Sarà per costrizione o per convinzione, sta di fatto che la ristorazione locale ha dovuto modificare il suo volto per fronteggiare questo periodo di emergenza sanitaria e ridurre le conseguenze economiche dovute alle chiusure temporanee dei locali e garantirsi un futuro a pandemia finita.
Cambiare pelle, riorganizzarsi, studiare, adattare i menù non solo quando le prescrizioni legislative permettono la riapertura, ma anche e soprattutto quando il cibo deve uscire dal locale per il recapito a domicilio del cliente. Si fa di necessità virtù. Contenitori per mono porzioni, la protezione del cibo attraverso la pratica del sottovuoto o della sigillazione del contenitore, automezzi idonei al trasporto con scomparti per il caldo e il freddo, pagamenti e scontrini elettronici: queste innovazioni non sono più prerogativa dei ristoranti di città o stellati, ma sono diventate patrimonio anche delle trattorie di campagna, sparse su tutto il territorio.
E’ l’esempio della Trattoria La Resca di Vescovato situata a pochi chilometri da Cremona, al numero 7 della ex statale 10 per Mantova. Anche questo locale si è dovuto riorganizzare. La storica trattoria conserva la caratteristica dei bolliti al carrello al tavolo ed effettua questo servizio anche a domicilio nel periodo di limitazione parziale o totale degli spostamenti secondo i decreti che vengono diramati periodicamente dalle autorità sanitarie.
La Trattoria La Resca è un ristorante a gestione famigliare guidato da Paolo Crotti biologo e chef, sua moglie Simona Arcari e i loro due figli Jhonatan e Sissi. Ognuno ha il suo compito. Per le consegne a domicilio hanno diviso il territorio di competenza, in modo da servire il cliente con la massima rapidità agli orari di consegna pattuiti.
L’interno della trattoria è composto da due ampie sale, adattate con tavoli che garantiscono il distanziamento tra i commensali e tra i tavoli, in ottemperanza alle prescrizioni sanitarie. La sanificazione del locale è continua. Si entra solo su prenotazione e con la mascherina. All’ingresso viene misurata la temperatura corporea e si effettua la sanificazioni delle mani. Si prenota telefonicamente al numero 340 2710854 anche tramite Whatsapp.
Per le consegne a domicilio si prenota entro le 18 del giorno precedente, con spesa di trasporto di 2 euro per una distanza inferiore a 15 chilometri, mentre per distanze superiori la spesa è di 5 euro. L’importo minimo per ogni ordinazione è 25 euro. Il menù fisso costa 25 euro ed è composto da primo, secondo e dolce. Ad ogni spesa di 75 euro si riceve in omaggio una bottiglia di vino.
La proposta della Trattoria La Resca riflette la tipicità del territorio a cominciare dagli antipasti: salame igp Cremona con l’aglio, cotechino vanigliato, pancetta steccata con polenta alla brace, frittata contadina, crostini di pane con il pesto di salame e lardo, sottaceti nostrani.
A seguire i marubini nei tre brodi, i tagliolini fatti in casa al burro con i quattro sughi (scodelle di ragù, sugo di pomodoro, funghi, fegatini), i ravioli Stradivari, lasagne dell’orto. Non può mancare il gran bollito cremonese (testina, lingua, cotechino, salame da pentola, manzo, coppa, gallina) con mostarda, salsa verde, serviti al carrello fumante e poi il tradizionale stinco di maiale al forno, il baccalà, il carpaccio di lingua salmistrata con sedano e grana, la salsiccia in umido con patate.
Altra tipicità di questa trattoria è la proposta dei vini, tra cui spiccano quelli della famiglia Tognazzi (La Tognazza) con le etichette Conte Mascetti, La Voglia Matta, Casa Vecchia, Come se Fosse, Antani, Tapioco della linea ‘Amici Miei’, capitanata da Gian Marco Tognazzi.