Essere città universitaria è una sfida, ma è anche la prospettiva. Sarà questo il tema al centro dell’incontro “Essere città universitaria: le prospettive e le sfide delle città per giovani”, organizzato dal candidato sindaco del centrosinistra Andrea Virgilio, in programma mercoledì 19 giugno alle 18.30 nella sede del comitato elettorale di largo Boccaccino. Al dibattito – che sarà moderato dal direttore del quotidiano La Provincia di Cremona Paolo Gualandris – interverranno i sindaci di Bergamo e Pavia Elena Carnevali e Michele Lissia, vincitori e neoeletti in seguito al voto amministrativo dell’8 e 9 giugno. “Una città per i giovani – ha spiegato Virgilio – è un città che guarda al futuro, delle nuove generazioni ma anche di tutti i suoi cittadini.
In questi anni si è lavorato molto per consolidare e potenziare la presenza dei poli universitari cittadini. La presenza di oltre 2.200 studenti universitari in città, presenza destinata a crescere, anche in conseguenza dell’imminente trasferimento del Politecnico nella nuova sede presso l’ex caserma Manfredini (nella foto centrale), richiede lo sviluppo di un vero e proprio progetto per Cremona città universitaria capace di coinvolgere tutte le realtà pubbliche e private che intendano giocare in questa partita un ruolo di parte attiva”.
Una città universitaria non è soltanto una città con università: “Servono spazi per i giovani, aule studio per gli studenti, anche fuori sede, sale per la musica e la cultura. Serve una città aperta ai giovani ma soprattutto accogliente, che offra opportunità e dia prospettive. Noi vogliamo che Cremona nei prossimi anni vada in questa direzione, che questa sia la rotta”.
Il confronto toccherà inevitabilmente anche i temi della rigenerazione urbana, dello sport come leva educativa, della cultura come chiave di volta di percorsi formativi”. L’incontro è aperto a tutta la cittadinanza.
Una risposta
Pavia e Bergamo hanno avuto amministrazioni di centrosinistra di cui sono state contente, Cremona no! Che senso ha cercare l’appoggio da neosindaci delle città vicine con situazioni diverse? Solo perché sono sedi universitarie?