Il nostro sindaco sta di recente parlando di riqualificazione di alcune zone della città; ovviamente la cosa non può che farmi piacere visto che l’anno è iniziato vedendo Cremona agli ultimi posti in classifica come qualità della vita.
Mi pongo però qualche interrogativo, visto che le segnalazioni di degrado urbano e sociale da parte di molti cittadini mi pervengono copiose, e vivendo nella stessa città non posso che confermarle.
Da tempo ho fatto appelli al sindaco, affinché intervenisse in materia di sicurezza urbana Vediamo ogni giorno una sempre più completa desertificazione del centro con negozi che continuano ad abbassare le saracinesche. Ma le assessore onnipotenti gridano al miracolo perché circolano meno autovetture. La degenerazione urbana avanza inesorabile, e anche riguardo il problema della raccolta differenziata la situazione è pesante per lo sporco, l’incuria e gli odori che ormai contraddistinguono e caratterizzano Cremona’.
‘Volano bottiglie, tavoli, sedie, pugni, insomma risse continue e schiamazzi che turbano la tranquillità serale dei cittadini residenti in zona. E le forze dell’ordine devono continuamente intervenire.’
I due passaggi di cui sopra sembrano parte integrante di questo pezzo, in realtà sono tratti da due comunicati che ho scritto nel 2015, per la precisione l’8 e il 17 ottobre e che riguardavano genericamente ‘la città che muore’ e piazza Lodi; dopo 5 anni non mi pare siano stati fatti passi avanti, anzi…
I problemi si sono estesi ad altre parti della città con addirittura episodi di bullismo ai danni di studenti in stazione; con la costante presenza di gruppi di persone che si assembrano in barba alle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, che bevono, lasciando sul posto rifiuti di ogni genere. Ultimamente ricevo molte segnalazioni da parte di persone residenti nelle zone comprese tra la stazione e la casa dell’ accoglienza dove, nonostante la costruzione di nuovi edifici residenziali, nei giardinetti Rita Levi Montalcini e in quelli tra via Magazzini Generali e via degli Orti Romani (che dopo 50 anni non mi pare abbiano nemmeno un nome e non siano nemmeno considerati nel regolamento di polizia locale) vicino al supermercato Famila, intervengono spesso le forze dell’ ordine, alle quali va la mia costante riconoscenza. Non si può pensare che si occupino volanti a presidiare una zona della città per la paura dei cittadini a recarsi al supermercato o a portare a passeggio il cane. In una società civile non è accettabile. Anche in altre zone, come in piazza Marconi per esempio, la situazione non è differente.
A mio avviso, la vigilanza capillare sul territorio è uno strumento efficace per disincentivare comportamenti criminali e per tutelare la sicurezza dei cittadini. Di recente l’assessore regionale alla sicurezza Riccardo De Corato ha messo a disposizione della polizia locale delle risorse economiche, in passato anche per video sorveglianza (a tal proposito, spero che le telecamere rotte presenti in città siano state riparate).
Sarebbe importante, come previsto dal TUEL, che gli agenti della polizia locale potessero essere integrati in coordinamento con le altre forze dell’ordine, proprio ai fini della sicurezza urbana (come già avviene in altre città) considerando il fatto che a Cremona non vigono regolamenti restrittivi in merito alla lotta al degrado ed a favore della sicurezza, come il DASPO urbano.
Stiamo certamente vivendo un momento storico molto difficile, in cui il disagio sociale e giovanile è notevole, famiglie senza occupazione, giovani senza uno sfogo. L’unico contatto con il mondo esterno sono i supporti informatici utili per la didattica a distanza, ma non sempre ideali per mantenere relazioni sociali.
Esperti, psicologi e psichiatri confermano ciò che dicono i numeri di ricoveri nei reparti ospedalieri, esprimendo preoccupazione per il considerevole aumento soprattutto fra i giovani in età adolescenziale con tentati suicidi e atti di autolesionismo.
Ovviamente episodi estremi non possono essere unicamente imputati alla solitudine o ad un semplice malessere sociale o familiare, cosi come per il bullismo. Puntare il dito solo su scuola, famiglia o società non è corretto. Come detto più volte bisogna intervenire creando complementarietà tra istituzioni, scuola, famiglie.
Ho visto che l’amministrazione sta iniziando a coinvolgere i giovani della Consulta degli studenti in progetti anche con altre istituzioni, ATS ad esempio, e va benissimo. Avrei preferito, come evidenziato in una mia mozione già depositata in Comune una maggiore terzietà ed imparzialità da parte del Comune nel coinvolgimento delle associazioni.
Come evidenziato, il degrado non è solamente buche sulle strade, erbacce, rifiuti a bordo strada ma è tutta una situazione generale che coinvolge la società nelle varie sfaccettature.
Ora stiamo attraversando un brutto periodo causa Covid, ma questo non deve diventare l’alibi per non intervenire su nessun fronte.
L’opposizione che sto conducendo come Fratelli d’Italia è sicuramente costruttiva e non polemica e mi auguro che le evidenze mostrate ed i suggerimenti possano portare beneficio alla nostra città con una vivibilità migliore ed una vera rigenerazione, fatta non soltanto di parole.
Marcello Ventura
consigliere comunale
Fratelli d’Italia