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Unicef: Afghanistan, l’inferno dei bambini

18 Agosto 2021

Di seguito una sintesi delle dichiarazioni attribuibili al capo delle operazioni sul campo e dell’emergenza dell’Unicef in Afghanistan, Mustapha Ben Messaoud, sull’attuale situazione dei bambini in Afghanistan, rilasciate durante la conferenza stampa al Palazzo delle Nazioni a Ginevra.

‘Ogni singolo giorno che passa, l’acutizzarsi del conflitto in Afghanistan impone un tributo maggiore alle donne e ai bambini del Paese. Infatti, dall’inizio dell’anno, più di 550 bambini sono stati uccisi, 1400 feriti. Tragicamente, come ha chiarito il quinto rapporto del segretario generale dell’Onu sui bambini e il conflitto armato in Afghanistan – le perdite di bambini nella prima metà di quest’anno hanno costituito il più alto numero di bambini uccisi e mutilati da quando sono iniziate le registrazioni da parte delle Nazioni Unite in Afghanistan.

La metà della popolazione – più di 18 milioni di persone, tra cui quasi 10 milioni di bambini – ha bisogno di assistenza umanitaria. Per tutte queste persone, l’Unicef richiede l’accesso e tutte le garanzie di sicurezza che derivano da tale accesso. La previsione dell’Unicef è che senza un’azione urgente, 1 milione di bambini sotto i 5 anni saranno gravemente malnutriti entro la fine del 2021, e 3 milioni soffriranno di malnutrizione acuta moderata. L’Afghanistan è stato, per molti anni, uno dei posti peggiori sulla terra per essere un bambino. Nelle ultime settimane la situazione è peggiorata

L’Unicef è sempre più preoccupato per l’aumento delle gravi violazioni, in particolare il reclutamento di bambini da parte dei gruppi armati. Esortiamo ancora una volta i Talebani e tutte le altre parti a rispettare i loro obblighi secondo il diritto umanitario internazionale e il diritto internazionale dei diritti umani, e a proteggere la vita e i diritti di tutte le persone, compresi quelli delle donne e delle ragazze.

Nelle ultime due settimane sono stato a Kandahar, Herat e ora Kabul. Ho visto l’impatto diretto dei combattimenti, dai bambini feriti a quelli gravemente malnutriti. Può essere difficile da descrivere vedere bambini così, piccoli di 10 mesi.

La situazione sta migliorando a Kabul. La settimana scorsa, la nostra squadra è andata in un campo di sfollati e ha visto il lavoro dei team mobili sanitari dell’Unicef, anche se, come ha detto l’Oms, si è fermato negli ultimi giorni, speriamo che riprenda presto. C’è un grande bisogno, e noi dobbiamo occuparcene. 

Anche di fronte all’escalation della crisi, il lavoro dell’Unicef per i bambini e le famiglie in tutto il Paese continua. Mentre parlo, abbiamo il nostro direttore delle emergenze e il direttore regionale a Kabul, che sono atterrati 2 giorni fa. Sono qui perché l’Unicef sta chiedendo un accesso immediato e senza ostacoli alle zone difficili da raggiungere, in modo da poter fornire il sostegno tanto necessario alla popolazione afgana, soprattutto a coloro che pagano il prezzo più pesante, donne e bambini.

Continuare questo lavoro, e il nostro sostegno alle donne e ai bambini dell’Afghanistan, è importante come sempre. Le violazioni devono finire, i diritti delle ragazze duramente conquistati, compreso l’accesso all’istruzione, devono essere protetti, e il sostegno umanitario deve essere fornito ai milioni di bambini che ne hanno bisogno’.

Per aiutare i bambini dell’Afghanistan: 

https://donazioni.unicef.it/landing-emergenze/emergenza_afghanistan

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