Ho letto con attenzione l’intervista all’onorevole Luciano Pizzetti e devo dire che come sempre ne apprezzo i toni e lo spirito per la stima che nutro nei suoi confronti da sempre, ma che non sono rimasto sorpreso per alcune dichiarazioni fatte. Direi piuttosto che ho avuto conferme. La prima conferma è quanto sia distante il Pd dal sindaco Gianluca Galimberti che in quattro affermazioni si è visto smontare 11 pagine di intervento in consiglio comunale basato su aria fritta: Aem non era sul baratro, chi l’ha gestita negli anni lo ha fatto nell’interesse della comunità con investimenti per progetti, il patrimonio era doppio rispetto all’indebitamento, l’attuale presidente non ha mai parlato di default di Aem. Ko tecnico per il sindaco Galimberti. E di conseguenza per il suo esercito di signorsì che hanno applaudito con entusiasmo il suo intervento.
Il Pd vero (Pizzetti) è un’altra cosa e di ben altro spessore. La seconda conferma si rivolge alla matrice dell’operazione fatta che secondo l’onorevole non è da ritenersi rossa, ma frutto del territorio. Non vorrei sbagliare, ma tolto Rovato, il cui sindaco ha preso le distanze anche in fase di approvazione del 51% mettendo numerosi paletti rappresentando il 21% della municipalizzata, il resto del territorio è di matrice rossa. Questo conferma che l’operazione è stata voluta dal Pd.
La terza conferma arriva dal fatto che la trattativa privata per scegliere il partner ideale (anche se era meglio dire l’acquirente) è stata fatta perché con gara ad evidenza pubblica c’era il rischio che entrasse in gioco qualche colosso straniero. Ma come, se appena dopo qualche tempo è stata fatta una gara per l’illuminazione pubblica vinta dai francesi!!! Come mai prima no e dopo sì? Questa è la conferma che la trattativa doveva essere ad evidenza pubblica così come detto anche dall’A.N.A.C. che è una Autorità Nazionale di Anticorruzione super partes ma che dall’onorevole Pizzetti viene evidentemente considerato meno importante e vincolante dei pareri degli uffici legali incaricati che ovviamente li redigono verosimilmente pro committenti.
Potrei andare avanti ancora ma l’ultimo punto che voglio toccare come altra conferma è quando l’onorevole dice che i consiglieri che hanno votato sì devono essere orgogliosi e devono ritenersi assolutamente al sicuro. Questo a che titolo? Ha valore esattamente come quando dico che i consiglieri hanno ben donde di preoccuparsi e di non avere notti serene, così come dovranno
ritenersi giustamente orgogliosi di pagare un domani eventuali sanzioni per aver seguito un sindaco che ha voluto da loro l’approvazione ed il via per un procedimento che ho capito non in regola.
Ovviamente spero che tutto finisca in una bolla di sapone perché un conto sono gli scambi di vedute politiche, un altro sono gli strascichi giudiziari. Ma tenevo a rispondere ad alcune certezze…. E se anche si dicesse che hanno dato un indirizzo in consiglio comunale, il fatto che il
cda di Aem è interamente nominato dal sindaco in quanto Aem è partecipata al 100% del Comune, fa si che l’indirizzo diventi decisione. Ora, ovviamente, le mie certezze sono confutabili e verranno sicuramente messe in discussione dall’artiglieria del sindaco, ma non è confutabile sicuramente il fatto che Fratelli d’Italia Cremona con Fratelli d’Italia Brescia, il 3 dicembre 2015 consigliava al sindaco di chiedere un parere preventivo alla Corte dei Conti e/o all’Anac a tutela
sua e del patrimonio dei propri concittadini.
Se poi mi si vuole rispondere parlando di sciacallaggio politico e di antifascismo come sempre, si sa già che la pochezza è dovuta alla mancanza di argomenti e di contenuti.
Marcello Ventura
consigliere comunale Fratelli d’Italia Cremona