E’ del tutto inutile prendersela con la Sanità pubblica per le liste di attesa, in fondo rivolgersi al privato può costituire l’occasione per ampliare i nostri modesti orizzonti provinciali e magari contribuire al riscatto di un Paese troppo schiacciato sul piagnisteo.
Siete in attesa di una gastroscopia, dovete aspettare troppo tempo e avete deciso di farla a pagamento? Meglio farla a Palermo, costa solamente 130 auro, mentre a Torino arriva a costare più del doppio (300 euro). Dopo l’esame, rigorosamente a digiuno, potreste cogliere l’occasione per visitare la Cappella Palatina e mangiare qualcosina al mercato di Ballarò. Se al ritorno passate per Napoli potreste approfittarne per fare un’ecografia addominale completa, quasi regalata a 41 euro e, già che ci siete, una visita ginecologica a 30 euro.
L’importante è non esibire il Rolex d’oro che di solito portate al polso. Sconsigliabile invece una sosta a Roma, dove la stessa prestazione arriva a costare 150 euro. Anche Firenze è fuori mercato, probabilmente a causa dell’invasione di turisti americani che non badano a spese e sono avvezzi ai costi delle sanità privata. Genova potrebbe invece essere l’occasione per visitare l’Acquario con i bambini e magari eseguire un elettrocardiogramma, non si sa mai. Tra il mare ed i carugi infatti questo esame viene via per soli 13 euro. Poi, dopo un piatto di pasta al pesto di Prà, vi raccomandiamo anche una risonanza magnetica alla colonna vertebrale al prezzo di saldo di 51 euro, a fronte di un esborso di 630 euro se doveste decidere di farla a Milano.
Se invece vi viene un coccolone, non c’è rimedio ed il vostro destino è nelle mani della Sanità pubblica che è gratis, è sotto casa e magari vi salva la pelle-
OCTOPUS
Una risposta
Bellissimo pezzo!!