Il Movimento per la riqualificazione dell’ospedale di Cremona è una bella iniziativa nata dalla tenacia del suo promotore, Enrico Gnocchi, che ha raccolto le valide motivazioni di una sfida: teniamo in piedi il nostro ospedale e riqualifichiamolo. Perché Cremona non ha bisogno di un nuovo ospedale, già ne ha uno che ha sempre funzionato a meraviglia, bisogna solo farlo funzionare meglio. In fondo è in vita da soli 54 anni e in Lombardia ce ne sono di più anziani. Più di 4000 sottoscrittori si sono detti d’accordo e hanno appoggiato la petizione. Vedo in città un vecchio amico, mi dice dal finestrino della sua auto: “Bravi, andate avanti così!”. Mi spiega che anche lui ha sottoscritto la petizione e che si trova d’accordo col Movimento. Lo ringrazio, gli ricordo che è dall’inizio dell’estate scorsa che “andiamo avanti così”, con una città che sottoscrive ma non partecipa, ma ci è vicina. “Andiamo avanti così”, nonostante l’indifferenza dei politici nostrani che hanno deciso di non decidere e la stampa locale che non ci misura, quasi fossimo invisibili. Anche lui, il mio amico, è in linea con le altre 4 migliaia di sottoscrittori. Che ci esortano ad andare avanti e noi, senza troppo rumore per non disturbare l’ignavia di questa città, silenziosamente “andiamo avanti così”. Mi vengono in mente quelli che donano 2 euro con un sms a Telethon per la ricerca sul cancro per mettersi la coscienza a posto, o quelli che ogni anno rinnovano la tessera al partito senza mai averci messo piede una sola volta. Più coerenti sono quelli della curva sud dello Zini che hanno sottoscritto un abbonamento, te li trovi anche in trasferta perché sono lì per onorare dignitosamente il loro credo calcistico, che faccia caldo o faccia freddo. E’ questione di coerenza. Dipende da come decidi di coniugare un verbo: con l’imperativo o con l’indicativo presente. “Bravi, andate avanti così”.
Leggo che Marco degli Angeli, coordinatore provinciale del Movimento 5 Stelle, in vista delle prossime elezioni amministrative si fa promotore di una interessante operazione: “Se dovesse nascere una lista civica ispirata a movimenti e comitati come quelli per Area Donna, no al nuovo ospedale, BiometaNo, comitato contro l’autostrada, intorno ai quali gravitano migliaia di firme; se ci fossero persone che sposano questa visione e vogliono mettere in piedi una lista civica che proponga una candidatura forte e coerente, noi, con la nostra lista, siamo disposti ad appoggiarla e valutare una possibile coalizione” (CremonaSera, 7 febbraio 2024). Allora, a cosa servono movimenti e comitati? Idee, proposte, suggerimenti, progetti, indicazioni contenute in un grande serbatoio che finiscono per essere sposate dai partiti, che hanno bisogno di una imbeccata per sopravvivere? Un’idea che ho sempre sostenuto è che movimenti e comitati siano destinati a una vita breve. Facile darne origine, difficile tenerli in vita. Vero è che il partito, per sua natura, è dotato di un apparato organizzativo in grado di dare forma alle idee, meglio di qualsiasi altro soggetto. Ma se, come più volte sostenuto, queste realtà nascono come identità apartitiche, mi domando: cosa penseranno le migliaia di sottoscrittori di movimenti e comitati vedendo che le loro firme sono servite per dare slancio alla politica dei partiti? Cavalcare idee altrui non mi sembra un’operazione del tutto pulita, anche se in politica tutto è lecito per garantire la governabilità di un’idea. Sento le lamentele di una parte di sottoscrittori che dicono di sentirsi traditi. Se avessero immaginato che le loro firme sarebbero diventate cibo per i partiti ci avrebbero pensato due volte prima di firmare, che non c’entra il colore del partito.
Movimenti e comitati idealmente dovrebbero stare il più lontano possibile dalle lusinghe dei partiti perché hanno un compito diverso: quello di far circolare le idee rendendole libere per tutti. Ma se le idee mancano di impeto, di energia, di intensità, cadono nell’indifferenza e muoiono insieme a chi le ha sostenute. Le idee di movimenti e comitati sono troppo importanti per finire nel tritacarne della politica dei partiti. Siamo ancora in tempo per cambiare rotta?
Fernando Cirillo
16 risposte
I partiti, soprattutto in campagna elettorale e di questi tempi le campagne elettorali sono due qui da noi, cavalcano spesso l’onda appoggiando di volta in volta iniziative che possono portare a conquistare voti. Poi raggiunto il risultato scaricano. Quante promesse mai mantenute, quanti tradimenti a danno di chi ha creduto nell’ uno o nell’altro. D’altra parte però se le idee valide e trasversali non vengono adottate dalla politica come possono essere almeno portate avanti? Nel caso dell’ospedale, faccia caso dott. Cirillo, a parte Marco Degli Angeli nessuno si è dichiarato. Sono tutti d’accordo tranne l’ex consigliere regionale che da sempre è uscito allo scoperto. Agli altri non interessa, anzi chi è contro il progetto è un nemico, perché l’accordo tra tutti regna sovrano. Dovremo accettare il luna park dell’ospedale senza contenuto.
Chiedo: l’idea validissima del movimento che si batte contro l’abbattimento del vecchio ospedale per sostituirlo con il nuovo, avveniristico, parco della salute deve trovare sostegno politico da qualche parte o resterà un’idea validissima senza possibilità di realizzazione. Se l’unico appoggio che arriva viene dal M5S il promotore e i suoi voteranno la lista civica che porterebbe avanti il discorso? Sarebbero, loro, disponibili a mettere da parte il partito di provenienza per continuare a battersi?
A good question!
Per rispondere in modo meno criptico mi piacerebbe che l’idea di Degli Angeli fosse sottoscritta da tutti i partiti con un Listone che li comprenda proprio tutti e con argomentazioni che sono quelle di movimenti e comitati. Una chimera? Forse, perché ognuno vuole coltivare il proprio orticello…Ma la posta in gioco per Cremona è troppo alta per relegare tutte le responsabilità a questo o a quel partito. Non c’è solo l’edificazione del nuovo ospedale, l’inquinamento industriale, lo sfruttamento del suolo pubblico e la viabilità. Bene hanno fatto i pentastellati a muovere le loro pedine, ma male stanno facendo tutte le altre fazioni politiche in un silenzio assordante. Bene farebbero tutti a credere in una soluzione super partes a vantaggio di Cremona e nel rispetto delle idee di movimenti e partiti.
Siamo in tempo, siete in tempo voi che vi siete avvicinati tra voi grazie a un’idea comune, al desiderio di fare sentire la voce dei cremonesi su un tema importante, voi che state lavorando insieme. Perché non date la vostra disponibilità per continuare a lavorare per Cremona, se davvero ci credete e siete disposti a tradurre in pratica una protesta che in 4000 e oltre cremonesi hanno spostato, perché non vi presentate davvero con una lista apartitica e trasversale? Sareste in grado di continuare a lavorare uniti? Ci credete talmente tanto?
Anche questa una bella domanda. Ma non sono io quello che può dare una risposta. Io sono convinto che una volta succhiato tutto il sangue di movimenti e comitati per un posto nel palazzo comunale tutto si sgonfiarà. Perché questa è la mission dei partiti, e movimenti e comitati a far da portatori d’acqua.
Il dottor Cirillo dice cose sottoscrivibili nel principio ma nel caso dei 5 stelle cremonesi e dell’ex consigliere regionale Degli Angeli ha preso una cantonata colossale. Negli ultimi anni ho seguito con maggior interesse le vicende locali e ad essere onesti, il tema della sanità pubblica, della lotta contro l’assenza di controlli e autorizzazioni date alla leggera su impianti di biometano, e sul tema ambiente e salute ho sempre visto i 5 stelle in prima linea e in particolare Degli Angeli è sempre stato l’unico consigliere eletto che ha sempre espresso in modo chiaro la sua idea ed ha portato queste battaglie nell’istituzione con competenza e determinazione Quindi accusare l’ex consigliere e il suo Movimento di cavalcare queste lotte è del tutto fuori luogo, anzi, deforma quanto fatto negli ultimi 5 anni. Il dottor Cirillo quindi è pronto a presentarsi in una lista civica e dedicare, qualora eletto, il suo tempo alla comunità? Se sì, faccia passo avanti.
Concordo , indipendentemente dall’argomento, che i movimenti non debbano essere dati in pasto ai partiti.
Le persone che sono entrate nel comitato e che in esso sono attive, se fanno parte di qualche partito non allineato, proveranno a utilizzare l’attività come trampolino di lancio per se stessi e per il partito medesimo. Si stupisce? Se veramente il loro impegno fosse sincero e disinteressato il naturale sviluppo potrebbe davvero essere la costituzione di una lista civica…ma non succederà! Chi nel comitato è pentastellato porterà il suo impegno al M5S, chi è altro…pure.
Che dire poi dell’idea dominante di salute presente nei partiti? Ebbene risulta chiaro dal progetto architettonico proposto.
Non è una polemica verso i pentastellati, mi sembrava chiaro. Mi dispiace constatare che gli sforzi, le idee e la determinazione di movimenti e comitati diventino un pabulum per i partiti col rischio poi di finire nel tritacarne della politica. Degli Angeli, va detto, è stato per ora l’unico a scendere in campo sottoscrivendo l’impegno di altri soggetti. Spero che nei mesi che ci separano dalle elezioni ci possa essere qualche altro soggetto politico pronto a farsi carico di queste cause e non in modo strumentale. Quanto a me, sono sempre stato lontano dai partiti e sono certo che la mia città non mi vedrà mai coinvolto dalle lusinghe della politica.
In margine a tutta questa lunga serie di interessanti commenti viene da pensare che se non ci fossero le elezioni vicine nessuno si sarebbe interessato seriamente alle attività dei movimenti e dei comitati cittadini… si veda solo lo sterile contributo della stampa locale!
Spero solo che questo interesse non sia solo strumentale ma possa portare davvero molto frutto alla città.
Pentastellati, perché Degli Angeli si è sempre speso generosamente, ma anche altri partiti con i loro rappresentanti approfitteranno per cavalcare la tigre e guadagnare spazi…e senza che esponenti altrettanto in vista si siano esposti. Rifondazione, per esempio…
All’inizio, quando nacque il movimento popolare ci fu chi ne presentò i fondatori e i componenti specificando la loro provenienza partitica. Non penso che tutti quanti siano e siano stati sinceramente lontani dal loro punto di partenza senza pensare a un’utile visibilità.
L’edificazione del nuovo ospedale risponde solo a una logica di spartizione delle risorse e delle poltrone nell’ambito del grosso budget sanitario di Regione Lombardia e della sua maggioranza in cui stanno tornando in grande stile i ciellini attraverso la loro adesione a Fratelli d’Italia,(e il candidato Portesani è uno di loro). Della salute pubblica di Cremona e del territorio non gliene frega nulla. Del resto non è che dall’altra parte stiano messi meglio: quando vedo la foto della leadership della maggioranza comunale con il presidente del comitato di quartiere Boschetto in posa per l’inizio dei lavori della ciclabile per il Boschetto che sarà inaugurata proprio in giugno (udite, udite!) mi vien che ridere: a me come ciclista la ciclabile può servire ma i problemi di questa città sono ben diversi a cominciare dal parcheggio stazione iniziato 5 anni fa che è ancora lì.
Sono d’accordo sulle considerazioni riguardanti l’operato della Regione e il centrodestra in quella sede e a Cremona con una precisazione: il progetto del nuovo ospedale nasce in modo consociativo da un’idea condivisa dal presidente della giunta regionale lombarda Attilio Fontana (Lega), l’allora parlamentare Luciano Pizzetti (Pd) e l’europarlamentare in carica Massimiliano Salini (Forza Italia).