La Regione Lombardia esprime parere favorevole all’istanza di VIA (Valutazione di impatto ambientale) relativa al progetto definitivo del raddoppio della tratta Piadena-Mantova, prima fase funzionale del raddoppio della linea ferroviaria Codogno-Cremona-Mantova. Lo stabilisce una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo. “L’opera è ambientalmente compatibile – ha evidenziato l’assessore Cattaneo – e contribuirà a ridurre il traffico veicolare e dunque le emissioni inquinanti. Il raddoppio ferroviario è un intervento che la Regione ha sempre sostenuto fortemente e che beneficia dei fondi del PNRR. È di importanza strategica per il nostro territorio, potrà infatti determinare un sensibile miglioramento del trasporto pubblico in una vasta area della Lombardia, anche rispetto ai collegamenti con Milano”. Il progetto prevede in sintesi le seguenti opere:
. Realizzazione del raddoppio della tratta ferroviaria Piadena-Mantova per circa 34 km attraverso la posa di un nuovo binario in affiancamento all’esistente, a eccezione di due varianti plano-altimetriche che risultano necessarie per l’attraversamento del canale Dugale Delmona Tagliata e del fiume Oglio, per i quali è prevista la realizzazione di due viadotti.
– Interventi puntuali presso le stazioni di Piadena, Bozzolo, Marcaria e la fermata di Castellucchio, tra i quali, in particolare, la realizzazione di una nuova sottostazione elettrica presso la stazione di Marcaria, oltre alla realizzazione delle opere viarie finalizzate alla soppressione di tutti i passaggi a livello presenti lungo l’intera tratta ferroviaria.
– Il progetto rientra tra gli interventi previsti dal Programma Regionale per la Mobilità e i Trasporti (PRMT) di Regione Lombardia nell’ambito della complessiva riqualificazione della relazione ferroviaria ‘Milano-Codogno-Cremona- Mantova’.
Una risposta
Meglio tardi che mai! Recita un vecchio adagio. Restano da valutare i tempi di realizzazione, visto che siamo in ritardo di oltre mezzo secolo. Certo che pensare che Cremona sta per uscire dall’arretratezza “atavica “ su cui si era adagiata rende quasi increduli….