L’accreditamento a struttura complessa della Chirurgia vascolare all’ospedale di Cremona è una di quelle notizie che fanno bene alla città e al territorio. In un momento storico in cui la sanità viene tirata in ballo solo per parlarne male e troppo spesso in modo strumentale, il risultato ottenuto dall’Asst di Cremona sotto la guida del direttore Ezio Belleri assume maggior valore. Soprattutto perché la presenza della chirurgia vascolare è un requisito indispensabile per ottenere il DEA di secondo livello di cui tanto si è discusso, anche a sproposito. La presenza in ospedale della neurochirurgia, della neuroradiologia, di una stroke unit (già classificata di secondo livello) per il trattamento dell’ictus, delle reti di intervento per l’infarto e i politraumi, mi sembra facciano una bella la differenza rispetto a un passato idealizzato per convenzione. Sfido chiunque a dire il contrario.
Considerata la determinazione dimostrata dalla direzione strategica durante il primo anno di mandato è difficile pensare di non essere sulla strada giusta. A riprova sono anche i numerosi (e per niente scontati) investimenti in alte tecnologie che stanno trasformando l’ospedale come, ad esempio, i due acceleratori lineari di ultimissima generazione che fanno della Radioterapia un centro che non ha niente da invidiare a quelli delle grandi città.
In un territorio fortemente interessato dalle patologie oncologiche, la possibilità di curarsi sotto casa con i trattamenti migliori disponibili è il modo più efficace e concreto per tener fede a un diritto costituzionale irrinunciabile. A fronte di problemi innegabili che coinvolgono la sanità, dalla carenza di personale alla difficile gestione delle liste di attesa, credo sia altrettanto innegabile che il percorso intrapreso dall’Asst di Cremona, sia il più efficace. Al di là di ogni ideologia, si percepisce in modo netto che il nuovo ospedale è in fase di costruzione e la chirurgia vascolare è uno dei pilastri che ne disegnano le fondamenta.
Marcello Ventura
consigliere regionale Fratelli d’Italia
Presidente IV Commissione Attività produttive, istruzione, formazione e occupazione