Il libro parla di montagna, di alta montagna, ma anche di città, Aosta e Bolzano, più calde di quelle di pianura, parla di una storia in particolare, che finisce con la morte misteriosa di un uomo, ma parla anche della vita degli uomini comuni abitanti ad ogni quota, che si separano e faticano a capire le figlie, che detestano le ex mogli ma vanno a trovarne il padre perché paladino di una saggezza antica, che sa di malga e profuma di legna. Il romanzo è un giallo, che riesce ad essere avvincente con le sue nubi cariche di dubbi e nodi da sciogliere, nonostante la montagna esiga per essere scalata in sicurezza tempi lenti, cieli limpidi e nodi fatti bene. Si intrecciano relazioni che si sfaldano e legami apparentemente fragili che reggono perché ancorati alla realtà, senza fronzoli e sogni.
I punti di vista nel racconto sono diversi e prendono la parola a vicenda nel corso della storia e l’autore, che è un uomo, riesce bene a rappresentare le pulsioni della guida alpina Settembrini, come la confusione dei sentimenti della psichiatra, Martina, di una bellezza distratta capace di emozionare il cuore corazzato di Nanni. Un filo rosso si snoda per tutto il romanzo: le staffilate pungenti rivolte agli escursionisti della domenica, a chi in montagna ci va senza averne rispetto, chi paga pranzi costosi alla guida alpina pur di assicurarsi una cima, chi prende la funivia per arrivare in alto e poi vaneggia di aver conquistato una vetta. Il rimprovero continuo e rimarcato si fa pianto trattenuto quando Settembrini guarda al Bianco trovandolo sempre più roccia e sempre meno bianco, le coperte di neve perenne si sciolgono ogni estate, sommergendo alpinisti poco prudenti e il futuro di un’umanità destinata a soccombere sotto i cambiamenti climatici, ad essere ingoiata in un seracco d’alta quota, proprio come accade a Marcello, lasciando alle giovani generazioni l’altro capo della corda molle e bagnato, come la neve che si sfalda sotto i piedi di Angelica. La sopravvissuta è la protagonista che tiene insieme tutte le storie, che deve essere salvata, ma in realtà salva Martina da una storia sbagliata, salva Settembrini restituendogli il senso del suo mestiere, salva i ricordi dell’infanzia e segue imperterrita il volo delle farfalle.
Alessandra Fiori
UNA COPERTA DI NEVE
di Enrico Camanni
EDITORE
Mondatori
COLLANA
Il giallo Mondadori
PAGINE
293
2 risposte
Grazie Alessandra: mi ci ritrovo molto. Enrico Camanni
La ringrazio di cuore, che onore il suo commento e che gioia avere la conferma di aver compreso appieno il suo libro!