Oltre 1.000 persone sono rimaste uccise, un terzo delle quali erano bambini. Circa 200.000 case sono state completamente demolite e 450.000 danneggiate. Circa 18.000 scuole sono state distrutte. Oltre 700.000 animali da allevamento sono morti; 2 milioni di ettari di coltivazioni sono andati perduti.. Le inondazioni delle ultime settimane in Pakistan hanno colpito duramente 6,4 milioni di persone, compresi 3,4 milioni di bambini. Oltre 1.000 persone sono rimaste uccise un terzo delle quali erano bambini. Circa 200.000 case sono state completamente demolite e 450.000 danneggiate. Circa 18.000 scuole sono state distrutte. Oltre 700.000 animali da allevamento sono morti; 2 milioni di ettari di coltivazioni sono andati perduti; oltre 3.000 km di strade sono stati danneggiati e 145 ponti sono non sicuri o non esistono più. Ad acuire una situazione terribile, la maggior parte dei 66 distretti più duramente colpiti sono tra i più vulnerabili del Pakistan. I bambini, che già soffrivano di alti tassi di malnutrizione, scarso accesso all’acqua e ai servizi igienici, bassa iscrizione a scuola e altre privazioni, sono ora feriti, senza casa, scuola e persino acqua da bere. Alcuni di questi distretti ospitano anche gli oltre 400.000 rifugiati che di recente sono fuggiti dall’Afghanistan.
L’Unicef ha uffici sul campo in tutte e 3 le provincie colpite. Insieme con il Governo, altre Agenzie delle Nazioni Unite e Ong partner, l’Unicef in Pakistan sta riprogrammando le risorse esistenti e attingendo alle scorte di beni di prima necessità per fornire un sostegno urgente e salvavita. L’Unicef ha già fornito servizi di emergenza immediati e forniture per un valore di 1 milione di dollari. L’Unicef sta distribuendo acqua sicura da bere, forniture mediche, medicinali e vaccini salvavita, alimenti terapeutici e kit igienici a bambini e famiglie. Stiamo anche creando centri di apprendimento temporanei e ci stiamo occupando della protezione e del benessere psicosociale dei bambini colpiti. In Balochistan – dove i nostri team stimano che oltre due terzi degli ospedali e delle strutture sanitarie e dal 40 al 70% delle scuole siano stati danneggiati – l’Unicef sta consegnando acqua potabile da bere, kit igienici, sapone e sta promuovendo corrette pratiche igieniche. Finora l’Unicef ha raggiunto circa 300.000 persone in sei distretti; allestito campi sanitari per fornire cure d’emergenza, vaccinazioni per prevenire le epidemie, assistenza alle donne in gravidanza e servizi sanitari e nutrizionali, raggiungendo 30.000 pazienti. Stiamo anche curando la malnutrizione dei bambini, il 40% dei quali soffriva già di malnutrizione cronica
prima della crisi. Stiamo fornendo integratori alimentari alle madri e finora abbiamo raggiunto circa 7.500 bambini sotto i cinque anni. Stiamo anche fornendo servizi di sostegno psicosociale ai bambini e alle donne in difficoltà e abbiamo allestito spazi di apprendimento temporanei per consentire ai bambini di continuare la loro istruzione, raggiungendo finora 2.000 persone. Le scuole non danneggiate vengono utilizzate per ospitare le famiglie sfollate; tutte le lezioni sono state sospese in tutta la provincia per un’altra settimana.
Per rispondere ai bisogni più urgenti, l’Unicef ha bisogno di 37 milioni di dollari per raggiungere 3,4 milioni di bambini con acqua, servizi igienico sanitari e nutrizionali, cure mediche, istruzione e protezione.