“E anche oggi si arriva a Milano domani. Terzo giorno consecutivo di ritardi. Lunedì i treni sono rimasti fermi in ‘ricovero’. Martedì ritardi per la pioggia. Oggi, mercoledì, guasti al passaggio a livello. Giovedì… gnocchi”. Inizia così, questa mattina, il post del consigliere regionale del Pd Matteo Piloni che commenta i disagi che da lunedì, tra cancellazioni e ritardi, stanno imperversando su tantissime linee ferroviarie lombarde, non escluse quelle cremonesi.
“Ma come può, l’assessore regionale ai trasporti Franco Lucente assegnare la piena sufficienza a un servizio che non la vede neanche da lontano? – attacca Piloni –. Sulle nostre linee i disservizi continuano a essere all’ordine del giorno, nonostante i treni nuovi, l’aumento del costo degli abbonamenti e un aumento del costo del rinnovo a Trenord di 97 milioni di euro l’anno”.
“Tutte risorse, peraltro, sottratte al trasporto pubblico locale – sottolinea il consigliere dem – che nella nostra regione continua ad essere penalizzato, con un fondo fermo da 15 anni e mangiato, almeno per un quarto, dall’inflazione”.
“Regione Lombardia, infatti, per il 2024, ha destinato alle agenzie del TPL meno della metà delle risorse assegnate dal governo Draghi – spiega Piloni –: neanche 25 milioni sui 51 previsti”.
“Quindi smettiamola di dare la colpa un giorno alla nebbia, un giorno alla pioggia e d’estate al caldo – ironizza il consigliere – qui abbiamo un vero e proprio problema di visione, perché si tratta di credere fino in fondo al trasporto pubblico e all’esigenza di un grande cambiamento, fondamentale per la qualità della vita e dell’aria delle nostre terre”.
“E tutto questo accade nel silenzio del centrodestra locale. Fino a quando continueranno a far finta che il problema non ci sia? O forse per loro va tutto bene così?” conclude Piloni, ricordando che ancora ieri, durante la seduta straordinaria del Consiglio regionale chiesta dalle opposizioni per affrontare l’emergenza inquinamento in Lombardia, “la maggioranza ha bocciato tutte le nostre proposte, anche quelle sul trasporto pubblico, con i risultati che purtroppo conosciamo bene e che spingono sempre più persone a preferire l’automobile al mezzo pubblico, nella regione più inquinata d’Europa”.