.

 

Stefano Araldi

4 risposte

  1. Premesso che anche Cremonesi e Piacentini sono riusciti a convivere, sia pure grazie all’interposizione del grande fiume, la questione fra Cremonesi e lupi si presenta molto più seria. I rispettivi dialetti non sono conosciuti dalle due popolazioni e, mentre i primi hanno smesso quasi completamente di praticare la caccia, i secondi ne fsnno ancora una questione di sopravvivenza.

    1. La “legge” della sopravvivenza non è mai venuta meno, per tutti gli esseri viventi uomo compreso e specie “affini” (cani, gatti, capre…) di cui l’uomo si prende cura e di cui solitamente non se ne nutre almeno di qua dal ponte. Di là non conosco le abitudini. pertanto rispetto a specie potenzialmente “perniciose” l’uomo è obbligato a difendere chi ha sotto la propria tutela. Se per lei questo non è un problema serio, lo vada a dire al veterinario di Vecchiazzano da me citato, e a tutte le altre persone che si son viste sbranare i propri animali domestici….

  2. Ironia intelligente e condivisibile. Da quando è diventata ideologia la cultura animalista non ci risparmia più alcun esasperante e ridicolo estremismo. Ma quanto al lutto di Ursula von der Leyen, tanta è la mia simpatia per l’algida signora che potrei persino solidarizzare col lupo cattivo…

  3. Sicuramente non è un problema da sottovalutare, pochi esemplari è un problema contenibile, più esemplari Sicuramente provocheranno problemi seri (sicurezza per le strade e per tutti gli animali dell’ambiente in cui vivono loro)

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